Queste righe non erano né state pensate a priori né calcolate nel nostro piano editoriale, ma credo ne valga la pena una breve riflessione

L’inverno lo considero come la stagione del bianco e nero. Bellissimo, affascinante, ma se becchi l’annata giusta, o sbagliata, dipende dai punti di vista, più che bianco e nero (+ freddo cane) non vedi per lungo tempo. La primavera è meravigliosa, alla rinascita della vegetazione spesso coincide anche una nostra rinascita, quella voglia di riprendersi dopo un po’ di relax, ma inizi ad andare in sbattimento perché non ti senti ancora al 100% e vorresti dare di più. L’estate è l’esplosione, fa caldo, si suda, c’è polvere e siamo divorati dall’ansia da prestazione.
Anche se non lo vogliamo ammettere, sappiamo che in questa stagione dobbiamo dare noi, più che prendere dalla natura.

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La straordinaria potenza del sole, che ti scalda, ti dà energia e accende i colori di quella che per me è la stagione più bella

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Poi viene l’autunno ed è qui che vorrei fermare la vostra attenzione per un attimo. L’autunno è magia. L’autunno è introspezione. L’autunno è tempo di lasciare a casa i “yeah, yo, bellalì, spacchiamo tutto, facciamone un’altra”. L’autunno è spazio ai sentimenti. Quei sentimenti che devono nutrire il bisogno di riprendersi un qualcosa, riprendere se stessi, la propria calma interiore e tutto dalla natura. Basta con l’ansia da prestazione e la frenesia da riding che mi ha accompagnato per mesi, non voglio uscite con troppe persone per dimostrare, apparire, parlare, conoscere, discutere.
Voglio un semplice dialogo a tre, io, un paio di amici e i colori dei boschi.

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L’autunno è quel breve stato di perfezione. Temperatura perfetta, né caldo né freddo, terreno perfetto, né secco né troppo fangoso, e quei colori, perfetti. L’autunno lo vedo come l’ultimo sforzo che la natura compie per dimostrarci, ancora una volta, la sua potenza, quello sforzo finale nel dare il tutto per tutto prima di una morte apparente.
Basta un soffio di vento e quelle foglie dipinte, contrastate e sature di colore, volano via, cadono a terra e lentamente marciscono.

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Le uscite autunnali sono sinonimo di relax. Se vuoi spingere su una lunga salita chissenefrega, l’importante è aprire gli occhi prima che si spengano i colori

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Il mio amico durante una delle 750 pause foto del giro di domenica, sopra il Lago Maggiore. Questi trail li frequentiamo da una vita, ma è ora che si vestono di colori così caldi

Testo e foto di Luca Masserini

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A proposito dell'autore

Una figura chiave nel panorama della mountainbike italiana e internazionale. La sua presenza spazia dall'essere giornalista, tester, testimonial, protagonista di un canale Vimeo seguitissimo e co-fondatore della Gravity School.