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Abruzzo Mountain Biker


LOCALITÀ

Abruzzo
(Chieti, Pescara, Teramo, L’Aquila)

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Gioele Padovano
gioele686@gmail.com
Danilo Forlano
djdanilof@gmail.com

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Gioele Padovano 392/7410657
Danilo Forlano 347/8371271

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Abruzzo Mountain bike

RIFERIMENTO

Gioele Padovano
Danilo Forlano

Quand’è nato il club, l’idea che lo ha fatto nascere, come avete scelto il nome: raccontateci un po’ di storia!

Tutto è iniziato nel lontano 1992 – mi presento, mi chiamo Gioele Padovano, l’autore del gruppo Abruzzo mountain biker – come dicevo, tutto è iniziato nel ’92 con l’innata passione per la montagna che coltivavo già da ragazzino. Amavo sciare, poi passai allo snowboard, ma il problema era che finita la stagione invernale rimanevo troppo tempo senza le mie montagne. Fu così che nacque questa passione per la mountain bike. Inizialmente non fu facile, sia perché ero solo e senza allenamento e, in più, non conoscevo bene il territorio montano. Ma non mi arresi e comprai la mia prima mtb con l’intenzione di perlustrare, scoprire e fare escursioni nella nostra bella regione. Grazie anche a internet, che nel ’97 entrò in casa mia, potei ampliare le ricerche di sentieri, a me ancora sconosciuti, tramite Google Earth. Caricavo la bici in auto e partivo alla ricerca di nuovi percorsi in solitaria. Conobbi cosí un gruppo di Caserta, o meglio di Vairano Scalo, MTB trekking del Volturno, che organizzavano spesso uscite in Abruzzo. Mi aggregai per poter scoprire meglio località per me remote di questa regione facendo sì…

… che questa passione mi entrasse sempre più forte e viscerale, come una droga.

Uscite faticose, doloranti, spesso si tornava a casa con ferite di cadute, spine che ti graffiavano gambe, braccia e a volte anche il viso, ma non me ne importava perché si tornava con il sorriso in volto e la soddisfazione di aver percorso zone che con un auto o una moto non avrei mai potuto raggiungere, men che meno a piedi: troppo lontane e lunghe da percorrere. Lo spirito e l’affiatamento che si creava con altri “biker” non volevo tenerlo solo per me, volevo che anche i miei compaesani potessero godere e apprezzare queste cose.
Come avrei potuto fare? Non potevo condividerlo con molti, a parte i miei parenti, oppure qualche amico… purtroppo nessuno di loro aveva molta voglia di pedalare.

Facebook nacque nel momento giusto e decisi di usarlo proprio per condividere questa passione. Dopo qualche ricerca conobbi un altro gruppo che attirò subito la mia attenzione, un gruppo locale, di “scalmanati”, che radunava persone provenienti da Pescara, Chieti e limitrofi: I Cinghiali della Majella. Mi iscrissi e mi aggregai a loro per allargare la mia cerchia di amicizie con il mio stesso hobby. L’unica limitazione che ho trovato, senza dire nulla di negativo sul gruppo visto che in tecnica di guida e altro mi hanno insegnato molto, era che giravano nei soliti sentieri intorno a Bocca di valle, Pretoro e Majelletta, solo per fare discese e non di più. Decisi allora di creare un unico club che avrebbe racchiuso altri gruppi, così da rendere il tutto molto vario, con escursioni programmate o anche decise all’ultimo momento e l’idea principale di esplorare il nostro territorio.
Formai il gruppo Abruzzo mountain biker. Scegliendo questo volevo nome rappresentare la nostra regione e tutti gli amanti della bici, senza limitazioni!
Inizialmente fu molto dura reclutare appassionati, per molto tempo il gruppo contò una decina di iscritti e la cosa non mi piaceva. Postavo le foto dei luoghi che visitavo in solitaria e creavo eventi per coinvolgere i ciclisti che conoscevo. Un po’ alla volta il gruppo facebook crebbe, tanto che ora conta 712 membri, il 90% d’essi tutti attivi. Sempre grazie a facebook conobbi e coinvolsi Danilo e altri suoi amici che ora sono “mostri della mtb”. Con lui, secondo amministratore del gruppo, Abruzzo mountain biker ha avuto una nuova vitalità: lui intrattiene e io organizzo i giri.

“Grazie a questo sport sono riuscito a far smettere di fumare Danilo. Ha capito che il fumo lo limitava molto, gli mancava spesso il fiato e la resistenza”

La vostra filosofia e il vostro spirito: che tipo di ciclisti siete?

La nostra filosofia è divertirsi senza rovinare l’ambiente. Cerchiamo sempre di non buttare a terra le bustine di integratori o le camere d’aria che sostituiamo o altra roba.

La natura ci dà tanto e noi la dobbiamo rispettare, quindi cerchiamo di sensibilizzare ed educare chi esce con noi.

Lo spirito di gruppo è quello che conta, essere affiatati, rispettarsi per quello che si è e divertirsi, perché siamo in gruppo per questo: ci si aiuta quando si è in difficoltà per una foratura o rottura del mezzo e soprattutto aspettiamo i più lenti, quando magari si arriva ad un bivio.
Siamo ciclisti per passione, non ci sono competizioni, nessuno deve dimostrare niente a nessuno, perché la guida fuori strada va fatta con prudenza e tecnica e non tutti sono allo stesso livello. Quindi non si mette pressione a nessuno, ognuno affronta i pezzi tecnici in base alle proprie capacità.

Quanti membri o sostenitori avete? Chi sono i “personaggi” del gruppo?

I membri totali per ora sono 712 e continuano ad aumentare. Certo non usciamo tutti insieme anche perché sarebbe impossibile ritrovarsi tutti. Ci si organizza in base ai propri impegni e in base al territorio d’appartenenza. Si collabora spesso con altri gruppi per le escursioni. C’è da tener conto che calpestiamo dei parchi protetti e la forestale non approverebbe gruppi numerosi, quindi il massimo che tollerano sono gruppi di 10-20 biker.

Danilo è il personaggio più festaiolo del gruppo (io sono più per le uscite e il più tranquillo): un’uscita senza Danilo non sarebbe divertente, tanta è l’allegria che esprime.

Che tipo di attività svolgete? Organizzate manifestazioni, raduni, pulizia sentieri, partecipate a gare?

Principalmente uscite domenicali e ci si organizza  tramite facebook, sempre in base ai propri impegni. Cerchiamo di pedalare in località diverse ogni volta, alla scoperta dell’Abruzzo.
Non pratichiamo spesso la pulizia dei sentieri, perché giriamo su percorsi frequentati e difficilmente si sporcano o crescono erbacce da impedirci di passare. Si collabora volentieri con altri gruppi che lanciano l’appello. Chi è libero da impegni lavorativi si aggrega. Il nostro gruppo non organizza gare, ci teniamo lontani dalle competizioni, essendo nato per fare escursionismo. Ci sono comunque atleti tesserati che gareggiano. È un club libero e indipendente e ognuno agisce come meglio crede.

Dove pedalate di solito?

Principalmente nella zona di Bocca di Valle (Guardiagrele) piana delle mele e buona parte della Majella orientale, dal Monte Morrone alla zona del Passo S. Leonardo, Campo di Giove, Popoli-Sulmona, Sirente Velino, Monte Genzana (Roccaraso) e quando possiamo pedaliamo sui Monti Aurunci (Lazio), l’isola d’Ischia, Monti della Laga, Gran Sasso. Ci siamo spinti fino alle Marche a Monte S. Giacomo, Monti Gemelli, Castel Trosino, Agore e Cocoscia.

Che tipologia di sentieri ed escursioni preferite?

Nel gruppo siamo oltre 700: c’è chi ama il cross country, chi l’all-mountain ed enduro. Cerchiamo di miscelare le varie discipline. I nostri percorsi sono vari, dai più facili e percorribili con una bicicletta front a quelli più tecnici per chi ama le discese. A volte sfioriamo anche la ciclo-scalata come quella dell’ascesa sul monte Porrara o la traversata del Monte Amaro sulla Majella, dove abbiamo raggiunto i 2800 m. sul livello del mare.

Ci sono zone d’Italia che preferite o dove vorreste andare a girare?

Si, le Alpi piemontesi a ridosso della Francia, il Trentino, Livigno, il Passo dello Stelvio, (alcuni fortunati ci sono già stati), anche se qua non abbiamo nulla da invidiare alle aree alpine.

Una buona scusa per unirsi al vostro gruppo?

Divertimento, coinvolgimento, affiatamento e voglia di girare, non ci manca nulla… Ed un pizzico di pazzia.

Vi piacerebbe organizzare degli “scambi” con un altri club/asd d’Italia o esteri? Per esempio, una volta accompagnate loro sui vostri trail e la successiva potranno fare altrettanto. Cosa ne pensate?

Ne saremmo onorati, anche se in piccolo, già lo facciamo. Un altro sogno nel cassetto: condividere il nostro territorio con altri gruppi del nord o sud che sia.

Il vostro motto

Yeah!

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