“Sky is the limit”, così recita lo slogan dell’Himalayan Mtb Race Ladakh, sulle montagne dell’Himalaya: una cronoscalata a tappe verso il mitico Khardung La Pass, il passo più alto del mondo

Un evento sportivo internazionale, una gara a tappe che si svolge dal 2 all’ 11 luglio 2015 grazie al patrocinio e al completo sostegno di Istituzioni e Autorità locali in forza della relazione consolidata con la struttura di supporto a Ladakh, India.

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La competizione

L’Himalayan Mtb Race Ladakh prevede il valico di tre passi carrozzabili tutti oltre quota 5.000 m.s.l.m. che la posiziona come la gara ciclistica a tappe più alta al mondo; la prova si sviluppa in sei tappe più il prologo, percorrendo il tracciato all’interno della regione del Ladakh – Il piccolo Tibet -, con i suoi panorami mozzafiato, nell’impareggiabile scenario della catena Himalayana.

L’evento di per sé gode di una forte eco internazionale presso operatori ed appassionati, merito sia delle straordinarie peculiarità attrattive del percorso, sia in forza dell’evento clou cronoscalata e grazie soprattutto alla rilevante copertura media messa in campo: riprese dell’intera manifestazione, anche dei giorni pre-gara, nella città di Leh, capoluogo della regione del Ladakh – cerimonia d’apertura, prologo, area expo, avvenimenti locali, presentazione alle Autorità locali del progetto solidale – sostenuto da WWB – individuato dal Movimento “Cycling For World Peace“, al quale verrà devoluto parte del ricavato.

I partecipanti

Abbiamo voluto sentire a caldo il parere di alcuni degli iscritti, tra i tanti nomi internazionali famosi abbiamo scelto due italiani e un francese che sicuramente non sono “facce nuove” nel panorama della mountain bike:

 

Stefania Valsecchi

Campionessa del Mondo di Triathlon Invernale 2013 categoria master.
Nella sua carriera ha già conosciuto l’Himalaya attraversandolo in mtb da Lasa a Katmandu nel 2007, passando per il campo base dell’Everest. Nel 2010 ha vinto la Mongolia Bike Challenge e più recentemente si è dedicata alle traversate delle Alpi e degli Appennini. Qui la sua pagina Facebook.

Stefania vittoriosa durante la Mongolia Bike Challenge nel 2010

Stefania vittoriosa durante la Mongolia Bike Challenge nel 2010

Come e perché hai deciso di partecipare alla Ladakh?

Un amico podista, conoscendomi bene, me ne ha parlato… Io non ho saputo resistere all’attrattiva dell’Himalaya: eccomi iscritta!

È la prima volta che gareggi ad un’altitudine simile?

Gareggiare sì, ma a quote così elevate sono già stata parecchie volte, in alcuni casi anche più su.

Non hai paura dei problemi che potresti incontrare come il mal di montagna (AMS) e i suoi sintomi tipo nausea, emicrania o il rischio di esporsi a patologie come edema polmonare e cerebrale?

No, non ne ho mai avuto paura e finora, grazie al cielo, non ne ho mai sofferto. Non sottovaluto di certo il rischio: è che “non mi fascio la testa” prima; spero non accada, ma se dovessi percepire i sintomi mi abbasserei di quota immediatamente.

Che tipo di allenamento stai sostenendo e dove?

In bici esco quasi tutti i giorni, lavoro permettendo, sia in mountain bike che in bici da corsa: a volte per dei giri lunghi su strada di ben oltre 100 chilometri, altre volte per strappi più brevi ma con dislivello impegnativo.
Riguardo l’alta quota invece sono diverse settimane che con lo sci alpinismo faccio escursioni oltre i 3500 metri di quota; al Gran Paradiso sono salita fino i 4000 metri e a breve mi attende il Monte Rosa, meteo permettendo. In vetta al Monte Bianco ho avuto modo di salirci a piedi in estate e fortunatamente nessun problema di quota nemmeno lì: bisogna essere fiduciosi!

Stefania a 5600 m s.l.m. al Campo Base dell'Everest

Stefania a 5600 m s.l.m. al Campo Base dell’Everest

Quali sono le tue aspettative?

Divertirmi prima di tutto, conoscere persone nuove, particolari e un po’ fuori dai canoni. Vedere paesaggi e scenari che bloccano il fiato e fanno spalancare la bocca in un “ooohh” fino alle lacrime piene di commozione e gratitudine.

 

Marzio Deho

Non ha bisogno di introduzioni, uno dei biker più famosi in Italia, la sua carriera vanta più di trecento vittorie a livelli italiani e internazionali.

Come e perché hai deciso di partecipare alla Ladakh? Himalayan_mtb_Ladakh_Marzio_Deho

Innanzitutto perché mi piace sempre conoscere posti e paesi nuovi, questa in Ladakh penso che sia un’esperienza unica da provare.

E’ la prima volta che gareggi ad un’altitudine simile?

Se questa è la gara in mtb più alta del mondo ed è la prima edizione nessuno ha mai provato a gareggiare a queste altitudini!
Personalmente pur non essendo stata una gara, ma comunque un tentativo di record fatto a ritmi elevati, sono partito dal mare e in 13 ore e 22 minuti non stop sono arrivato sulla vetta della montagna più alta dell’America Centrale, a quota 5636m slm.

Non hai paura dei problemi che potresti incontrare come il mal di montagna (AMS) e i suoi sintomi tipo nausea, emicrania o il rischio di esporsi a patologie come edema polmonare e cerebrale?

Paure non ne ho anche se sicuramente tutti questi aspetti non sono da sottovalutare. Esperienze in alta montagna ne ho già avute e spero nemmeno questa volta di avere problemi con un buon acclimatamento preventivo.

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Che tipo di allenamento stai sostenendo e dove?

Nessun allenamento particolare, solo la normale preparazione necessaria per affrontare al meglio la mia normale stagione di gare in mtb, in questo periodo mi alleno partecipando ogni settimana a manifestazioni in Italia e qualcuna all’estero.

Quali sono le tue aspettative?

Per prima cosa credo che sarà una grandissima esperienza in un luogo affascinante e unico poi come in tutte le manifestazioni a cui partecipo darò il mio meglio cercando il massimo risultato.

 

Thomas Dietch Himalayan_mtb_Ladakh_01_Thomas_Dietsch

Biker francese vincitore della Coppa del Mondo Marathon nel 2007 e molti altri successi. Ora segue il brand Bulls, marchio molto noto in Francia.

 

Come e perché hai deciso di partecipare alla Ladakh?

Mi sono sempre piaciute le gare-avventura, penso sia un modo fantastico di scoprire un paese. Così, quando il mio manager mi ha parlato di questa gara ho immediatamente detto “vado!”. E’ un sogno per me poter pedalare sull’Himalaya a oltre 5000 metri di altitudine, è un’opportunità incredibile!

E’ la prima volta che gareggi ad un’altitudine simile?

All’inizio della stagione 2015 ho preso parte ad una gara in Messico, la San’Andres, a 2200m di altezza. Prima della gara gli organizzatori mi hanno invitato a pedalare nei pressi di uno dei più grandi telescopi del mondo a 4600m slm!

Non hai paura dei problemi che potresti incontrare come il mal di montagna (AMS) e i suoi sintomi tipo nausea, emicrania o il rischio di esporsi a patologie come edema polmonare e cerebrale?

No, non sono preoccupato ma è molto importante stare attenti e prendere le dovute precauzioni. In Messico le sensazioni sono state motlo diverse, mal di testa se acceleravo troppo e mancanza di ossigeno. Pedalare e gestire lo sforzo a queste altezze è molto diverso!

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Che tipo di allenamento stai sostenendo e dove?

Alla fine del 2014 ho deciso di sospendere la mia carriera agonistica. Ora lavoro per sviluppare l’immagine e la comunicazione del marchio Bulls in Francia, una grande opportunità per me, ma questo lavoro mi lascia meno tempo per la bici. Mi alleno ancora regolarmente e partecipo ad alcune gare minori e la mia preparazione per la Ladakh sarà un normale allenamento non specifico per l’altitudine.

Quali sono le tue aspettative?

Il mio obiettivo sarà gestire questa lunga gara a quote così elevate e magari stare davanti a tutti, perché no, ma il traguardo principale sarà aprire gli occhi ogni giorno per poter ammirare gli incredibili panorami che questa fantastica opportunità mi offre!

Trovate tutte le info su questa spettacolare gara sul sito ufficiale mountainbike-wwb.com

Quindi, in bocca al lupo a tutti i partecipanti e restate sintonizzati su BiciLive.it!