Il brand tedesco che opera nel mondo dei mail order ha rivisto la propria gamma di biammortizzate, a partire dalle trail bike per arrivare a quelle da gravity, con un occhio di riguardo ai diversi diametri ruota.

Le opzioni disponibili – 26”, 650b o 27,5”, 29” – sono stata usate secondo uno schema preciso, con scelte oculate secondo le destinazioni d’uso. Così partiamo dalla Thrill Hill, trail bike da 115 con telaio in fibra di carbonio e ruote 650b. Due le particolarità del telaio, entrambe riguardanti la sospensione posteriore: l’ammortizzatore posteriore è spinto dai foderi alti, con il link che lo guida mantenendo controllata la curva di compressione; manca lo snodo in prossimità dei forcellini ruota posteriore, sostituito nella sua funzione dalla flessione dei foderi alti. Il risultato è una bici molto reattiva nella guida, grazie anche alla geometria studiata all’occorrenza, con una sospensione dal giusto compromesso tra sostegno nella pedalata e comfort nell’assorbimento degli urti.


Passiamo alla Granite Chief, all-mountain profondamente rinnovata rispetto al passato: ora ha ruote 650b con geometria rivisitata ed escursione alla ruota posteriore di 145 millimetri. Il telaio è in alluminio, la sospensione posteriore ha un cinematismo profondamente rivisto, con curva più lineare e rapporto di compressione medio più basso, con affondamento molto controllato lungo l’intero sviluppo. In foto vediamo una colorazione particolare con i colori del team Rose Vaujany, sospensioni Fox Factory Kashima con l’ammo controllato dal comando remoto al manubrio, trasmissione SRAM XX1 con guarnitura monocorona Race Face SIXC, reggisella telescopico Rock Shox Reverb Stealth.

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L’endurona di casa Rose Bikes, la Uncle Jimbo, rimane pressoché immutata nelle forme, a parte la sospensione posteriore che subisce la stessa cura della Granite Chief e guadagna 5 mm di corsa alla ruota, passando da 160 a 165 mm: rapporto di compressione più basso e curva d’affondamento più lineare e controllata, con performance ancora superiori in discesa. Le ruote rimangono da 26”, la geometria è più aggressiva con sterzo più aperto di un grado e tubo sterzo ribassato per un anteriore più basso e maggiore controllo nella guida.

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Soul Fire è il nome scelto da Rose Bikes per la full da park riding che, negli allestimenti più curati e leggeri, diventa anche una buona soluzione per chi alterna uscite pedalate a giornate di sola discesa. In foto vediamo solo il telaio in colorazione raw, dove balza subito all’occhio il carro a quadrilatero articolato con grande link che aziona l’ammortizzatore, per 185 mm di corsa alla ruota.


La sospensione è comune alla The Unchained da dh, in foto nell’allestimento con grafiche del team Rose Vaujany. La geometria delle full da divertimento e dh race è aggressiva, con front centre lungo e carro corto. Per la The Unchained è possibile variare la lunghezza del carro (430 o 444 mm) agendo sui forcellini ruota, così come la corsa alla ruota cambiando la posizione del chip in prossimità dell’innesto dell’ammo sul link (200 o 220 mm). Il carro è super strong così come il telaio: il giunto sui foderi bassi e il fulcro tra quelli alti e il link ruotano su due coppie di cuscinetti a sfera, mentre il fulcro principale ha un perno cavo sovradimensionato per regalare ulteriore rigidità.

Per ogni mtb Rose Bikes ci sono tre livelli d’allestimento, tutti personalizzabili dal nuovo bike configurator online: 1 entry level, 2 intermedio e 3 top di gamma.

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A proposito dell'autore

Da oltre 15 anni nel mondo dell’editoria specializzata, come redattore di testate giornalistiche specializzate nel mondo mtb, dell’informatica e del multimedia, e come autore di manuali tecnici e guide d’itinerari dedicati alla mountain bike.