L’organizzazione Coast2Coast offre la possibilità a tutti gli appassionati di mountain bike (e non solo) di effettuare dei bike trip in Marocco.

Marocco in mountainbike” proposto da Coast2Coast vi trasporterà in un’esperienza unica in uno dei viaggi più intensi che si possano affrontare. Aspetti naturali, sociali e culturali sono imprevedibili ma al tempo stesso rappresentano la chiave della bellezza del paese più progredito dell’Africa settentrionale.

Ogni pedalata affonda nella terra rossa, nella sabbia del deserto, nella dura pietra vulcanica dell’Atlas e raccoglie tutte le magie che questo posto è capace di regalare.

I pitoni di Bab 'n Alì in Marocco visti da un ciclista in mtb

I pitoni di Bab ‘n Alì. Foto di Alessandro Tedesco.

Il Marocco è uno dei paesi più vari e stimolanti tra quelli visitabili del nord Africa. Dalla città di Marrakech alle montagne dell’Atlante fino al deserto del Sahara. Ogni luogo che visiterete colpirà profondamente il senso più importante nell’uomo: l’olfatto. Saranno proprio i profumi e gli odori a fare da cornice ai sapori e i panorami di quello che sarà un viaggio su due ruote indimenticabile.

Il tour ha una durata complessiva di nove giorni, dal 13 al 21 Aprile 2019, sette dei quali interamente dedicati al viaggio in bici alla scoperta del Marocco.

Coast2Coast ha previsto la partenza del “Marocco in mountainbike” dalla città di Marrakech e dal sud dell’Atlas per poi passare in mezzo a scenari da mille e una notte. La pre-saharian del massiccio Saghro, terra dei nomadi Ait Atta, prosegue attraverso la leggendaria Draa Valley e i grandi giardini di palme per poi terminare nella vera Africa, il Sahara.

L’ultimo giorno sarà dedicato alle escursioni tra le immense dune di sabbia di Chigaga.

Il Jebel Saghro

Il Jebel Saghro. Foto di Alessandro Tedesco.

Un viaggio per tutta la famiglia

Coast2Coast offre la possibilità di poter trasportare eventuali accompagnatori a bordo di un fuoristrada per tutta la durata del viaggio, in modo che anche loro possano vedere i magici paesaggi marocchini pur non potendo utilizzare la bicicletta.

Il Marocco in mountain bike è l’ideale per apprezzare l’essenza di questo paese e rivivere le leggende che si narrano su di esso.

Prima tappa Marrakech, la porta del deserto. Immaginatevi solo l’idea di una città dove la musica e la danza prendono il posto delle parole, ogni qualvolta queste falliscono nel creare legami.

Si prosegue alla volta di Ourzazate, Toundout e via per 72 chilometri in mountain bike nel mezzo del disteso deserto di pietra, la Valle del Dades, l’unica via terrena per raggiungere Boutghrar.

Un primo giorno affascinante, accompagnato dai massicci Jebel che si scorgono all’orizzonte e contornato dai fiumi che attraversano i giardini.

Il secondo giorno parte in salita verso il passo di Tazarert a quota 2.400 m.s.l.m., una delle vette dell’Atlas del sud. Dal “tetto del Marocco” potrete osservare una distesa immensa di orli dei massicci e sullo sfondo le due leggendarie rocce chiamate Madame e Monsieur Bab n’Alì.

Dal passo si scenderà per 15 chilometri verso Bab n’Alì per essere ospitati in stanze e tende di un “auberge” immerso nella natura marocchina.

Ciclista nei pressi del villaggio di Ait Isfoul in Marocco

In vista del villaggio di Ait Isfoul dove ci fermeremo in un accampamento. Foto di Alessandro Tedesco.

Sveglia presto e si parte per la terza tappa verso i Madame e Mounsieur Bab n’Alì, rimanendo in quota si attraversa tutto il Jebel Saghro, la Valle del Sittie e i suoi splendidi giardini con gole e picchi rocciosi molto simili all’Arizione (USA). Dopo 43 km si arriva a N’Koub.

Il pomeriggio è dedicato al (meritato) relax e alla revisione delle bici per prepararle al deserto.

Zagora sarà la tappa successiva, una città situata nella Valle del Draa. Da qua si partirà alla volta del deserto, tra canyon e palmeti.

È l’inizio di un’altra Africa tra piantagioni di palme, case realizzate con il fango, dune, pozzi d’acqua e oasi. L’oasi di Ait Isfoul farà parte del viaggio in Marocco, piena di vita con rigogliosi giardini che vi offrirà una notte in una tenda a “milioni di stelle”.

In mattinata continuerà la pedalata nella mitica Draa Valley. l Draa è il fiume più lungo del Marocco, è la rotta commerciale delle carovane che collegano i paesi sub-sahariani e il nord del Marocco.

Cicloturista su mountain bike presso le discese della Dades Valley in Marocco.

Le discese della Dades Valley. Foto di Alessandro Tedesco.

Per tutto il giorno si attraverseranno straordinarie kasbah e splendidi palmizi, una buona occasione per incontrare le popolazioni accoglienti delle oasi. Si raggiunge così il villaggio di Nessrate nel mezzo delle oasi del deserto.

È l’ultimo giorno, un giorno speciale con un mix di trasferimenti in 4×4 e mountain bike tra immense dune alte più di 30 metri. Si lascia Nessrate per raggiungere le incredibili Chigaga Dunes, nel profondo del deserto sahariano.

Si prosegue poi la spedizione per attraversare il letto sabbioso del fiume e il lago asciutto di Iriqui da dove sarà possibile percorrere un tracciato di 25 km che termina alle porte di un hotel da mille e una notte.

Ciclo turista in mtb lascia un'oasi per affrontare il deserto del Sahara

Si lascia l’oasi per affrontare il deserto del Sahara. Foto di Alessandro Tedesco.

Termina così il viaggio in bici ma il giorno seguente inizierà un vero e proprio tour nel tour con il rientro in macchina verso Marrakech. Trecento chilometri di puro deserto, dune, carovane, accampamenti nomadi e montagne rocciose.

I partecipanti porteranno con loro emozioni e sensazioni indimenticabili. Paesaggi incredibili, fiumi, palmeti, giardini del deserto, montagne rosse e le persone. Persone ospitali, allegre e culturalmente affascinanti.

E poi, l’ultima sera a Marrakech. La piazza magica di Jemaa el Fna, la Medina e i souk.

Marrakech merita almeno un altro giorno di visita da dedicare tutto a lei, per camminare un pomeriggio intero tra i souk, nelle concerie, tra i vicoletti illuminati da luci seppia e da magici colori del cielo.

Bancarelle di dolci, frutti locali e i negozianti che offrono il tè e invitano a comprare la loro merce, sempre da contrattare sul prezzo perché fa parte della loro cultura.

Cislista mtb nei pressi di Zagoura, la porta del Sahara occidentale.

Zagoura è la porta del Sahara occidentale, lasciata la città è solo Sahara. Foto di Alessandro Tedesco.

Indimenticabili anche i bambini, che giocano a calcio nel covo degli ultràs Crazy Boys del Kawkab Marrakech e le donne che si nascondono il viso che “no la foto no!”. E alla fine arriva la sera quando dopo una giornata di camminare si arriva in piazza fra i canti, i suoni, i balli, i tamburi le chitarre i flauti…

Il Marocco in mountain bike con Coast2Coast non è solo un viaggio in bici, è un’esperienza magica dove si incontrano miti e leggende dei neri e dei bianchi, dove ci si incontra nel silenzio intatto delle sabbie danzanti.

Per informazioni:
Alessandro: +39 3284561237
Email: alessandro@coast2coast.it
Sito web: www.coast2coast.it
Facebook: coast2coast bike tour

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A proposito dell'autore

Osteopata D.O., chinesiologo e tecnico FCI. Appassionato di sport individuali e gareggia in mtb dal 2006, ottenendo buoni risultati nel downhill ma partecipando a gare di ogni specialità. Socio fondatore di Promosport Racing e Boschi Sport club, due associazioni volte a seguire quelle che sono le sue idee di sport: aggregazione, divertimento e competizione.