Qualcuno deve arrivare ultimo, purtroppo in questa occasione sono state Cannondale e Canyon a doversi sacrificare. Solo Cristiano ha provato a fondo la Trigger 29 4, infatti, sia per la taglia L abbondante sia per l’appoggio anteriore “fuori misura” anche per un biker alto, Claudio e Luca hanno rinunciato.

Non siamo riusciti ad adattare la bici a biker di media statura, avendo un tappo della serie sterzo esageratamente alto e un manubrio rise che su una 29er come questa non c’entra nulla.

Potevamo solo contare su un attacco manubrio installabile in posizione invertita, ma che avrebbe solo mitigato la situazione…

In ogni caso, la piattaforma Trigger 29 funziona, la sospensione posteriore è efficace e facilmente gestibile con il comando remoto al manubrio, l’allestimento è riuscito pur non potendo contare sulla geometria ottimizzata della forcella come sui modelli di classe superiore equipaggiati con la Lefty Max.

Telaio alluminio idroformato, sospensione a 4 punti di infulcro, sterzo da 1,5″
Escursione Anteriore 130mm con RockShox Revelation RL 29, escursione posteriore 130/80mm Fox DYAD RT2 dual shock con comando remoto.
Trasmissione Shimano SLX
Freni Shimano SLX
Componenti Cannondale
Ruote Wtb/mozzi Formula
Coperture WTB Wolverine TCS, 29×2.2″, tubeless ready
Peso 14,34 kg
Prezzo 2.799 euro
Il test della Cannondale Trigger 29" 4
Criteri: telaio, geometria, sospensioni e componentistica sono, infatti, studiati per costituire un insieme. Nel giudizio conterà quindi la totalità del mezzo e non solo la dimensione delle ruote o la corsa alla ruota.
Costruzione
Allestimento
Appoggi
Salita
Discesa
Scatto/rilancio
3.3Il nostro voto

iscrizione newsletter

Iscriviti alla newsletter di BiciLive.it


Ho letto e accetto le Politiche di Privacy

A proposito dell'autore

Il primo network dedicato interamente alla bicicletta e a tutte le sue forme: dalla mountainbike alla strada, dalla e-bike alla fixed, dalla bici da bambino alla bici da pro.