Nelle prime puntate vedremo cosa e come si deve impostare una bici, ok questa è espressamente pensata per la sola discesa, ma scoprirete che molti punti sono in comune anche con la vostra bici da passeggio!

In una realtà come Bicilive non poteva mancare una sezione dedicata alle tecniche di guida. Chi vi scrive va in bici da quando sono arrivate in Italia le prime mountainbike, ops.. i rampichini: otto tubi in acciaio, due ruote, freni che frenavano poco, 21 rapporti e un peso allucinante per quello che c’era attaccato. Poi sono arrivati i primi telai in alluminio, le forcelle ammortizzate con 3 cm di escursione, si è passati dagli U-Brake ai cantilever, ai V-Brake, ai dischi meccanici e infine a quelli idraulici. I telai hanno continuato a subire profonde trasformazioni, passando da hard tail (o front) a full suspended, con in mezzo decine e decine di boiate che già sulla carta suscitavano grosse perplessità. Ma per arrivare a dove siamo arrivati questo cammino è stato indispensabile e ora chi possiede una vecchia full che non funzionava né in salita né in discesa, la osserverà con un sorriso e la custodirà come un cimelio.

Se vado indietro con la memoria e mi concentro un secondo sulla mia prima mtb e poi butto l’occhio su quello che ho di fianco, mi viene la pelle d’oca. Oggigiorno siamo in grado di acquistare (a caro prezzo) vere e proprie F1 su due ruote, leggerissime, super regolabili e prestanti sia in salita, sia in discesa. Ma dove voglio arrivare? La questione è semplice, a nulla serve tutta questa tecnologia se non è messa correttamente a punto e non siamo in grado si sfruttarla. Alla Gravity School ci teniamo molto alla sicurezza e se ogni corso incomincia con il check completo della vostra bici, anche qui non vogliamo essere da meno, quindi brugole in mano e buona lettura!

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Capovolgete la bici e controllate che i raggi siano tirati correttamente. Un paio di raggi molli si possono sistemare senza fare danni, ma se la ruota non ha mai fatto manutenzione, è bene portarla da un ciclista per non creare ulteriori danni…

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Controllate sempre la pressione delle gomme prima di ogni uscita! Di solito le gonfio più dure con la pompa a terra, a casa, per non perdere tempo e quando sono sul posto decido la corretta pressione dopo aver visto il terreno. Funziona anche per i giri pedalati, visto che nel 99% dei casi si inizia con una salita e una gomma più dura è più scorrevole, ricordatevi solo di sgonfiarla prima che incominci la discesa.
Una gomma gonfiata troppo, o troppo poco, vanifica il lavori di mesi degli ingegneri per sviluppare componenti ad alte prestazioni e soprattutto non permette a voi che avete sborsato i soldi, di godere al 100% il sacrificio del vostro lavoro.

Lo so che i componenti di una bici costano una fucilata e spesso durano poco, soprattutto nel caso di gomme a mescola morbida, ma non c’è nulla di peggio di una caduta per aver fatto “ancora un giro” con delle gomme alla frutta! Se una gomma è liscia comporta una perdita di aderenza calcolata e percepita, altro paio di maniche quando le due file di tasselli laterali cominciano a tagliarsi alla base, in quel caso vi potete trovare a terra tutto d’un tratto perché la struttura ha collassato.


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Questo è un trucchetto veloce per vedere se le pinze dei freni o le viti dei dischi sono ben serrate e quindi sicure.
Bloccate la ruota anteriore tirando con decisione la leva del freno anteriore e con l’altra mano cercate di muovere in avanti e indietro la ruota. Non dovreste sentire né alcun rumore, né vedere alcun movimento. A volte ci può stare un leggero gioco, ma in realtà sono le pastiglie che, mordendo sul disco, si muovono all’interno della loro sede, se premete al massimo la leva del freno non dovrebbero più muoversi.
Se il disco sta fermo e la ruota gira (è normale se montate mozzi/dischi CenterLock), sono da serrare le viti del disco. Se disco e ruota girano, controllate invece le viti della pinza, mi raccomando, anche quelle di eventuali spessori sottostanti.
Ripetete l’operazione anche sulla ruota posteriore, tenendo bloccato il freno posteriore (scusate se lo specifico, ma ho visto qualcuno che continuava a tirare la leva del freno anteriore).


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Già che ci siamo diamo un occhio all’usura delle pastiglie, se stanno per finire e abbiamo in programma un giro con poca discesa e tanto sole, possiamo rimandare l’operazione di sostituzione, se invece mettono acqua è bene non fare i “braccini” per risparmiare, perché con la pioggia e il fango potremmo finire le pastiglie e danneggiare anche i dischi! Se ve lo dico è perché mi è capitato di vedere decine di biker incazzati neri per aver fatto un bel danno dicendo “e pensare che le avevo già comprate, ma lo ho lasciate a casa pensando di farcela”…
Se le pastiglie sono ok controllate esclusivamente la vite che le tiene in sede, senza eccedere nell’avvitarla, è per questa ragione che ha un seeger di tenuta supplementare!


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A proposito dell'autore

Una figura chiave nel panorama della mountainbike italiana e internazionale. La sua presenza spazia dall'essere giornalista, tester, testimonial, protagonista di un canale Vimeo seguitissimo e co-fondatore della Gravity School.