C’erano 15.000 persone sul tracciato di Commezzadura, tutti qui per decretare i nuovi campioni di Coppa del Mondo, Rachel Atherton e Aaron Gwin

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Un’atmosfera d’altri tempi ed un tifo da stadio hanno fatto da contorno a queste finali dell’UCI Downhill World Cup che hanno visto l’americano e la inglese dettare legge su tutti. Grande soddisfazione per gli italiani, con Loris Revelli che conquista il suo primo successo in una gara iridata.

Il tracciato di gara, la Black Snake, ha preso letteralmente vita, assalito dagli appassionati del bel paese che ormai rappresentano una forte schiera. I bordi della pista erano “intasati” e sia sui pochi tratti in piano che sugli insidiosi tratti ripidi si faticava a trovare un posto libero. Forse questo tifo smisurato ha portato bene ai nostri portacolori, in particolare a Loris Revelli che è stato letteralmente assalito dai suoi tifosi ed amici.

Dopo le qualifiche di ieri, in testa si trovava l’australiano Troy Brosnan, seguito a ruota dal compagno di squadra e super favorito Aaron Gwin. Purtroppo per lui, nella mountain bike moderna, ma soprattutto nella dh, il livello è ormai talmente alto che ogni piccolo errore si paga a cara prezzo. Ed è stato proprio una distrazione e una piccola caduta nella run dell’atleta Specialized a regalare 3 preziosi secondi all’americano Gwin, permettendogli di accaparrarsi “capra e cavoli”.

Proprio così, perché anche Minnaar è stato vittima di una scivolata, che non solo lo ha escluso dalla possibilità di conquistare il titolo, ma l’ha declassato al quarto posto finale nel ranking mondiale. Gwin aggiunge quindi un altro risultato al suo pallottoliere e diventa il dominatore di questo 2015.

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Stessa storia nella categoria femminile con Rachel Atherton che vince la sesta gara consecutiva di questa stagione e domina sulle compagne di podio Myriam Nicole e Manon Carpenter, rispettivamente seconda e terza. Anche per la Atherton le vittorie non si contano e con la vittoria dell’UCI DH World Cup Champion 2015 l’inglese cala un poker mondiale.

Negli Junior, nonostante la vittoria del nostro portacolori Loris Revelli, il campione è l’inglese Laurie Greenland, che sale comunque sul podio con un buon terzo posto. La classifica finale vede quindi Greenland con 320 punti, seguito dall’australiano Andrew Crimmins a 245 e dall’irlandese Jacob Dickson a 168 punti.

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Ma parliamo dei nostri ragazzi! Il primo posto di Loris Revelli è solo la punta di un piccolo “iceberg” che sta crescendo piano piano, l’iceberg è quello del movimento dh italiano. Dopo le qualifiche di ieri gli italiani candidati erano 7, segno che qualcosa sta cambiando nell’aria. Sicuramente il tifo, l’aria di casa ed un tracciato come il Black Snake hanno dato quell’aiuto in più a Loris per portare a casa una run incredibile.

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Sempre negli Junior, Lorenzo Sorrentino riesce a salire fino alla 26esima posizione. Negli Elite Gianluca Vernassa entra nella top 30 con un buon 27esimo posto mentre Francesco Colombo e Carlo Caire si piazzano rispettivamente 43 e 46esimo. Anche nelle donne la nazionale non sfigura con una sfortunata Veronika Widmann che spreca un podio quasi certo a causa di un piccolo errore ma si piazza comunque nella top 10 con un ottimo ottavo posto.

Ma sentiamo i commenti dei vincitori…

Aaron Gwin: “stamattina le mie intenzioni guardavano più alla classifica di coppa e sapendo che anche un secondo posto mi avrebbe fatto vincere il titolo. Pensavamo ad una run di risparmio senza rischiare, ma non è nel mio stile, se corro lo faccio per vincere. Peccato per la caduta di Greg Minnaar, non sapevo di questo al via della mia gara, quindi ho dato tutto ciò che avevo. Da metà pista in poi però ho avuto problemi con le mani, erano molto doloranti e ho commesso qualche errore. Mi spiace solo per Troy perché era in testa nella sua run e si meritava questa vittoria”

Rachel Atherton: ” Sono davvero contenta di questo risultato e posso aggiungere il mio quarto titolo di Coppa del Mondo al mio palmarès. Oggi è stato tutto perfetto e il percorso è davvero tosto, a fine gara ero con le braccia a pezzi. Conosco Pippo Marani e penso che mancherebbe solo un salto nell’arena finale per rendere la Black Snake uno dei migliori circuiti dh del mondo. Rispetto agli scorsi anni è diventato molto più veloce ma questo non vuole dire assolutamente che sia diventato più facile”

Loris Revelli: “Finalmente è andato tutto bene ed sono riuscito a conquistare la mia prima gara di coppa! Ho commesso un errore durante la run ma sono riuscito a mantenere alta la concentrazione e tutto è filato liscio ed ho vinto. Vincere a casa tua è sempre bello, davanti a tutti i tuoi tifosi e conoscenti. Voglio dedicare questa vittoria al mio amico Walter Belli, sono sicuro che il suo numero 7 mi ha portato fortuna”

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Ed intanto i ragazzi dell’XCO si preparano per domani..

 

 

A proposito dell'autore

Andrea Ziliani è un appassionato di ciclismo a tutto tondo. Corre su strada dalle categorie giovanili e da qualche anno anche in enduro. Appassionato di motori, fotografia ed ogni cosa che riguarda la meccanica e la velocità.