Lo avevamo detto ieri, “Questa nuova location e questi nuovi trail possono mischiare le carte in tavola” e così è stato

La Thuile e i suoi trail hanno dimostrato, in questa prima giornata di gara della quarta edizione dell’Enduro World Series, di avere tutte le carte in regola per lasciare il segno nel panorama internazionale dell’enduro, senza dubbio se lo ricorderanno tutti i rider che hanno partecipato.

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Fattore M

Ci sono fattori che possono essere determinanti per il raggiungimento di un obiettivo, ma possono essere anche un vero e proprio ostacolo. L’obiettivo dell’endurista è diverso: c’è chi corre per vincere, c’è chi corre per dimostrare qualcosa e c’è chi corre e cerca di sopravvivere.

I trail di La Thuile sono stati uno di questi fattori: dopo la PS1-Super Kappa, che parte da 2.600 metri di quota e si sviluppa per quasi 8 km (il tempo migliore è stato di 15,38”, immaginate il peggiore), c’è stato il trasferimento alla PS2 delle Miniere che è stata una vera sfida per molti.

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Un’altra difficoltà, per tanti enduristi, è stato il Fattore M. Il Meteo è stato un fattore forse sottovalutato e ha colto impreparati alcuni rider che si sono ritrovati, mal equipaggiati, sotto la neve mentre risalivano verso la partenza della prima speciale. Neve, pioggia e freddo hanno dato il benvenuto a questa quarta tappa dell’Enduro World Series. Dopo un’accoglienza del genere il Super Kappa non poteva far mancare i suoi fiori all’occhiello: le sue asperità, la sua lunghezza e la sua “palude” di fango. E’ certo, questi due giorni lasceranno il segno.

Il versante delle Miniere

Il Super Kappa, come ho accennato ieri nel post di apertura dell’EWS di La Thuile, è indiscutibilmente il “kapo”, ma rischia di distogliere l’attenzione da un’altra importante PS, la numero 2, quella del versante delle Miniere. Se il Kappa è un lungo trail naturale, la PS2 Miniere è un tracciato che si sviluppa su un vecchio sentiero fatto dall’uomo.

Le Miniere non è inoltre un solo singolo tracciato, è una rete intricata che costella tutto il versante, realizzata dai minatori per raggiungere le miniere di antracite, carbone, ferro e anche argento. Bello da guidare e su un terreno drenante di terra morbida e pietre. Pericoloso per certi versi: viscidissimo in alcune parti, con strapiombi dai quali, fortunatamente, non è stato recuperato nessuno. Questa PS è bella, divertente da guidare, ma richede attenzione proprio per quegli aspetti appena citati come le pietre viscide e gli strapiombi. E’ realizzata in molte parti sopra muretti a secco ed è strano sentire il rimbombo del terreno quando i rider li attraversano.

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Reminiscenze Grimm

Tutti consociamo le fiabe dei Fratelli Grimm, quelle che raccontano storie ambientate in atmosfere incantate, boschi che sembrano curati da una ditta di pulizia gestita da folletti… L’ambiente delle Miniere è così, è un bosco fiabesco, dove il verde acceso e la folta pineta riportano la mente alle fiabe che ci hanno raccontato da piccoli e che adesso raccontiamo a nostra volta. Tappeti di un verde quasi surreale e fronde degli alberi che sembrano piegati apposta come una cornice.

Carte mischiate…

L’avevamo detto ieri: questa tappa rischia di mischiare le carte in tavola. E così è stato. Rene Wildhaber, salito sul podio solo alla terza tappa (terzo) è attualmente in testa alla classifica. Damien Oton che ha ottenuto un ottimo secondo posto alla terza tappa si trova dopo Rene e in terza posizione troviamo Bailly-Maitre Francois 19° a Valloire e 15° a Montenbaik Enduro. Lau, Graves e Maes? Sono rispettivamente 4°, 7° e 13°. Ben Cruz invece lo troviamo subito dopo Maes. Le donne invece vedono in testa alla classifica la Ravanel, seguita da Chausson e Moseley.

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Altre sorprese?

Siamo solo alla prima giornata di questo Enduro World Series qui a La Thuile e domani i rider dovranno affrontare ancora il Super Kappa (PS4) e la PS 5 e 6 che hanno la stessa partenza appena dopo il secondo tronco dell’impianto di risalita, con una rampa spacca-gambe. Il Fattore M attualmente è previsto per essere ancora peggiore di oggi.

Una cosa è chiara, La Thuile ha già lasciato il segno.

A proposito dell'autore

Appassionato di mountainbike dalla nascita, scopre la fotografia molto giovane, dopo la laurea in architettura non abbandona il sogno di lavorare come fotografo e da quel momento inizia la sua vera carriera da professionista lavorando come fotografo specializzato nell'action photography e fornendo servizi ad aziende di ogni genere... Attualmente ha il ruolo di Direttore Responsabile di BiciLive.it