Super perchè “Tolfa” sta dimostrando che la mountainbike nel centro Italia è viva, che la passione può fare gandi cose e soprattutto può far crescere un territorio ideale alla mountainbike, non solo con i rider locali, ma anche attirando quelli stranieri e quelli del nord Italia!
Super per la determinazione e l’impegno nell’organizzare questo evento, Super per l’accoglienza, Super perchè i trail della 4^ Sprint del circuito SuperEnduro sono all’altezza di una Pro!

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Dicendo “Tolfa” naturalmente intendiamo tutti coloro che hanno contribuito ad organizzare questo evento, cioè il comitato organizzativo con la collaborazione di BikeStore, gli enti locali e le singole persone che credono in questo sport e in questa passione. Tolfa, che molti descrivono come un “paesino sulle colline fuori Roma”, ma che in realtà è un centro abitato di 5000 anime con un’architettura urbana che mostra nettamente il passato e il moderno, ha ospitato la quarta Sprint del Circuito Superenduro Powered by Sram. Lo ha fatto con una seconda edizione ancora più grintosa della prima, lo ha fatto dimostrando di aver ascoltato le considerazioni fatte da atleti e addetti ai lavori, lo ha fatto con nuove speciali, lo ha fatto gridando ancora di più “…esserci e dare un segnale forte!!! Che il centro Italia è vivo e ama la Mountainbike!!!” così i ragazzi di Tolfa hanno strillato sulla loro fanpage.

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[titoletto]International[/titoletto]
Il numero di partecipanti a questa 4^ Sprint del Cricuito SuperEnduro 2013 è stato superiore a quello dell’anno scorso, dunque molto positivo e soprattutto hanno spiccato due nomi internazionali non solo in griglia di partenza, ma saliti sui primi due gradini del podio: Karim Amour e Marco Fidalgo. Un francese, un portoghese e un italiano, sembra l’inizio di una barzelletta, ma è invece il risultato di una giornata di gara davvero dura. Dunque un podio internazionale con il francese Karim al primo posto, il portoghese Fidalgo al secondo e il terzo posto per l’italiano local Pietro Chinucci. Karim ritorna dopo un periodo di stop e di assenza dal panorama enduro e vince senza grossi rivali dopo che Manuel Ducci (alll’inizio della terza SP) taglia uno pneumatico e si ritira. Ma non può che essere felice per il risultato della sua compagna nella vita e di team, Valentina Macheda, che qui a Tolfa ha dato del filo da torcere a Laura Rossin salita sul secondo gradino del podio davanti a Prisca Castlunger.

Quasi da Pro

A detta di tutti Tolfa ha saputo confezionare una Sprint che poteva essere una Pro del circuito SuperEnduro. In totale, i rider che hanno gareggiato sui Monti della Tolfa, hanno percorso circa 40km, correndo su trail con caratteristiche molto differenti tra loro, da tracciati da guidare e pedalare a tracciati tecnici. Si è parlato molto della pietraia che caratterizza la seconda speciale, anche Karim ha parlato dopo la gara di questo tratto, sottolinendo il valore tecnico della gara che ha soddisfatto sicuramente i rider pro più “completi”; inzialmente un po’ più sconcertati gli amatori, che “pensavano di partecipare ad una Sprint”! Ma che infine hanno saputo apprezzare anch’essi i tracciati di questo territorio che sembra nato proprio per l’enduro.

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[titoletto]Accoglienza e partecipazione Super[/titoletto]
Ancora Super Tolfa per l’accoglienza molto calorosa di tutti, non solo gli organizzatori della gara che si sono dimostrati ad un alto livello di efficienza e professionalità, ma anche un’accoglienza e una partecipazione delle persone di Tolfa: dalle strutture ricettive ai signori che giravano in area paddock, tutti incuriositi e sorridenti vedendo tutte quelle bici. Vogliamo anche sottolineare alcuni “gesti” che spesso rimangono sempre dietro le quinte, ma secondo noi hanno un grande valore… ad esempio Fidalgo è stato ospitato da Salvatore (del negozio Bici da Montagna), un gesto che dimostra l’accoglienza calorosa e l’interesse per questo sport nel centro Italia (e in Italia!); dicono che Fidalgo dorma ancora sul divano di Salvatore e non voglia più tornarsene in Portogallo… scherziamo!! Manuel Ducci ci ha raccontato che “Qui l’ospitalità ha una marcia in più, sono tutti molto gentili, dopo una giornata di riding scendi in paese, mangi bene a prezzi ragionevoli, a me e Vale piace venire qui perchè non ci veniamo solo per scannarci in bici ma perchè ci stiamo bene”. Beh, che dire… C’è chi ha trovato una casa per le vacanze come Fidalgo e chi un posto per passare la vecchiaia! Scherziamo Manuel! 😉 Anche Luigi Sestili (del coitato organizzativo) ci ha raccontato un paio di gesti davvero “all’italiana”: sua madre che ha lavato i panni a Karim e un rider inglese che ha trovato ospitalità nel suo garage!
Quel che è certo è che Tolfa e il circuito SuperEnduro sta dimostrando che la mountainbike è viva in Italia e soprattutto che per far crescere il movimento servono persone che si impegnino e che ci credino veramente. Complimenti a tutti ragazzi della Superenduro Sprint dei Monti della Tolfa, ai ragazzi del Superenduro e a tutti i biker che hanno partecipato!


Foto di: Superenduromtb.com – Stefano Bertuccioli

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A proposito dell'autore

Appassionato di mountainbike dalla nascita, scopre la fotografia molto giovane, dopo la laurea in architettura non abbandona il sogno di lavorare come fotografo e da quel momento inizia la sua vera carriera da professionista lavorando come fotografo specializzato nell'action photography e fornendo servizi ad aziende di ogni genere... Attualmente ha il ruolo di Direttore Responsabile di BiciLive.it