Al Bike Shop Test 2016 di Bologna, sui sentieri intorno all’Admiral Park Hotel, la redazione di mountainbike.bicilive.it ha testato la mtb front Merida Big.Nine Team, modello di punta da xc (cross country) della stagione 2017 in casa Merida.

Nonostante già il modello 2016 fosse un ottimo mezzo, l’azienda taiwanese è riuscita a migliorarsi ancora introducendo nuove tecnologie. Ora è una bici pronta a fronteggiare anche gli ostacoli più difficili.

La Big.Nine deve il suo nome alle ruote da 29” ormai presenti su molte mtb con i loro pregi e i loro difetti. Ma prima di passare alle mie valutazioni del test vediamo un po’ di caratteristiche tecniche.

Potrete testare la Merida Big.Nine Team anche durante la tappa di Roma (5-6 novembre) di Bike Shop Test 2016.

carro posteriore della Merida Big Nine Team 2017

Il particolare disegno del carro posteriore conferisce alla Merida Big.Nine Team 2017 rigidità e reattività.

Informazioni tecniche mtb front Merida Big.Nine Team 2017

La mountain bike che ho provato in taglia 17” ha il telaio top di gamma Merida CF5 (CarbonFiber 5) dal peso di soli 900 grammi. La leggerezza, assieme al disegno del carro posteriore, trasforma la bici in una vera e propria macchina da guerra.

Il carro infatti è un insieme di tecnologie innovative: presenta i foderi alti sottili e flessibili S-Flex (Flex Stay) che lo rendono leggero e rigido permettendo di non sprecare energie al rider.

Allo stesso tempo, per il materiale, la casa asiatica ha usato una resina epossidica per unire Bio Carbon Fiber e nanoparticelle in modo da assorbire le vibrazioni e rendere la Big.Nine Team confortevole, così da poter affrontare anche i giri più lunghi e i sentieri più duri.

telaio in carbonio Merida CF5

Il telaio è il top di gamma Merida CF5 dal peso di soli 900 g e i foderi alti sottili e flessibili lo rendono leggero e rigido.

A tutte queste bisogna aggiungere pure le tecnologie più classiche e diffuse come i cavi integrati per una maggiore pulizia di linee e protezione degli stessi e l’utilissimo thru axle ovvero il perno passante posteriore, in questo caso da 12 mm, che dona più rigidità e precisione di guida.

La Big.Nine monta da listino freni Sram Level Ultimate con dischi da 180 e 160 mm, cerchi Fulcrum Red Passion 3, forcella FS SID World Cup DFB 46T 15 100 TC, guarnitura Sram XX1 34T e pacco pignoni Sram XG 1299 EAGLE 10-50T, uno dei migliori sul mercato.

Tutta la componentistica è firmata Merida per un peso di 8,45 kg e un prezzo di 6.290 euro ed è disponibile nelle misure 15”, 17”, 19, 21” e 23”.

Guarnitura e pacco pignoni della Merida Big Nine Team 2017

La Merida Big.Nine Team 2017 monta la guarnitura Sram XX1 34T e il pacco pignoni Sram XG 1299 Eagle 10-50T.

Test mtb front Merida Big.Nine Team 2017

Durante il test di una ventina di chilometri, la Merida Big.Nine Team ha dimostrato di cavarsela molto bene in tutte le situazioni grazie alla reattività e maneggevolezza che la caratterizzano, pur mantenendo l’aggressività e la rigidità necessarie per affrontare al meglio anche le competizioni più dure.

Il percorso su cui ho testato la mtb front comprendeva una salita su strada bianca, dove ho apprezzato il comfort della bici e una discesa su single track, a tratti ripidi e stretti, a tratti più scorrevoli e veloci, su cui ho provato la sua accattivante guidabilità.

Ha inoltre un angolo di sterzo chiuso (70°) che porterebbe la bici a impuntarsi un po’ se non avesse le ruote da 29” che compensano, ma come pro risulta essere proprio una front reattiva.

sterzo e forcella della mtb front Merida Big Nine team 2017

L’angolo di sterzo della Merdia Big.Nine Team 2017 è chiuso (70°) ma grazie alle ruote da 29″ rimane una front reattiva.

Grazie alle sue geometrie ha molta stabilità e una posizione in sella comoda per la pedalata senza però penalizzare la guida in discesa.

Per quanto riguarda i freni, sono davvero ottimi e garantiscono una perfetta frenata modulabile, non per nulla Nino Schurter, che ha appena vinto l’oro olimpico a Rio 2016, li aveva montati sulla sua mtb.

Come cambio il nuovo Sram XX1 Eagle a 12 velocità si è dimostrato ancora una volta all’altezza delle aspettative. È preciso e secco nella cambiata anche sotto sforzo e con la cassetta 10-50 si riescono ad affrontare sia le salite più dure sia i rilanci più veloci senza troppi problemi. Soprattutto la corona da 50 permette di percorrere sentieri impervi pure a chi abbia un po’ meno “gamba”.

deragliatore e pacco pignoni Sram Eagle sulla mtb front Merida Big Nine Team 2017

Il cambio Sram XX1 Eagle a 12 velocità si è dimostrato preciso e secco e con la corona da 50 tutti i sentieri risultano a portata di “gamba”.

Conclusioni

Pronta per competizioni di ogni livello, questa mountain bike Merida Big.Nine Team 2017 da cross country sorprende soprattutto nei rilanci per la sua reattività ma è performante anche sui sentieri veloci e uniformi grazie al particolare carro posteriore.

Nonostante io abbia provato un telaio un po’ grande per le mie caratteristiche fisiche, la bici ha risposto prontamente assecondando i miei movimenti.

Ha avuto invece qualche difficoltà nel breve tratto fangoso in cui mi sono imbattuta a causa dei copertoni Maxxis Ikon, ottimi sull’asciutto ma poco tassellati per il fango.

copertoni, cerchi e movimento centrale della Merida Big Nine team 2017

Durante il test ho incontrato qualche tratto di fango e i copertoni Maxxis Ikon, ottimi sull’asciutto, mi hanno dato qualche difficoltà. Un’altra perplessità è data dall’impossibilità di montare il deragliatore e quindi una doppia corona.

Che cosa ci è piaciuto

Il carro posteriore è stato davvero una piacevole sorpresa, rigido e allo stesso tempo ammortizzante.

Mi ha colpito positivamente anche la posizione comoda e aggressiva in sella.

Che cosa non ci ha convinto

Sul telaio CF5 non c’è la possibilità di montare il deragliatore e ciò potrebbe essere un problema per chi preferisca ancora la doppia rispetto alla monocorona.

Per ulteriori informazioni visita il sito Merida.

A proposito dell'autore

La passione prima di tutto! Sono Vittoria Spada, gareggio in bici da sempre, a livello regionale, nazionale passando anche per la coppa del mondo. Sono giudice e tecnico allenatore della Fci. Cerco di trasmettere la mia esperienza e la mia passione nel miglior modo: pedalando!