Dalla fusione di natura e cultura della Toscana nasce il Tuscany Trail, prima avventura in autonomia per mountainbike

Il Tuscany Trail nasce dalla voglia di importare in Italia un concetto di sport nato oltre Oceano dove non si gareggia più contro un avversario, ma contro se stessi e dove non si hanno più limiti di tempo; l’orologio parte ad inizio percorso e si ferma all’arrivo.
Questa nuova filosofia non deve essere concepita come una gara, bensì come un’avventura e una sfida per per mettere alla prova se stessi. Ci si troverà da soli e ci si dovrà gestire in completa autonomia, decidere quanti chilometri al giorno fare, se pedalare anche la notte, quando e dove mangiare e quando e dove dormire. Durante i giorni impiegati per arrivare a destinazione non ci sarà alcun supporto da parte dell’organizzazione quindi bisognerà risolvere autonomamente ogni inconveniente.
Lungo il percorso non ci saranno punti di controllo e sebbene un apparecchio di tracciamento (come lo Spot, il GTU della Garmin o un’applicazione sul cellulare) sia fortemente consigliato, non è obbligatorio.

“Nessuno sostiene una lotta più dura di colui che cerca di vincere se stesso. Questo appunto dovrebbe essere il nostro impegno: vincere noi stessi, farci ogni giorno superiori a noi stessi e avanzare un poco nel bene” [Tommaso Da Kempis]

Il Tuscany Trail nasce da un’esperienza consolidata nel mondo del bikepacking che costituisce le fondamenta di questo tipo di iniziativa.

Il tracciato

L’itinerario composto da 600 km e 8000 m di dislivello, attraversa la Toscana da Nord a Sud tra sentieri, strade bianche e strade secondarie.

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La natura incontaminata delle Alpi Apuane, dell’Appennino Toscano, della Val d’Orcia e dell’Argentario vi accompagneranno per tutto il viaggio, insieme alle bellezze di città d’arte quali Firenze, San Gimignano, Siena, Pienza, Radicofani e Pitigliano. Ad avvalorare ancora di più l’esperienza saranno alcuni tratti dell’Eroica e della Via Francigena che si incontreranno durante il percorso.
La traccia del percorso verrà svelata nel dettaglio solo a ridosso della data del 1 maggio 2014 e comunque verrà inviata per email solo dopo aver fatto l’iscrizione.

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La partenza è in Piazza Aranci a Massa (MS), davanti al Palazzo Ducale. La fine del trail invece sarà a Capalbio (GR), in prossimità della stazione ferroviaria.

La difficoltà tecnica complessiva del percorso è medio-bassa, i sentieri tecnicamente difficili e i punti dove ci sarà da scendere di sella alla bicicletta sono minimi.
Il Tuscany Trail può essere intrapreso in qualsiasi giorno dell’anno; la partenza di gruppo è fissata per il 1 maggio 2014.

Chi ha avuto l’idea?

andreaGeologo e tecnico esperto in cartografia tematica e sistemi informativi territoriali, Andrea Borchi è colui che ha creduto e crede fortemente che il bike packing potrà essere un’attività di grande successo in Italia. Noi di BiciLive.it crediamo fortemente in questo tipo di iniziative perché oltre a favorire una scoperta e una valorizzazione del territorio, portano le persone ad adottare un’ottica diversa con cui affrontare le attività sportive.
Andrea, attraverso le sue passioni per la MTB e per l’avventura, ha iniziato a compiere viaggi in bicicletta già nel 2008 con l’attraversata della Sardegna. Successivamente si è avventurato nella scoperta della Corsica, dell’Isola d’Elba, delle Dolomiti e un po’ di tutta la Toscana, oltre ad essersi cimentato nell’Italy Coast to Coast: la traversata dell’Italia dal Tirreno all’Adriatico. Da queste esperienze esprime chiaramente l’ottica con cui vive l’avventura e la sua opinione sulla situazione italiana:

“Quando affronto i miei viaggi non cerco prestazioni sportive anzi, non ho neanche il contachilometri; le mie giornate sono scandite solo dall’alba e dal tramonto. Lo spirito che mi fa muovere nasce dalla voglia di scoprire gli angoli nascosti del nostro bel paese e di vedere con occhi nuovi i posti già visitati.
Fortunatamente in Italia la consapevolezza per questa nuova forma di turismo itinerante sta crescendo. Trainati dai paesi del nord Europa, stanno finalmente nascendo tanti itinerari ciclabili che non potranno che fare bene al nostro turismo.” 


Combinando le sue competenze professionali alla passione per lo sport e i viaggi in bicicletta, si dedica a varie attività legate al mondo dell’outdoor come la collaborazione per la creazione di itinerari e la disponibilità a partecipare ad eventi per la promozione del territorio dal punto di vista del viaggiatore lento, in bici oppure a piedi.

Il Bikepacking

Di cosa si tratta?
Il bikepacking è un viaggio, o meglio un raid in bicicletta, di almeno due giorni consecutivi.
La parola bikepacking deriva dalla più conosciuta backpacking e cioè il viaggio a piedi con lo zaino in spalla. È una “disciplina di viaggio in bicicletta” che prevede l’utilizzo di borse da applicare al telaio che si differenzia dal cicloturismo perché non si hanno le borse laterali montate sul portapacchi, così da viaggiare più leggeri e con una maggiore maneggevolezza nella guida. Questi aspetti permettono di poter intraprendere qualsiasi itinerario si voglia, compresi quelli che si sviluppano sui sentieri di montagna.

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Il materiale necessario per affrontare il raid è il minimo indispensabile per riuscire a viaggiare più leggeri possibile e viene disposto sulla bicicletta mediante borse da telaio. All’occorrenza può prevedere anche l’utilizzo di uno zaino.

Attraverso questa modalità di viaggio è possibile compiere itinerari plurigiornalieri portandosi con sé tutto il necessario per viaggiare in autosufficienza. Sarà possibile affrontare impervi sentieri di montagna e dormire con la tenda in mezzo al bosco come sarà possibile affrontare lunghissime distanze su asfalto e dormire comodamente in hotel.
Ogni viaggiatore ha una sua concezione di viaggio e, come è giusto che sia, questo assetto di viaggio è solo lo strumento per realizzare le proprie avventure.

Se chi pratica il cicloturismo ripone gli oggetti che trasporta sulla bicicletta dentro delle apposite borse da attaccare a portapacchi, chi pratica il bikepacking i suoi oggetti gli inserisce all’interno di borse applicate direttamente sul telaio della bicicletta tramite cinghie e strap. Le borse possono essere più o meno numerose in relazione alla quantità di materiale che si ha da trasportare e qualora lo spazio risultasse insufficiente è possibile trasportare anche un piccolo zaino sulle spalle.


Le tipologie di borse utilizzabili sono:

1. Borsa sottosella

2. Borsa da telaio

3. Borsa da manubrio

4. Borsello anteriore

5. Borsello posteriore


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Sono numerosi i vantaggi offerti da questa tipologia di borse da bicicletta, il principale sta nel fatto che sono borse applicabili a qualsiasi tipo di bici, dalla mountan bike biammortizzata alla bicicletta da corsa e non si devono utilizzare portapacchi.

Un’altra grande differenza rispetto al cicloturismo è relativa alla distribuzione del peso degli oggetti. Nel bikepacking il peso è distribuito in maniera omogenea sulla bicicletta consentendo un’ottima guida e maneggevolezza, quindi anche a bicicletta carica la guidabilità rimarrà pressoché invariata, consentendo anche di affrontare passaggi tecnici.

Il peso che si trasporta sulla bicicletta è un parametro fondamentale, da quello dipende la quantità di chilometri e dislivello che saremo in grado di fare. Le borse da bikepacking sono estremamente leggere da vuote e visto che si ha un volume di carico stringente siamo indirizzati a non riempirle eccessivamente.

Per la pratica del cicloturismo bisogna avere una bici predisposta per l’utilizzo dei portapacchi, al contrario per praticare il bikepacking si può utilizzare qualsiasi tipo di bicicletta. Può andare bene la city bike così come la bicicletta da corsa passando per la mountain bike biammortizzate.
La versatilità di queste borse rende ogni bicicletta una possibile protagonista dei nostri viaggi e quindi anche ogni tipo di percorso potrà essere affrontato con il mezzo più corretto.

Il volume totale degli oggetti da poter trasportare deve essere ridotto, se vogliamo essere veloci non possiamo caricarci di troppi chili.
La lista degli oggetti da portare durante un viaggio in bicicletta è un argomento molto soggettivo che dipende da molti fattori e dalle preferenze del ciclista.

Una cosa è certa, dal nostro bagaglio dipende lo svolgimento del viaggio e quindi anche la buona riuscita dello stesso.

Per maggiori info: bikepacking.it

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A proposito dell'autore

Appassionato da sempre a tutto ciò che ha due ruote, ha trovato in Diplomato come ragioniere e perito commerciale amministrativo, adesso è iscritto alla facoltà di economia presso l’Università degli Studi Milano-Bicocca. Trova nella mountainbike lo sfogo perfetto per “staccare” dagli impegni e stare a contatto con la natura.