Nel 2014, con il lancio della Tracer 275C, Intense ha dato una svolta alla propria immagine spostando la produzione dei telai in Asia, mantenendo però il fulcro dell’azienda nel posto in cui è nata, la California Storia Prima che Jeff Steber si interessasse alla costruzione delle bici, la Coppa del Mondo di downhill si correva solo su mountainbike rigide. Chissà dove saremmo ora se lui non avesse saldato il suo primo mezzo a due ruote a “sospensione totale” nel suo patio sulle rive del lago Elsinore, in California. Dopo una serie di tentativi, Jeff decise di portare la sua creazione all’Interbike Expo del 1993, dove catturò l’attenzione della folla dei rider di downhill. La successiva collaborazione con la leggenda Shaun Palmer (pro di snowboard) nel 1996 lo portò a vincere i campionati nazionali Americani con la sua M1. Palmer, con la sua personalità aggressiva, portò la sua attitudine nel mondo della mtb indossando per primo pantaloncini da moto tagliati, e il suo stile “o tutto o niente” cambiò per sempre il volto del downhill. Dalla metà alla fine degli anni Novanta si costruì l’immagine di Intense. La tecnologia che Jeff aveva sviluppato risultò così avanti rispetto alle grandi aziende che la maggior parte dei brand di bici comprarono la M1 e la rimisero sul mercato con il loro logo, infatti Greg Minnaar fu l’unico campione del mondo su Haro M1. Tutto il resto è storia. Ingegneria Per lo sviluppo di tutta la bicicletta in carbonio Intense collabora con Seed Engineering, una società globale di ingegneria e design con sede a Freiburg, nel cuore della Foresta Nera, in Germania. I due partner di Seed, Thomas Harter e Oliver Roemer, con più di dieci anni di esperienza di lavoro su progetti di sviluppo di carbonio nel settore biciclette e dotati di un occhio critico per quanto riguarda la creazione di progetti di telaio estremamente tecnici, hanno vinto diversi premi di design tedesco. La sintesi dei disegni americani e la concezione di Jeff Steber con la conoscenza tecnica tedesca, lo sviluppo e i test di Seed, si combinano in maniera ottimale dando così vita a un prodotto finale perfetto per Intense. Tecnologia La sospensione VPP bilancia forze diverse per eliminare le compressioni indesiderate senza limitare l’assorbimento d’urto. Normalmente la forza esercitata sul pedale della bici spinge la sospensione verso il basso. Le bici con VPP utilizzano invece un link con una configurazione brevettata e un asse di collegamento che applica parte della forza di trazione della catena per contrastare il moto causato dalla pedalata. Poiché le forze sono in equilibrio, il sistema VPP rimane in grado di assorbire urti durante la pedalata, a differenza di altri disegni che effettivamente bloccano la sospensione posteriore applicando troppa forza di spinta alla catena. Il risultato è un comfort mai provato nell’affrontare buche e ostacoli anche durante la fase di spinta massima sui pedali, evitando di bloccare le sospensioni manualmente o cercando altri compromessi Intense MTB 2015 // TEST Il test si è svolto il 24-25 gennaio nella splendida località di Marina di Scarlino, teatro di alcune prove della passata edizione dell’EWS di Punta Ala: quale migliore occasione per mettere sotto stress i tre modelli di punta della casa americana! TEST // Intense Carbine 29C La Carbine 29 è costruita per il divertimento e la velocità con la vera grazia e bellezza che ci si potrebbe aspettare da Intense Guarda il nostro test » TEST // Tracer 275C La Tracer 275, così denominata per la misura della ruota, è considerata come una delle migliori bici da gara del circuito mondiale di enduro Guarda il nostro test » TEST // Spider 29C La Spider è una 29″ con 130 mm di escursione costruita per il cross country e i trail più scorrevoli con molto flow Guarda il nostro test » 951EVO DVO (anteprima) La 951 è una delle bici più ambite in tutti i bike-park del mondo Guarda la nostra anteprima »