Bike test: Intense 951 EVO DVO Costruzione9.5 Allestimento9.5 Appoggi9 Maneggevolezza8 Stabilità9 Rilanci7.58.8Il nostro votoVoti lettori: (1 Vota)9.7Infointensecycles.com peso rilevato 18,5 kg senza pedali Prezzo8.100 € Il test della Intense 951 EVO DVO si è svolto nel bike-park di San Lorenzo di Treia (MC), teatro di alcune prove del Gravity Race e raduni della Nazionale Italiana di downhill: scenario perfetto per metterla sotto stress La bici di per sè non ha subito grosse modifiche rispetto gli anni passati, c’è stato solamente il passaggio alle ruote di dimensioni maggiori, le 27.5”. Grandi novità si hanno invece nel look, grazie alla collaborazione con DVO. Le nuove sospensioni infatti suscitano molto stupore nei rider e i componenti Spank con il loro particolare trattamento e colore Polished Emerald Green rendono il mezzo una vera e propria opera d’arte. Telaio Nuova la grafica per quanto riguarda questo particolare modello, con la sua livrea verde che richiama i componenti Spank e DVO dello stesso colore. Il telaio è in alluminio 6061 saldato a mano dall’equipe californiana di Intense. Le geometrie sono identiche alla versione 2014. La bici, infatti, si presenta con la stessa altezza del movimento centrale di 349mm, stessi angoli sterzo e piantone (62.5° e 74°) e stesso passo da 1219mm (tg M). La lunghezza del carro è di 445mm e rimane invariato per tutte le misure. Il passaggio dei cavi è esterno, sacrificando un po’ l’estetica ma facilitando gli interventi su di essi. L’escursione al posteriore è di 215mm e il carro è dotato del sistema VPP. Questo rimane in grado di assorbire urti durante la pedalata, a differenza di altri disegni che inibiscono la sospensione applicando troppa forza di spinta alla catena. Il risultato è un comfort maggiore nell’affrontare buche ed ostacoli anche durante la fase di spinta massima sui pedali, evitando di bloccare le sospensioni manualmente o cercando altri compromessi. Molto utili infine anche i due fork bumper di serie già installati nel telaio che forniscono un’ottima protezione ed evitano il contatto tra forcella e telaio. Montaggio L’attenzione viene subito catturata dalle sospensioni, poiché all’anteriore è montata la DVO Emerald con steli rovesciati e sul posteriore il Jade Coil. La nuova forcella DVO può cambiare il volto a una bici da downhill indipendentemente da colui che la utilizza. Oltre ad avere le normali regolazioni, ritorno e compressione alte e basse velocità, questa dispone anche dell’OTT (precarico regolabile della molla negativa) che aiuta la forcella ad essere morbida nella fase iniziale anche se si viaggia a pressioni sostenute (maggiori info su questi prodotto nel prossimo articolo). Il Jade, come la Emerald, lavora bene in qualsiasi condizione e non regala brutte sorprese anche quando si è al limite. Esso dispone di alte e basse velocità in compressione, precarico molla e ritorno. Inoltre, alla base del piggy back è possibile caricare d’aria il serbatoio, agendo così sulla pressione del bladder. Questa, a differenza del classico sistema IFP (Internal Floating Piston) costituito da un pistone con O-Ring che separa l’aria dall’olio, non genera attriti o resistenze che si verificano solitamente a causa della frizione tra i materiali. Infatti nella compressione iniziale la membrana viene circondata dall’olio ed effettua una spinta simile a quella che si ottiene schiacciando un palloncino, ottenendo così una transizione morbida e senza interruzione tra la compressione e il ritorno. In poche parole questo Jade è molto sensibile e dona al rider un ottimo feeling su ogni tipo di terreno. Infine il serbatoio calettato, per aiutare il raffreddamento dell’olio, ci fa capire che abbiamo a che fare con un brand che di sospensioni sa il fatto proprio. I freni sono Shimano Saint, un impianto molto potente, con pastiglie dotate di alette di raffreddamento per ridurre la perdita di efficienza frenante (all’anteriore troviamo un disco da 200mm e al posteriore da 180mm). La componentistica di Spank, ruote, stem e manubrio, sono elementi molto robusti ed affidabili, arricchiti dal loro particolare trattamento e colore Polished Emerald Green. Ottima la guarnitura tutta Sram, la X01 DH, con pedivelle in carbonio e la cassetta 7 velocità dedicata all’uso discesistico. Il reggisella è Thomson Elite e la sella WTB Silverado Team. Le manopole sono della Intense a doppia densità per affaticare meno le mani e le coperture in dotazione della Maxxis sono le High Roller 2 27,5×2,4. Discesa Voglia di mollare i freni e confidenza fin dal primo metro: queste sono le sensazioni provate per questo bike test della 951. Il nuovo formato delle ruote da 27.5 agevola il rider nei tratti sconnessi. La bici raggiunge e mantiene velocità sostenute in minor tempo grazie alla maggiore capacità di “galleggiare” tra le pietre e le buche. Più il gioco si fa duro e più si mettono in evidenza le doti di questa Intense. Sul ripido rimane molto stabile e non sembrano esistere ostacoli per questo mostro, il carro VPP svolge a pieni voti il suo lavoro rendendola precisa e maneggevole allo stesso tempo. Il comportamento in curva e sullo stretto rimane buono, ma l’angolo di sterzo da 62.5° nei percorsi più lenti e tortuosi si fa sentire e per farla girare bisogna avere una guida aggressiva e spingere molto sull’anteriore. Con l’aumentare della velocità invece, la 951 dà molta confidenza e sicurezza fin dal primo metro e di conseguenza la voglia di mollare i freni. Ottimo il lavoro svolto dal reparto sospensioni: la Emerald, a mio avviso, è una delle migliori forcelle in circolazione. Molto scorrevole e sensibile nella prima parte, grazie alla regolazione dell’OTT, è poi capace di assorbire gli urti più violenti senza problemi. Grazie allo speciale archetto in carbonio (CTA), oltre a fungere da protezione per gli steli, il tipico difetto delle forcelle a steli rovesciati della torsione è in parte eliminato. Personalmente, adoro le forcelle “upside down” per la loro capacita di muoversi più liberamente rispetto una sospensione tradizionale. Così facendo in curva si riesce ad avere un maggior grip e la possibilità di correggere traiettoria pinzando sull’anteriore senza avere il classico problema della chiusura dell’avantreno. I rilanci non sono il punto forte di questa bici: per uscire forte dalle curve è meglio pompare piuttosto che pedalare. Ottima la posizione di guida, il mezzo è ben bilanciato, stabile nell’affrontare i salti e maneggevole in aria. I freni Shimano Saint hanno un gran potenziale, le pastiglie auto-ventilate eliminano il problema del surriscaldamento e la leve hanno un ottimo feeling sotto le dita. Buona la scorrevolezza e rigidità strutturale delle ruote Spank Subrosa, unico neo la spalla del cerchio, che essendo molto morbida è soggetta a piegarsi con facilità negli urti sulle pietraie. Conclusioni La Intense 951 EVO DVO è una bici orientata verso un pubblico che vuole un mezzo performante e soprattutto un’opera d’arte. Pensata e costruita per il rider che va dalla passeggiata domenicale fino a quello che affronta gare ad alto livello e vuole rimanere al centro dell’attenzione. La chicca Estetica da urlo La pecca Poco agile nello stretto. Il peso