Test mtb Intense M16C Expert Build, downhill e carbonio al top Matteo Lupidi 13 Ottobre 2016 Test Dalla metà degli anni ’90 Intense continua a far parlare di sé nel mondo della mtb gravity. La tecnologia che Jeff Steber aveva sviluppato con la sua M1 nel ’93 ha condotto il brand californiano alla creazione della bici da downhill M16. Il telaio, interamente in carbonio, è costruito in monoscocca UD. Per lo sviluppo della bicicletta, Intense collabora con Seed Engineering, una società globale di ingegneria e design con sede in Germania. La sintesi dei disegni americani con la concezione di Jeff Steber e la conoscenza tecnica tedesca, lo sviluppo e i test di Seed: tutti questi fattori si combinano nella nuova M16 in maniera ottimale, dando così vita a un prodotto finale praticamente perfetto ma non alla portata di tutti, come vedremo nel test. L’Intense M16C Expert Build ha il telaio interamente in carbonio monoscocca UD. Caratteristiche principali Intense M16C Expert Build Una bici da dh completamente rinnovata rispetto al vecchio progetto M9, sia per geometrie sia per formato ruote. La M16 2016 si presenta con altezza del movimento centrale di 365 mm, angoli sterzo e piantone di 63.5° e 73.3° e un interasse da 1219 mm in taglia M. La lunghezza del carro è di 445 mm ed è dotato del sistema VPP. Questo consiste in uno schema “dual link”, cioè con due snodi che permettono al carro costruito in un pezzo unico di essere molto sensibile sulle piccole asperità, progressivo verso il fine corsa e capace di assorbire urti durante la pedalata, a differenza di altri schemi che effettivamente bloccano la sospensione e applicano una forza sulla catena chiamata “pedal kickback“. Il risultato del VPP quindi è un comfort mai provato nell’affrontare buche e ostacoli, anche durante i rilanci e in fase di spinta massima sui pedali. Il carro della Intense M16C Expert Build è dotato di sistema VPP grazie al quale buche e ostacoli vengono divorati anche quando si rilancia o si spinge sui pedali. L’escursione al posteriore può essere variata da 215 a 240 mm, intervenendo con una chiave a brugola sulla bielletta inferiore alla base dell’ammortizzatore. I perni del link inferiore possono essere ingrassati velocemente attraverso due speciali porte, ripristinando la scorrevolezza dei cuscinetti dopo l’uso ed evitando di smontare ogni volta il pezzo. Il passaggio dei cavi è interno ma ciò permette comunque di sostituire le guaine agevolmente senza particolari procedure o attrezzi, e il risultato finale dona un look più pulito alla M16C. La parte bassa del tubo obliquo è protetta da un inserto in gomma. Molto utili i due fork bumper che evitano il contatto tra la forcella e il telaio. Tra il carro e l’ammortizzatore è presente un parafango in plastica che protegge il sistema dal fango e dai detriti. In tutta la bici si nota una grande cura nei dettagli, e il telaio ha una garanzia dalla casa madre di 2 anni. Il carro è lungo 445 mm e l’escursione posteriore è regolabile in pochi seconda da 215 a 240 mm con una brugola da 5 mm. Montaggio Intense M16 Il reparto sospensioni all’anteriore è affidato alla Fox Performance Elite 27.5 da 200 mm mentre al posteriore è un ammortizzatore a molla Fox Performance Elite Coil DHX2 con molla da 550 libbre in taglia M, 450 per la S e 650 per la L. Il manubrio è Renthal, il Fatbar DH 20 da 780 mm di larghezza e lo stem della stessa marca è un direct mount da 50 mm. I freni sono gli Sram Guide R con entrambi i dischi da 200 mm: offrono buone prestazioni e affidabilità nel tempo. Vista frontalmente si notano il manubrio Renthal Fatbar DH 20 da 780 mm con stem Direct Mount da 50 mm e la forcella Fox Performance Elite 27.5 da 200 mm. Utili i I bumper integrati che evitano il contatto tra forcella e telaio. La trasmissione è tutta di casa Shimano con il suo Zee da 10 velocità, corona da 36T e pacco pignoni 11-36T. Il guidacatena è un E13 LG1. La sella della WTB è la Volt Sport, il reggisella Intense Recon e infine i cerchi sono dei Sun Helix TR29 da 27,5″ e mozzo posteriore da 157×12 mm. Le coperture sono Maxxis Minion 27.5×2.5″ DH Super Tacky. Sulla Intense M16C Expert Build troviamo il gruppo Shimano Zee: pedivelle, cambio a 10 velocità, corona da 36T e pignoni 11-36T. Il guidacatena E13 LG1 svolge a pieni voti il suo ruolo. Il test della Intense M16C L’anno precedente a Les Deux Alpes avevamo avuto l’onore di testare in anteprima la M16 in alluminio. Provare lo stesso modello di bici con il telaio in carbonio ci fa capire le principali differenze tra i due materiali, da quelle più evidenti a quelle molto sottili. Come detto in precedenza, l’interasse leggermente allungato e l’angolo di sterzo più aperto (rispetto alla vecchia M9) rendono la Intense M16 molto più stabile, senza andare a perdere però la reattività. L’uso del carbonio, sia nel triangolo anteriore sia nel carro, la rende agile e leggera consentendo cambi di traiettoria fulminei con una facilità imbarazzante. Nei tratti veloci e accidentati la M16 mantiene una ottima stabilità, è ben bilanciata e sui salti resta maneggevole in aria. Facile e intuitiva nell’inserimento in curva, grazie all’ottima geometria, assumendo la giusta posizione in uscita si viene proiettati fuori a velocità sostenuta. Il passaggio ruota è molto largo e evita il bloccaggio della gomme anche nelle giornate più fangose. L’ammortizzatore è protetto dalle sporcizie da un parafango ben costruito mentre la parte bassa del tubo obliquo è coperta da un inserto in gomma. Buono il lavoro svolto dal reparto sospensioni. La Fox Elite con la cartuccia Fit, anche se non il top di gamma, è molto scorrevole e sensibile. Unico difetto, la mancanza della camera d’aria per regolare al meglio l’affondamento in compressione: la molla di serie è troppo morbida se si vuole davvero “aprire il gas”. Ad andature veloci è necessaria una sospensione più rigida che permetta di “galleggiare ” sopra alle buche. Tuttavia molle di varie durezze sono ovviamente disponibili in after market. Per quanto riguarda la sospensione posteriore, il Fox Elite DHX2, anch’esso di medio livello, svolge in maniera egregia il suo lavoro ma pecca in regolazioni, avendo solo quelle della bassa velocità in ritorno e compressione alle basse velocità. L’ammortizzatore posteriore è un Fox Elite DHX2, di medio livello e con poche regolazioni. Nella foto a destra il caratteristico attacco di casa Intense per lubrificare i perni del leveraggio inferiore senza dove smontare nulla. Escursione posteriore a 215 millimetri Tornando alle regolazioni dell’escursione, con la boccola sulla bielletta dell’ammortizzatore regolata in posizione “HI”, quindi con meno travel, la M16 non è facile da tarare per un rider alle prime armi, serve esperienza per trovare il buon compromesso tra reattività e sensibilità. Gli 8.5″ di escursione rendono la curva di affondamento del carro molto progressiva. In questa configurazione si deve lavorare molto di gambe per “domare” la M16 al 100%. Sullo scassato va usata una certa sensibilità perché la bici risponde a ogni spostamento con una velocità imbarazzante, quindi non bisogna esagerare se non si ha tutto sotto controllo. Nei rilanci, se si spinge sui pedali l’Intense prende subito velocità senza avvertire il classico fenomeno del “bobbing”, tutto ciò grazie al collaudato sistema VPP. La trovo un’impostazione consigliata per i rider più esperti che prediligano una bici super reattiva e vogliano raggiungere il giusto compromesso per andar forte in ogni condizione, regolazione dopo regolazione e prova dopo prova. A questo proposito consigliamo il nostro tutorial su come guidare una mtb in discesa. Settando l’escursione posteriore a 215 mm, la M16 diventa super reattiva. Escursione posteriore a 240 millimetri Personalmente valuto l’off-set da 240 mm un po’ eccessivo. L’escursione passa da progressiva a lineare, consona per chi voglia scendere ovunque senza dover scegliere la traiettoria meno bucata. In questa configurazione però si perde grinta nei cambi direzione e nelle uscite di curva. La sensazione è di essere seduti sopra un “chopper” in grado di divorare tutto con la sua generosa escursione al posteriore, pagando il prezzo di una sorta di “pigrizia” nel trovare un punto dove poter spingere con le gambe per cambiare traiettoria in velocità o nell’affrontare i salti. Per quanto riguarda le ruote, buona la scorrevolezza dei mozzi 32 Hole Intense Tuned ma un po’ azzardato l’uso dei cerchi Sun Helix da 27,5″, ottimi per l’enduro ma non per l’uso gravoso nei tracciati da dh. Le gomme Maxxis in mescola Super Tacky e quindi 42a, molto morbide, sono una garanzia di tenuta in qualsiasi contesto, pur pagando lo scotto di una durata inferiore specialmente al posteriore se si ha la brutta abitudine di bloccare troppo spesso la ruota. I freni Sram Guide R svolgono bene il loro lavoro, le leve hanno un’ottima ergonomia e i dischi da 203 evitano problemi di surriscaldamento anche sulle lunghe discese. I cerchi Sun Helix da 27,5″ sono ottimi per l’enduro, un po’ meno per il dh. Le gomme Maxxis in mescola Super Tacky sono una garanzia di successo e anche i freni Sram Guide R con dischi da 203 si sono dimostrati affidabili e performanti. Conclusioni La Intense M16C Expert Build è una bici dalla doppia personalità. Può trasformarsi secondo l’occorrenza in un mezzo da downhill alla portata di tutti gli utenti oppure in una macchina da gara, con il suo punto di forza nella reattività senza però sacrificare la stabilità. Dona una gran confidenza in discesa grazie all’ottima geometria, quindi una mtb ben pensata, con l’unica vera pecca che risiede nel prezzo. Difatti, 4.100 euro per il telaio e 6.990 euro come bici M16C Expert Build completa sono una cifra ragguardevole e proibitiva per molti, ma è un prezzo in linea con gli altri brand di rilievo. Grazie alle geometrie della M16C, punto di forza di tutte le mtb Intense, all’uscita di curva si viene proiettati a tutta velocità. Cosa ci è piaciuto: La reattività unita alla stabilità in discesa. Cosa non ci ha convinto: Il prezzo davvero elevato. Per maggiori informazioni vai sul sito www.intensecycles.com. Test mtb Intense M16C Expert Build, downhill e carbonio al top Costruzione9 Allestimento6.5 Appoggi9 Maneggevolezza9 Stabilità8.5 Rilanci8.5Infowww.intensecycles.comPrezzo4.100 euro telaio, completa 6.990 euro8.4Il nostro votoVoti lettori: (6 Voti)8.3