RDR Ares World Cup, la XC in carbonio tutta made in Italy Davide Allegri 29 Novembre 2018 News Oggi presentiamo ai nostri lettori appassionati di cross country la RDR Ares, una mountain bike di una piccola azienda italiana con sede in Valle d’Aosta che produce telai 100% made in Italy completamente personalizzabili. Il marchio RDR è nasce da un’idea dell’ex professionista del team Mapei Nicola Jeanet e suo padre Vincenzo, che dopo diversi anni di esperienza sui campi gara hanno deciso di concentrare la loro passione nella costruzione di prodotti ad alte prestazioni e massima qualità. La famiglia Jeanet progetta, sviluppa e produce i telai RDR completamente in Italia, dalla scelta delle materie prime allo sviluppo con atleti di alto livello, fino all’assemblaggio dei componenti. Stiamo parlando dell’ormai raro 100% Made in Italy. L’obiettivo è quello di distinguersi dalla massa realizzando telai in carbonio su misura personalizzabili in ogni dettaglio, dalle geometrie alla colorazione. Il materiale utilizzato per la costruzione dei telai in monoscocca è il carbonio T800. La RDR Ares è una bici da XC e XC marathon. Il telaio ha un peso di 1580 grammi in taglia M ed è disponibile nella taglie XS/S M L/XL. Il carro posteriore non presenta lo snodo di congiunzione tra il fodero superiore e inferiore, permettendo ai costruttori di mantenere un peso contenuto senza aumentare i rischi di rottura. Questo carro particolare, definito flexy, si unisce al perno ruota con la tecnologia Boost conferendo al mezzo la reattività e rigidità necessarie nelle gare di XC. Un altro particolare interessante è il carro massiccio e dalla larghezza abbondante, nonostante sia stato riprogettato per renderlo meno ingombrante, che permette di trasformare la bici da 29″ a una 27,5″ Plus, ovvero adatta fino a gomme da 3 pollici di sezione. Il passacavi in Derirn è personalizzabile essendo predisposto per essere forato a seconda delle necessità nel passaggio dei cavi per trasmissione, freni e reggisella telescopico. L’angolo di sterzo è variabile ed è possibile regolarlo tramite un ovale situato sul rocker. In questo modo è possibile passare da un angolo di 70° per una guida più reattiva a un 69,5° aumentando così la stabilità del mezzo. Il telaio RDR Ares viene proposto con tre assemblaggi standard: “sport”, “race”, e “world cup” a cui si aggiunge una versione limitata “superlight”. La RDR Ares World Cup monta una forcella RockShox SID World Cup 29”, adattabile a ruote 27,5″ plus, da 100 mm solo aria. Perno passante da 15 mm e bloccaggio OneLock. L’ammortizzatore proposto con il telaio Ares è un Rock Shox Monarch RL 165×38. Ruote e mozzi sono machiati RDR. Cerchi in carbonio XL Carbon Tubeless con canale da 29 mm abbinati a dei mozzi RDR Italia Penta Super light hubs, con raggi Sapim Laser Spokes. Coperture WTB Nine Line 29×2.2“. Il gruppo trasmissione installato è lo SRAM XX1 12 velocità con pacco pignoni 10-50 denti e corona direct mount da 34 denti. SRAM Level Ultimate carbon è invece l’impianto frenante, abbinato a dischi Alero. Continuando con i component progettati e costruiti dalla casa valdostana troviamo il reggisella RDR Italia Fibra Race Carbon 31,6×400 e manubrio RDR Italia Fibra Race carbon 720 mm. La sella San Marco Aspide FX Carbon completa questo montaggio “pronto gara”. Il peso finale dichiarato dalla casa, pedali esclusi, è di 9,150 kg. Prezzo importante ma che giustifica l’alta qualità di 10.780 euro. Per ulteriori informazioni sulla casa produttrice e i modelli di telaio proposti visita il sito ufficiale RDR.