Già aperto dal 16 marzo con il servizio navetta, il Frontignano Bike Park e la seggiovia di Selvapiana hanno inaugurato la stagione estiva già sabato 14 giugno

Da sempre sostengo la grande ipotesi che la passione smuove le montagne (lo abbiamo visto con l’intervista al Presidente di Padova Fiere piuttosto che con il servizio dedicato al Fassa Bike Park, nda) e che chi pratica la mountain bike, la montagna la vive con una certa passione; non da meno sono Stefano ed Emanuele, i due ragazzi che andremo a conoscere in questo breve redazionale.

Il Frontignano Freeride Bike Park nasce nell’estate del 2009 dall’iniziativa di due “ragazzi” appassionati di montagna e di mountain bike: Emanuele Butch (creazione e manutenzione tracciati) e Stefano Marchegiani (organizzazione eventi e proprietario del noleggio bike).
Nonostante le immancabili difficoltà, Stefano ed Emanuele, sono riusciti a divulgare e promuovere tra gli appassionati della mountain bike e del freeride la località ed il territorio, dando spazio anche al downhill, all’enduro e all’escursionismo, senza lasciare niente al caso.

 

I percorsi sono tre, con difficoltà e caratteristiche diverse
Il toboga denominato Fun Cool e segnato con il colore rosso, con i suoi tratti tecnici, i passaggi ripidi ed i salti.

Il “pino torto” di difficoltà media (giallo/rosso) è scorrevole, veloce, fluido, arricchito da strutture artifiali lungo il tracciato.

“le Saliere”, una pista verde, facile, ma non meno divertente delle altre, un singletrack veloce tra gli alberi, dove il principiante può muovere i primi passi nell’apprendimento della tecnica di guida.

I percorsi e le varianti sono tutti adeguatamente segnalati dalla cartellonistica con il logo del bike park; all’arrivo della seggiovia di Selvapiana, a 1830 mt s.l.m., e dopo aver percorso un breve trasferimento, ahinoi necessario, iniziano i percorsi che hanno in comune, nel primo tratto, un’ unica traccia.
Negli ultimi tre anni Emanuele e Stefano hanno concentrato i loro sforzi per potenziare e creare nuovi tracciati freeride/enduro che arrivano fino a fondo valle: i tracciati Ps3 (nome rimasto dalla prima gara di enduro ), Sasso della Corsara, San Chiodo, Monte Torrone e Monte Careschio, sommati ai percorsi precedentemente descritti, portano la lunghezza totale complessiva di ogni discesa a 10 km; il tutto servito dal servizio bus/navette con ritorno al piazzale della seggiovia Selvapiana.

“Noi ci occupiamo di mtb dal 1985, quando già organizzavamo le prime uscite sui Monti Sibillini con le nostre Rigide” mi racconta Stefano “io avevo, ed ho ancora, una Klein Attitude a quei tempi!!! Col passare degli anni, poi, ci siamo spostati sul Monte Conero e nei territori limitrofi”.
“Ma è stato l’ arrivo delle full a segnare la svolta” mi racconta ancora Stefano “abbiamo iniziato a creare sentieri sempre più impegnativi, facendo così nascera l’idea di sviluppare un bike park, mentre contribuivamo alla realizzazione della pista di S.Lorenzo di Treia”

 

Durante la stagione estiva Emanuele e Stefano organizzano vari eventi agonistici e promozionali: una gara di enduro mountain bike, una “promo kids” , una avalanche in mountain bike e una rievocazione storica della mountain bike.
Gestiscono inoltre anche una scuola permanente di mountain bike per bambini e organizzano almeno un paio di corsi di downhill e di enduro oltre ad accompagnare sui sentieri gli appassionati che vengono a visitare il park per la prima volta.

Naturalmente anche qui non pochi sono stati i problemi burocratici a causa del fatto che il territorio dove si sviluppa il bike park fa parte del Parco Nazionale dei Monti Sibillini; quindi, tra le altre cose, obbligo di sistemare tutte le parti erose dalle mountain bike a fine stagione, rimuovere tutte le strutture in legno, pulire e manutentare tutti i sentieri senza l’ausilio di macchinari o attrezzature meccaniche.
“Comunque, con il dialogo e la regolamentazione, si può tranquillamente convivere con un ente che in fondo promuove la salvaguardia del nostro territorio, e che quindi sta solo facendo il suo lavoro” ci dice Stefano.

 

Sembra essere proprio un’altra delle tante storie di “passione che smuove le montagne” e che io continuo a sentire da quando nel 2010 ho iniziato ad organizzare il Gravity Zone Demo Tour e a girare per i bike park.

Per info e gli aggiornamenti, seguite la pagina facebook oppure visitate la sezione ad hoc sul sito web di Ussita – Frontignano ; in alternativa potete anche inviare una email all’indirizzo: frontignanobikepark@virgilio.it

In bocca al lupo a Stefano ed Emanuele per il futuro e buone discese a voi che ci leggete, STAY COOL!!!

A proposito dell'autore

Stellette per vocazione ASD Emissioni Zero per passione. La montagna ce l'ha nel sangue, la passione per la mountain bike lo accompagna fin dalla prima adolescenza.