Livigno è conosciuta per lo sci e per le sue montagne

Al contrario di altre località non sta a guardare ed è molto attiva ed attenta a ciò che è nuovo e diverso dal solito, non a caso è proprio qui che si tiene il raduno telemark più famoso del mondo, la Skieda.

Quest’anno, a settembre, a Livigno si è tenuto il primo raduno internazionale dedicato alle bici grasse, il “Funny Fat Festival”.

Il “Funny Fat Festival” è stato organizzato da Michele Boschetti e Marco Costa soci fondatori di Miss Grape, nome molto conosciuto tra gli appassionati italiani e non solo di fat bike.

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La “signorina grappolo d’uva” nasce come marchio di borse da bikepacking made in Italy. Oltre ad organizzare eventi Fat/Adventure, il Miss Grape Fat Bike Club su Facebook è anche il principale luogo della rete dove si riuniscono i “grassoni” italiani.

Dopo l’entusiasmante esperienza del “Funny Fat Festival”, Livigno ha in programma per la stagione invernale l’apertura di piste dedicate alle Fat sia per chi vuole pedalare che per chi preferisce una dimensione più free ride.

Per ufficializzare il battesimo FAT di Livigno, Miss Grape ha deciso di girare uno short-film affidando l’incarico ad un giovane ed emergente regista italiano già esperto di foto e riprese di biker, Martino Vincenzi.

Dall’unione di queste energie è nato “Going Fat In Livigno”.

Siamo abituati a vedere ogni tipo di video con le Fat, dal trial alle avventure più estreme in luoghi desolati, abbiamo scoperto che con la cicciona si può fare tutto, anche troppo.
Inutile girarci interno, un posto come l’Alaska in Italia non c’è, neppure le lande selvagge dove si può pedalare per giorni senza incontrare anima viva e dormire liberamente ovunque senza chiedere permessi ed autorizzazioni.
Il campeggio in Italia è fortemente regolamentato e, salvo rare eccezioni, è difficile percorrere più qualche chilometro senza vedere una strada o una casa.

Se da una parte le fat sono state lanciate sul mercato con il bikepacking e le esplorazioni, d’altra parte dopo l’introduzione della Rockshox Bluto sono arrivati modelli con orientamento sempre più all mountain, sminuendo la 26” grassa ad un nuovo ennesimo standard di ruote a rivaleggiare con gli altri.

Indubbiamente la moda del momento è la fat bike, a me piacciono e anche tanto, molti sostengono che sulle nostre bellissime montagne non siano le bici ideali tra i milioni di modelli e tipologie che il mercato offre. Altri che è solo l’ennesima moda che durerà giusto un paio d’anni fino all’arrivo di una nuova.

Quelli di Miss Grape invece ci credono, Michele Boschetti si sbatte tra la sua neonata azienda di borse e l’organizzazione di eventi tra Fat e Bikepacking, dimostrando ogni weekend come si può toccare con mano (e con colpi di pedale) l’avventura, anche a due passi da casa, senza dover necessariamente andare in Alaska.

Quello che sta arrivando sarà il primo inverno con le Fat (l’anno scorso erano ancora un fenomeno troppo di nicchia), tutti i modelli della nuova stagione stanno arrivando nei negozi e nuovi marchi in Italia e all’estero stanno nascendo.

Sopravviveranno alla stagione in arrivo, troveranno la loro giusta dimensione o, come molti sperano, si tratta di un fenomeno passeggero destinato fra un anno o due ad essere schiacciato dall’ennesima novità?

“Winter is coming”(cit. The Game of Thrones) – vedremo chi sopravviverà

Links utili: www.missgrape.netwww.facebook.com/groups/missgrape/www.livigno.eu.

A proposito dell'autore

Aldo Reynaudo ama le cose semplici e le bici essenziali, la vità è già troppo complessa per complicarsela ulteriormente nel poco tempo libero a disposizione. La bicicletta specie nella sua incarnazione primordiale, a ruota fissa, è così: nulla che non sia strettamente necessario.