Una volta si chiamavano Randagio Day, ora invece è il Pippo’s Party. Cambia il nome ma il divertimenti ha sempre il gusto dei vecchi tempi.

Fanano, o meglio Trignano, domenica 26 ottobre, si è rivisto in azione il mitico Pippo Marani. Un personaggio non solo conosciuto da tutti gli appassionati della discesa, ma soprattutto amato dai rider amanti della mountain bike. Ha messo insieme con davvero poche e semplici cose, una giornata incredibile. Un centinaio di persone si sono presentate e ne hanno preso parte, grazie anche al cielo azzurro che ci ha permesso di goderci la pedalata. Ma un po’ di sana sfida ci vuole per dare un pizzico di brio in più alla giornata ed è cosí, che oltre alla pedalata tutti assieme, Pippo ha pensato ad una prova cronometrata in discesa chiamata “War Line 1945 Attack”. Nel ’45, proprio in quelle montagne, si combatteva la seconda guerra mondiale e Pippo vuole ricordarlo a modo suo, radunando amici vecchi e nuovi.

L’aria è frizzantina, ma il sole ci riscalda tutta la giornata. Non c’è gara in salita, ma si chiacchiera e si scherza pedalando tutti assieme, fino quasi al lago di Pratignano dove ci aspetta un ricco ristoro prima della prova cronometrata in discesa nel mitico “pippodromo”. Un panorama mozzafiato sugli Appennini lascia tutti a bocca aperta. Qualcuno decide di non prendere parte alla prova contro il tempo, altri invece aspettano il via del cronometrista incitandosi uno con l’altro. Pippo fin da subito lancia una sfida: battere il suo tempo di 13 minuti e 20 secondi. E lo fa a uno che l’enduro lo “mastica” decisamente bene: Nicola Casadei (terzo classificato al Superenduro 2014). Nicola sta al gioco e vince l’amichevole scommessa classificandosi primo senza troppa fatica scendendo in 9 minuti e 51.

Pippo Marani ci tiene che tutti si divertano e il percorso lo pensa facile per chi è alle prime armi ma allo stesso tempo intricato per chi lo vuole fare tutto d’un fiato, segnandolo solo in alcuni punti per far si che chi scende “a tutta” deve fare attenzione a non perdere la traccia, arricchendolo di divertenti passaggi tra gli alberi su un terreno di soffice terriccio e foglie secche.

Ci sono premi per tutti, sia per chi ha vinto e sia per chi è arrivato ultimo, per chi ha la bicicletta più vecchia e per chi ha contribuito a rendere la giornata cosí speciale.

Ci siamo tutti divertiti e riempiti la pancia di tigelle e ciacci.

Pippo vuole far rivivere lo spirito vero dell’enduro che non è quello competitivo che conosciamo oggi, fatto di tracciati puliti e super tecnici, ma è godersi i sentieri naturali con gli amici. Vuole riportarci alle origini di questa disciplina, dove i percorsi venivano lasciati allo stato naturale, ricoperti di foglie, pietre o rami. Niente sponde o salti artificiali, ma vero e proprio freeride, dove quello che abbiamo davanti a noi ci può stupire da un momento all’altro.

Partecipare a questi eventi è un’occasione per conoscere luoghi meravigliosi che il nostro territorio italiano offre. L’Appenino tosco-emiliano ne è un esempio lampante e offre chilometri di sentieri dove girare e perdersi a colpi di pedalate. L’Italia può essere un connubio di ettari boschivi tutti da scoprire e sapori tipici locali.

Solo qualche settimana fa, anche un certo Cedric Gracia ha scelto Fanano come meta per girare in compagnia e probabilmente ci ritornerà, innamorato di quei sottoboschi di castagni. Credo che non abbiamo nulla da invidiare a Canada o altre mete spesso nominate dai magazine.

Che colori incredibili ci sono, le ruote scorrono su cumuli di foglie secche che colorano e coprono ogni possibile sentiero. Pippo Marani ne va fiero di questi posti, lui li conosce molto bene ed è sempre alla ricerca di nuove e vecchie vie da riscoprire. Girare con lui è tutto un altro andare, non è solo far fatica e poi giù a tutta, ma lui ti potrebbe raccontare la storia di ogni curva, passaggio, rovina di casa abbandonata nel bosco e degli alberi di castagne che davano cibo durante la guerra.

Ha tanti progetti in piano per la prossima stagione e non solo tra cui la realizzazione nuovamente del percorso DH in Val di Sole per la tappa di coppa del mondo.

Quando si dice “l’importante sentirsi giovani dentro”. Credo che chiunque pagherebbe oro per avare uno spirito come Pippo.

A proposito dell'autore

Chiamata dagli amici "acqua e paltan", proveniente da sport completamente differenti, ora dedica cuore e mente al mondo delle due ruote offroad. Poliedrica nel suo lavoro: un'ottima fotografa, sa mettersi a disposizione anche dall'altra parte dell'obiettivo! Attiva come "social specialist" non smette mai di pensare a dove la bici la porterà ad infangarsi la prossima volta!