Nino Schurter: il fuoriclasse della mountain bike Roberto Calcagnile 22 Dicembre 2020 Gare Il campione, per gli appassionati di sport, vive da sempre nell’immaginario collettivo. È colui che realizza le nostre più profonde aspirazioni. È la vittoria dell’uomo che supera i suoi limiti, che traccia un sentiero per chi ha la forza e la passione di seguirlo. È il capolavoro di chi sa andare oltre, rischiando tutto, mettendosi continuamente in gioco. È talento, sudore, rischio, fatica, metodo, costanza, intelligenza, dedizione. È aspirare a un obiettivo e sforzarsi di trovare il modo di raggiungerlo senza stancarsi mai di cercarlo. Il campione è un mito, un archetipo che guida le nostre vite e per questo ci riconosciamo in qualche modo in lui. Perché tutti sanno che ottenere ciò che si sogna vuol dire sacrificio e abnegazione, pianti e sorrisi, dolore e gioia. Una metafora della vita, un modo di rappresentarla. Occorrono tutte queste caratteristiche per essere un campione vero, un campione che si conferma anno dopo anno sempre vincente, sempre davanti, sempre pronto a una nuova sfida. Il campione vero non ha solo talento, ha qualcosa in più: una volontà d’acciaio. Non demorde mai, la sconfitta è il trampolino di lancio per la prossima vittoria. Il campione vero non cede allo sconforto, lo guarda negli occhi e lo sfida. Il campione vero è Nino Schurter. Lui ha raggiunto la vetta dell’olimpo della mountain bike. Sulla linea di partenza ci sono decine di storie di uomini che vogliono salire sul gradino più alto del podio. Decine di uomini determinati che hanno dedicato la loro vita a una gara che si consuma su un circuito sterrato e dura al più un paio d’ore. Centinaia di ore di allenamento di rinunce, di diete, di gambe forti e di pedali duri da spingere. E ci si gioca tutto in 120 minuti di cuore e gambe, di testa e volontà. Tra quegli uomini, tra quelle storie, una storia speciale: Nino Schurter. La storia di Nino Schurter Nino nasce il 13 maggio 1986 a Tersnaus, una frazione della Valser nella zona montuosa del cantone dei Grigioni in Svizzera, un piccolo paese di settanta abitanti. La montagna da sempre è la casa del giovane Nino e qui inizia a dedicarsi a molti sport con la sua famiglia. Il primo approccio è naturalmente con lo sci, dove Nino si iscrive allo sci club locale e inizia a gareggiare. Gareggia anche contro Carlo Janka – campione olimpico nello slalom gigante ai XXI Giochi olimpici invernali di Vancouver 2010, campione del mondo nella stessa specialità a Val-d’Isère 2009 e vincitore della Coppa del Mondo 2010 – suo compagno di leva, ma il podio non è alla sua portata e così sposta la sua attenzione sulla mountain bike iniziando a percorrere quella che sarà la sua vera strada, anzi in questo caso sarebbe meglio dire il suo vero sentiero… In famiglia lui e il fratello Mario amano la mountain bike, anche perché il padre Ernst allena la squadra nazionale svizzera di downhill. Sono tutti e tre molto bravi in sella e da come racconta Nino sono sempre pronti a gareggiare uno con l’altro per vedere chi è il più veloce. Anche il fratello ne fa una professione, è un istruttore di MTB e ha una Bike School a Massa Marittima in Toscana. Sì, avete capito bene, la famiglia del campione vive a Massa Marittima dove Nino nell’off-season torna per ricaricare le batterie dallo stress della stagione agonistica. Nino Schurter sta alla mountain bike come Roger Federer al tennis, Lewis Hamilton alla Formula 1, Michael Phelps al nuoto: dominatore umile e di classe. Qui non si parla di polivalenza o multidisciplinarietà, che potrebbe valere per altri atleti che passano con facilità dal cross country, alla strada o al ciclocross, qui si parla solo di mountain bike, di eccellenza pura, totale in una disciplina, di approfondimento al massimo livello, di ricerca quasi ossessiva della perfezione. Schurter tenta infatti l’avventura su strada con il team Orica-GreenEdge nel 2014, finisce il Romandia e il giro della Svizzera ma afferma durante un’intervista di aver capito che per eccellere bisogna concentrarsi su una sola disciplina e la sua è e rimane la MTB. Nino Schurter e la carriera professionistica: alcune delle tappe più salienti nino quindi inizia il suo percorso nelle categorie giovanili, si mette in evidenza nel mountain biking e in particolare nella specialità del cross country. Nel 2003 arriva però la svolta: lo svizzero diventa membro del team professionistico di Thomas Frischknecht, lo Scott-Odlo MTB-Racing Team. Da qui parte la sequenza di successi che lo consacreranno definitivamente nell’olimpo dei campioni. Nasce il nome N1NO che pare essere l’acronimo di “Numero 1” e “Nessuno Oltre”. Nel 2004 a Les Gets si laurea campione del mondo tra gli Junior. A una media di 19,07 km/h vince a 2’05” da Stephane Tempier, mentre Julien Absalon, suo rivale per eccellenza, vince nella categoria Elite, ignaro che al debutto si stia facendo strada l’unico che sarà in grado di metterlo in difficoltà nel ranking mondiale. Nel 2006 a Rotorua vince i campionati del mondo nella categoria U23 davanti a un atleta italiano, Tony Longo, mentre Absalon vince di nuovo negli Elite. Il grigionese vince anche la staffetta con il quartetto svizzero insieme a Vogel, Fanger, Henzi. Ai campionati del mondo del 2007 nella categoria Under 23 si deve accontentare della medaglia di argento dietro al danese Jakob Fuglsang, ma nel 2008 a Commezzadura torna iridato nella stessa categoria. Anche qui si aggiunge la vittoria nella staffetta insieme ai suoi connazionali Vogel, Litscher ed Henzi. Nel 2008, iscritto alla categoria Under-23, partecipa alla gara di cross country (open) dei Giochi Olimpici di Pechino dove vincerà la medaglia di bronzo, il primo posto andrà al suo rivale di sempre Julien Absalon. L’anno successivo 2009, al primo anno nella categoria Elite, vince il suo primo titolo mondiale a Canberra davanti al quattro volte campione iridato Julien Absalon. Diventa così il secondo biker della storia a vincere il titolo iridato in tutte e tre le categorie agonistiche dopo lo stesso Absalon. Cambia la fascia d’età, ma lui continua a dimostrare di essere il primo, un’altra qualità d’eccezione di cui pochi dispongono. Nell’aprile del 2010 vince la sua prima prova di Coppa del mondo in Inghilterra a Dalby Forest, il 2 maggio a Houffalize la vittoria va a José Antonio Hermida, la terza e la quarta prova rispettivamente a Offenburg e a Champéry se le aggiudica Julian Absalon e la quinta e la sesta in Val di sole e a Windham vanno nuovamente a Nino Schurter consacrandolo definitivamente campione del mondo XC 2010 per la prima volta in carriera. Nell’estate del 2012 partecipa ai Giochi Olimpici di Londra dove vince la medaglia d’argento alle spalle di Jaroslav Kulhavý. Meno di un mese dopo a Saalfelden vince per la seconda volta i campionati del mondo Élite. Ma l’appetito non si placa, la fame di vittorie lo porta a conquistare i campionati del mondo anche nel 2013 a Pietermaritzburg e nel 2015 a Vallnord. La ricerca di gloria continua e nel luglio 2016 a Nové Město na Moravě vince il suo quinto titolo mondiale nel cross country Elite. Il suo stato di forma è smagliante e solo un mese dopo, in Brasile a Rio de Janeiro, è oro olimpico. Il 2017 è un anno magico la forma del campione è straordinaria e quei 67 kg distribuiti su 173 cm d’altezza sembrano impregnati fino all’ultimo grammo di vittoria. È un rullo compressore, inarrestabile. Nel marzo 2017 Schurter vince per la prima volta la Cape Epic, la otto giorni della corsa a tappe sudafricana. Insieme al compagno di squadra Scott-Sram Matthias Stirnemann vincono con un vantaggio di otto minuti rispetto ai favoriti Christoph Sauser e Jaroslav Kulhavy. Nello stesso anno viaggia tra Nove Mesto, Albstadt, Vallnord, Lenzerheid, Mont-Sainte-Anne e la Val di sole con un biglietto di prima classe: sei tappe, sei vittorie. La stagione perfetta, il capolavoro del fuoriclasse che vince anche la sua quinta coppa del mondo. Ma la fame è sempre tanta e a settembre vince anche i campionati del mondo UCI a Cairns in Australia in una giornata caldissima, dove il primo giorno di gare dei 5 previsti vince anche la gara di staffetta a squadre con con Filippo Colombo, Sina Frei, Jolanda Neff e Joel Roth. Nel settembre 2018 si aggiudica i campionati del mondo di mountain bike di Lenzerheide nella ventinovesima edizione della competizione dove agguanta nuovamente la vittoria nella staffetta con Filippo Colombo, Alexandre Balmer, Sina Frei e Jolanda Neff. Pierre Decoubertin non si sarebbe trovato a suo agio con Nino, avrebbero avuto pochi argomenti e senz’altro uno li avrebbe fortemente contrapposti, l’atleta svizzero, in una ipotetica discussione con il fondatore dei moderni giochi olimpici, avrebbe parafrasato il suo motto trasformandolo nel suo inossidabile credo: l’importante è vincere. Seguendo un copione ormai consolidato, nel 2019 si consacra nuovamente campione del mondo di cross country inseguito a 30” dal connazionale Mathias Flückiger e a 38” dal francese Stephane Tempier, senza scordarsi però di dare una mano a Joel Roth, Janis Baumann, Sina Frei e Jolanda Neff per la conquista dell’oro nella staffetta. Nell’ottobre 2020 il grigionese si riscatta da un deludente 9° posto ai mondiali in Austria vincendo il titolo di campione europeo per la prima volta sul percorso del Monte Ceneri. Nonostante una carriera impressionante e nessun timore riverenziale di sorta, il grigionese continua a cercare di imporre la sua supremazia sportiva: è inutile dire che si nasce con questa indole, gli atleti per poter reggere allo stress e all’impegno richiesti da una carriera di questo tipo devono essere animati da una grandissima carica agonistica. Gli atleti d’élite non accettano la sconfitta e sono, generalmente, molto competitivi in ogni campo della loro esistenza. Questa è la natura richiesta a chi vuole scrivere il suo nome tra i grandi dello sport, a chi vuole salire sull’Olimpo e diventare un riferimento per tutti gli appassionati. “Sì, sì, è arrivato Nino Schurter”, chi non ha mai fatto questa battuta allo “splendido di turno” durante una delle vostre uscite in MTB tra amici? Ecco, quando vieni menzionato in questo modo, quando la tua statura agonistica non si mette più in discussione, sei diventato colui che rappresenta nell’immaginario collettivo il punto d’arrivo, il riferimento di uno sport. La vetta più alta, il mito. Il palmarès di Nino Schurter Questi i risultati straordinari raccolti in carriera da Nino Schurter: Stagione 2004 Campionati del mondo, Cross country Juniors Campionati europei, Cross country Juniors Stagione 2005 Campionati svizzeri, Cross country Under-23 Stagione 2006 Campionati europei, Cross country Under-23 Campionati svizzeri, Cross country Under-23 Campionati del mondo, Cross country Under-23 Campionati del mondo, Staffetta a squadre (con Martin Fanger, Petra Henzi e Florian Vogel) Stagione 2007 Campionati europei, Cross country Under-23 Campionati del mondo, Staffetta a squadre (con Petra Henzi, Thomas Litscher e Florian Vogel) Campionati svizzeri, Cross country Under-23 Stagione 2008 Campionati del mondo, Cross country Under-23 Campionati europei, Cross country Under-23 Stagione 2009 3ª prova Racer Bikes Cup, Cross country (Gränichen) 8ª prova Racer Bikes Cup, Cross country (Muttenz) Campionati del mondo, Cross country Stagione 2010 1ª prova Maremma Cup, Cross country (Massa Marittima) 4ª prova Racer Bikes Cup, Cross country (Plaffeien) 7ª prova Racer Bikes Cup, Cross country (Flims) 2ª prova Internazionali d’Italia, Cross country (Nalles) 1ª prova Coppa del mondo, Cross country (Dalby Forest) Campionati svizzeri, Cross country 5ª prova Coppa del mondo, Cross country (Val di Sole) Classifica finale Coppa del mondo, Cross country Stagione 2011 1ª prova Racer Bikes Cup, Cross country (Schaan) 2ª prova Racer Bikes Cup, Cross country (Lugano) 1ª prova Coppa del mondo, Cross country (Pietermaritzburg) Houffalize MTB Cup, Cross country (Houffalize) 3ª prova Racer Bikes Cup, Cross country (Soletta) 6ª prova Racer Bikes Cup, Cross country (Coira) Stagione 2012 Cascades XCO, Cross country (Pietermaritzburg) 1ª prova Coppa del mondo, Cross country (Pietermaritzburg) 1ª prova BMC Racing Cup, Cross country (Buchs) 3ª prova BMC Racing Cup, Cross country (Soletta) 3ª prova Coppa del mondo, Cross country (Nové Město na Moravě) 4ª prova BMC Racing Cup, Cross country (Gränichen) 5ª prova Coppa del mondo, Cross country (Mont-Sainte-Anne) Campionati svizzeri, Cross country 7ª prova Coppa del mondo, Cross country (Val-d’Isère) Classifica finale Coppa del mondo, Cross country 6ª prova BMC Racing Cup, Cross country (Muttenz) Campionati del mondo, Cross country Stagione 2013 1ª prova BMC Racing Cup, Cross country (Schaan) 2ª prova BMC Racing Cup, Cross country (Lugano) Bike the Rock, Cross country (Heubacher) 2ª prova Coppa del mondo, Cross country (Nové Město na Moravě) 3ª prova Coppa del mondo, Cross country (Val di Sole) Campionati svizzeri, Cross country 4ª prova Coppa del mondo, Cross country (Vallnord) Classifica finale Coppa del mondo, Cross country Campionati del mondo, Cross country Stagione 2014 Gran Premio di Apertura, Cross country (Rivera) 4ª tappa Cape Epic, Cross country (Provincia del Capo Occidentale) 6ª tappa Cape Epic, Cross country (Provincia del Capo Occidentale) 3ª prova BMC Racing Cup, Cross country (Soletta) 3ª prova Coppa del mondo, Cross country (Nové Město na Moravě) 6ª prova BMC Racing Cup, Cross country (Lenzerheide) Campionati svizzeri, Cross country 5ª prova Coppa del mondo, Cross country (Mont-Sainte-Anne) 6ª prova Coppa del mondo, Cross country (Windham 7ª prova Coppa del mondo, Cross country (Méribel) Prologo Swiss Epic, Cross country (Valais) Stagione 2015 Gran Premio di Apertura, Cross country (Rivera) Bonelli Park, Cross country (San Dimas (Stati Uniti d’America)) Sea Otter Classic Short Race, Cross country (Monterey) Sea Otter Classic XC, Cross country (Monterey) 3ª prova BMC Racing Cup, Cross country (Soletta) Giochi europei, Cross country Campionati svizzeri, Cross country 4ª prova Coppa del mondo, Cross country (Mont Sainte-Anne) 5ª prova Coppa del mondo, Cross country (Windham) 6ª prova Coppa del mondo, Cross country (Val di Sole) Classifica finale Coppa del mondo, Cross country Campionati del mondo, Cross country Stagione 2016 2ª prova Internazionali d’Italia, Cross country (Milano) 1ª prova Swiss Bike Cup, Cross country (Rivera) 1ª prova Coppa del mondo, Cross country (Cairns) 2ª prova Coppa del mondo, Cross country (Albstadt) 4ª prova Swiss Bike Cup (Gränichen) Campionati del mondo, Cross country 4ª prova Coppa del mondo, Cross country (Lenzerheide) Campionati svizzeri, Cross country Hadleigh Park International, Cross country (Hadleigh Farm) Giochi olimpici, Cross country Stagione 2017 5ª tappa Cape Epic, Cross country (Provincia del Capo Occidentale) 6ª tappa Cape Epic, Cross country (Provincia del Capo Occidentale) Classifica generale Cape Epic 1ª prova Swiss Bike Cup, Cross country (Rivera) Sea Otter Classic, Cross country (Monterey) 1ª prova Coppa del mondo, Cross country (Nové Město na Moravě) 2ª prova Coppa del mondo, Cross country (Albstadt) 3ª prova Coppa del mondo, Cross country (Vallnord) 4ª prova Coppa del mondo, Cross country (Lenzerheide) Campionati svizzeri, Cross country 5ª prova Coppa del mondo, Cross country (Mont-Sainte-Anne) 6ª prova Coppa del mondo, Cross country (Val di Sole) Classifica finale Coppa del mondo, Cross country Campionati del mondo, Staffetta a squadre (con Filippo Colombo, Sina Frei, Jolanda Neff e Joel Roth) Campionati del mondo, Cross country Stagione 2018 2ª prova Swiss Bike Cup, Cross country (Schaan) Bike the Rock, Cross country (Heubach) 3ª prova Swiss Bike Cup, Cross country (Soletta) 2ª prova Coppa del mondo, Cross country (Albstadt) 3ª prova Coppa del mondo, Cross country (Nové Město na Moravě) 4ª prova Coppa del mondo, Cross country (Val di Sole) 7ª prova Coppa del mondo, Cross country (La Bresse) Classifica finale Coppa del mondo, Cross country Campionati del mondo, Staffetta a squadre (con Filippo Colombo, Alexandre Balmer, Sina Frei e Jolanda Neff) Campionati del mondo, Cross country Stagione 2019 Campionati del mondo, Staffetta a squadre(con Joel Roth, Janis Baumann, Sina Frei e Jolanda Neff) Campionati del mondo, Cross country Stagione 2020 Campionati europei, Cross country, Monte Ceneri