La nascita di IMBA Italia è un eccellente passo in avanti per lo sviluppo della mountain bike e del turismo in Italia. Congratulazioni!

Finalmente è ufficiale: parte la campagna di supporto ad IMBA Italia attraverso le adesioni che ognuno di noi potrà inviare collegandosi al sito web imba-italia.org nei prossimi giorni.
Abbiamo seguito questa avventura fin dal principio, se ben vi ricordate, e anche questa volta siamo qui per darvi questa news in anteprima.

“Siamo estremamente soddisfatti di veder realizzato questo importante passo avanti in Italia. IMBA Italia unirà differenti gruppi che già operano sul territorio, lavorando con le comunità ed i proprietari dei terreni, per salvaguardare l’accesso ai sentieri e svilupparne di nuovi. Questi sforzi, non sempre palesi al mondo esterno, sono di un valore inestimabile per lo sviluppo ed il futuro della mountain bike. Per questo motivo siamo certi che IMBA Italia otterrà un vasto sostegno dalla comunità dei mountain biker Italiani e dall’industria del ciclismo, per vedere più persone in bici e creare in tutta Italia stupendi sentieri per i mountain biker” –  ci dice Harold Veldkamp Presidente di IMBA Europa, e Mike Van Abel Presidente dell’International Mountain Bicycling Association (IMBA) rincara la dose – “La nascita di IMBA Italia è un eccellente passo in avanti per lo sviluppo della mountain bike ed del turismo in Italia. Congratulazioni!”

I mountain bikers in Italia sono in crescente aumento, i sentieri non si costruiscono da soli, ne tantomeno passano i folletti dei boschi a pulirli o realizzarli ed ecco che, come nel resto del mondo, anche in Italia si è resa necessaria la costituzione di una sede di IMBA.

Al summit IMBA Europe tenutosi a Cercedilla (Spagna) nel Marzo 2014, l’Associazione Happy Trail MTB è stata delegata come membro Italiano di IMBA ed è attiva da quest’anno sotto il nome ed il logo tricolore IMBA Italia, ufficialmente autorizzato dalla sede centrale IMBA negli Stati Uniti.

Beppe Salerno ed Edoardo Melchiori, rispettivamente Presidente e Vice Presidente di IMBA Italia, si sono messi subito al lavoro tenendo i contatti con i molti interessati che in Italia hanno accolto la notizia con entusiasmo [tra cui noi di BiciLive.it per primi, nda], cercando di chiarire le idee un po’ “nebulose” dei molti che li contattavano.

Green Forest

Chi è IMBA Italia Beppe?

È la rappresentante Italiana di tutto ciò che la mountain bike rappresenta secondo la filosofia IMBA e cioè rispetto, sostenibilità e sentieri superbi per noi e per le prossime generazioni di bikers.

“Ma anche impegno” ci ricorda Edoardo, che cura anche la comunicazione della neo nata sede italiana: “Ognuno deve fare la sua parte. I volontari che lavorano sui sentieri devono diventare gli eroi dello sport mentre adesso sono spesso visti soltanto come quelli che hanno saltato la pedalata” e continua “Per rimanere informati consigliamo di visitare la nostra pagina Facebook e di iscriversi alla nostra newsletter. Adesso stiamo integrando alcune parti del nostro sito insieme con IMBA Europe per una gestione semplificata e simultanea dei contatti, inclusa la possibilità di fare le donazioni direttamente dal sito”.

I primi obiettivi di IMBA Italia sono di informare sulla nascita di IMBA in Italia e di educare alla mountain bike sostenibile IMBA attraverso comunicazione, eventi, corsi (il primo corso di trail building si terrà ad Aprile), passaparola da parte di sostenitori ed “evangelizzatori”, di fare crescere la base di sostenitori, di partecipare con IMBA EU a bandi europei per intercettare fondi per la manutenzione e creazione di sentieri e relativi programmi, di creare un calendario di momenti di interazione (escursioni e week-end di info-aggregazione e partecipazioni a fiere ed eventi).

A breve, IMBA Italia divulgherà il questionario che IMBA EU ha predisposto per avere la base di dati che permetterà di capire chi sono i bikers europei e di ragionare su obiettivi di sviluppo.

Ad oggi in Italia si stimano circa mezzo milione di mountain bikers attivi, ma la cifra potrebbe essere sotto stimata considerando i ciclisti meno addentro allo sport ma comunque praticanti. IMBA Italia vuole essere una voce autorevole e competente in materia di sentieristica per la mountain bike. L’obiettivo a lungo termine è quello di arrivare ad interloquire con i legislatori e le autorità ambientali (parallelamente a quanto fa IMBA EU a Bruxelles) per poter fare sentire la voce dei biker e per promuovere leggi e regole mtb-friendly o almeno eque e con decisioni basate su dati e fatti.

Ecco il programma dei prossimi mesi di IMBA Italia

  • Febbraio e Marzo, campagna di comunicazione ed adesioni ad IMBA Italia
  • Febbraio, il questionario IMBA EU viene divulgato per avere dati oggettivi sulla mountain bike in Europa
  • Aprile, Trail Building School a Porretta Terme (BO) con gli istruttori di Trail Solutions IMBA,
  • Maggio, follow-up al corso di trail building (manutenzione sentieri) a Finale Ligure e partecipazione alla 24 ore di Finale

Inoltre, nei prossimi mesi, verranno anche censite le associazioni ed i singoli maggiormente attivi nella manutenzione dei sentieri. Quindi se vi rispecchiate in tutto questo, inviate una email ad Edoardo o Beppe in modo da poter essere contattati al momento in cui il censimento partirà!

E adesso un po’ di storia della sentieristica per la mountain bike

Le prime biciclette erano indubbiamente delle mountain bike. Nel 1800 infatti, quando le biciclette cominciarono a circolare in Europa e negli Stati Uniti, ci si spostava soprattutto attraverso strade sterrate e sentieri.

La mountain bike, come attività ricreativa, nasce negli anni ‘70 quando qualche decina di hippy e stradisti controcorrente cominciarono a trasformare vecchie ma robuste bici mono-marcia, le cosiddette clunkers, in qualcosa di più adatto alle montagne aggiungendo il cambio posteriore e potenziando i freni.

Agli inizi degli anni ‘80 le prime mountain bike cominciarono ad essere distribuite nei negozi, attraendo quindi legioni di nuovi rider allo sport. Con la crescita del “movimento”, crebbero anche le questioni relative alla regolamentazione del mountain biking.

Per qualche anno lo sport della mountain bike fu un’attività prettamente Statunitense e le questioni commerciali, economiche e di regolamentazione e condivisione dei sentieri con altri utilizzatori crebbero, creando sia opportunità che problemi. All’inizio gli escursionisti a piedi e a cavallo accolsero i mountain bikers come una curiosa novità, ma con la crescita della mountain bike crebbe anche la preoccupazione per la sicurezza e per la sostenibilità ambientale (un mezzo meccanico sui sentieri era una cosa comunque strana e non compresa da tutti); iniziarono così draconici divieti alle mountain bike sui sentieri. Non c’era dialogo e non si era preparati.

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La nascita di IMBA

Nel 1983, un gruppo di bikers appassionati fondò NORBA, National Off-Road Bicyclists Association, per regolamentare le competizioni e per migliorare i rapporti con le autorità ambientali e gli altri utilizzatori di parchi e sentieri. Con le competizioni, che presero decisamente piede, ci si rese conto che una organizzazione dedicata fosse necessaria. Nel Marzo 1988, cinque club Californiani si unirono per formare la International Mountain Bicycling Association (IMBA).

IMBA fu fondata nella convinzione che bikers responsabili ed organizzati potessero dialogare con le autorità ambientali ed altri fruitori di sentieri per gestirne le attività.

I fondatori sentivano che i rider esperti potessero educare i nuovi su sicurezza e mountain biking responsabile e sostenibile a livello ambientale, influenzando anche altri rider, produttori, organizzatori di eventi, negozi, e media.
Negli anni a seguire IMBA lavorò con altri gruppi che sostenevano il ciclismo e con volontari, autorità e tecnici ambientali per definire i punti cardine della gestione del mountain biking.

Identificarono così tre punti generali: sicurezza, impatto ambientale e conflittualità tra gli utilizzatori. I primi rappresentanti di IMBA erano determinati a dimostrare che queste questioni potessero essere mitigate attraverso un’ attenta pianificazione e gestione. Lo stesso principio vale ancora oggi.

IMBA oggi

La mountain bike è diventata popolare in tutto il mondo e chi gestisce il territorio ed i vari gruppi di fruitori di sentieri hanno preso atto della legittimità del mountain biking (responsabile) nelle aree naturali aperte al pubblico.
Con la crescente approvazione del mountain biking, molte delle chiusure a tappeto avvenute negli USA sono state ritirate e la regolamentazione è ora meno netta e più specifica per territorio.

Oggi ci sono accordi tra IMBA, club affiliati IMBA e agenzie per la gestione del territorio mirati non solo a promuovere la mountain bike ma anche ad utilizzarla per promuovere e migliorare l’uso della risorsa ambientale in sé (in alcuni casi con un impatto economico per le località assolutamente non trascurabile).

Altri paesi hanno applicato il modello USA ed altri ancora hanno sviluppato un loro approccio originale ed unico.

IMBA e lo sport della mountain bike sono cresciuti ma le questioni sicurezza, impatto ambientale, e condivisione non conflittuale tra fruitori, in molti paesi ancora rimangono.

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IMBA Europe

La mountain bike è ora un’attività a livello planetario e i bikers si sentono parte di una comunità; parlano un loro linguaggio, si ritrovano per gareggiare o andare in vacanza in mountain bike ed in molti casi sono tanto appassionati di bici quanto di ambiente. Ma la natura (la palestra della mountain bike) è fragile e l’esplosione dello sport può danneggiarla se la questione non viene gestita.
IMBA Europa è nata formalmente (anche se c’erano già diversi focolai nel vecchio continente) nel maggio 2012 con un’assemblea costituente a Zurigo.

La volontà e l’impegno di IMBA era quella di far fede alla denominazione stessa dell’associazione. Mike Van Abel, Direttore di IMBA, aveva ammesso che la denominazione “International” doveva a quel punto trasformarsi da promessa a realtà, a costo (aveva ammesso Van Abel più serio che in vena di battute) di cambiare il nome omettendo “International” se non ci fosse riuscito sotto la sua guida.

I primi programmi di IMBA Europe prevedevano di censire, delegare ed organizzare i membri dei paesi europei.

IMBA, IMBA EU e le associazione nazionali (inclusa IMBA Italia) sono associazioni non-profit e si sostengono principalmente con il contributo dei membri, che sia essi singoli o associazioni. Cosa aspetti a dare il tuo contributo?

I Numeri

  • 35.000 membri IMBA diretti ed oltre 80.000 tramite i club affiliati
  • Presente in 30 paesi
  • Network IMBA Europa oltre 120.000 biker
  • 800 membri corporate (aziende produttrici e negozi)
  • Oltre 700.000 ore di volontariato all’anno sui sentieri nel mondo
  • 36.800 km di sentieri creati o curati.

Supporters

A livello internazionale IMBA vanta sostenitori di altissimo livello (SRAM per citarne uno ha sponsorizzato la nascita di IMBA Europe con Primal e Niner che si sono impegnati all’ultimo Eurobike). Le case produttrici hanno da anni sposato la causa IMBA con un approccio olistico che non si limita a spingere la vendita di biciclette, abbigliamento e componenti, ma crea piuttosto i presupposti per lo sviluppo sostenibile a lungo termine della mountain bike. Anche loro, come IMBA, hanno nella loro mission la creazione di fantastiche esperienze in mountain bike!

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Le regole del sentiero

  • Percorri sentieri aperti

  • Non lasciare tracce

  • Guida con prudenza

  • Dai la precedenza ai pedoni

  • Non spaventare gli animali

  • Pianifica le tue uscite

I quattro pilastri di IMBA

Nei mesi scorsi vi abbiamo proposto i quattro pilastri IMBA visti in chiave video da IMBA Spagna, ve li ricordate?

Dialoga

Attraverso il dialogo con le istituzioni, gli Ente Parco ed i proprietari terrieri IMBA è la voce dei mountain biker in tutto il mondo.

Costruisci

Ogni anno i membri IMBA si occupano della manutenzione, della pulizia e della messa in sicurezza di centinaia di chilometri di sentieri in tutto il mondo grazie ad oltre un milione di ore di lavoro dei propri volontari.

Rispetta

IMBA è impegnata nel proteggere il nostro territorio e nel goderne le bellezze in mountain bike. Preservare la natura e pedalare in modo rispettoso serve a garantire che i sentieri saranno aperti alla mtb anche negli anni futuri.

Percorri

IMBA raggruppa i biker per celebrare il nostro sport. La passione per le due ruote sostiene i nostri sforzi di patrocinio e trailbuilding. Facciamo tutto questo per una sola ragione: pedalare!

Beppe Salerno

Presidente

beppe.salerno@imba-italia.org 

Edoardo Melchiori

Vicepresidente

info@imba-italia.it
cell +39/348-3600144

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A proposito dell'autore

Stellette per vocazione ASD Emissioni Zero per passione. La montagna ce l'ha nel sangue, la passione per la mountain bike lo accompagna fin dalla prima adolescenza.