Con una modifica a una legge regionale del 2009 inizia dalla Liguria un processo di regolarizzazione dei bike park che potrebbe presto influenzare e riguardare anche altre regioni italiane.

Maggiore tutela per i proprietari dei terreni, per i gestori dei bike park e anche per il fruitore finale ovvero il biker, con un cambiamento che sembra essere in grado di soddisfare tutte le parti coinvolte.

foto di claudio riotti a sestri levante in sella a un'ebike

Che sia per legge o meno, il casco è una misura di sicurezza che consigliamo di indossare sempre, anche in salita.

Quando la legge comincia a occuparsi di un fenomeno per regolamentarlo è, fra le altre cose, segno di un crescente successo e diffusione di tale fenomeno. È ormai chiaro e sotto gli occhi di tutti: negli ultimi anni si è moltiplicato il numero dei bike park presenti sul territorio nazionale che, al contempo, hanno anche diversificato sempre di più la proposta.

Spesso abbiamo assistito a una seconda vita da parte delle strutture pensate e adibite per gli sport invernali, strutture che, con alcune modifiche e aggiunte, sono ora in grado di offrire divertimento e competizione per tutto l’anno.

La nuova legge, approvata qualche giorno fa dal Consiglio Regionale della Liguria, modifica ed espande un precedente testo del 2009 (“Rete di fruizione escursionistica della Liguria”) che era rivolto principalmente ai pedoni.

Fra gli elementi di maggior interesse c’è ora la possibilità, da parte dei privati, di esprimere eventuale diniego alla costruzione di percorsi riservati alla mountain bike sui terreni di loro proprietà o da essi gestiti. La progettazione e realizzazione di bike park in territorio ligure sarà autorizzata dai sindaci dei Comuni di competenza.

La classificazione dei percorsi, comprensiva di segnaletica, sarà invece competenza della Regione e della Federazione Ciclistica Italiana e ci sarà di conseguenza un sistema di sanzioni per i rider che non rispetteranno le regole, a partire dall’uso obbligatorio del casco.

foto di due biker in mtb su una discesa a Sestri Levante

La regione Liguria e la FCI si occuperanno della classificazione dei percorsi per le mtb.

Previsto anche l’obbligo di assicurazione per tutti i bike park che prevedono al loro interno percorsi downhill ritenuti pericolosi, anche se al momento questa parte rimane ancora da definire con precisione, visto che l’emendamento approvato in aula non è stato inserito nella versione definitiva.

Il pacchetto di modifiche è stato proposto e portato avanti dalla Lega Nord e, a tal riguardo, ecco le parole del capogruppo Alessandro Piana: “Con l’approvazione della legge si va a colmare un vuoto normativo che durava da anni. Ai proprietari dei terreni verranno garantiti ulteriori diritti. C’era poi bisogno di regolamentare l’attività di ciclo escursionismo, anche in considerazione del crescente interesse per le nuove discipline e delle caratteristiche del nostro territorio. Queste attività sportiva, infatti, possono rappresentare un volano di crescita dell’economia e del turismo nella nostra regione”.

Se tutto corrisponde al vero è ben probabile che nell’immediato futuro questa legge provochi discussioni, critiche e successive modifiche, un iter più che normale quando si comincia a occuparsi di ambiti precedentemente poco conosciuti e coperti.

Ma è indubbiamente un primo, importante passo in materia e un potente segnale alle altre regioni, che vedremo presto come e quando inizieranno a muoversi.

Vi terremo aggiornati in caso di smentite o conferme e daremo ulteriori notizie non appena perverranno.

E voi che ne pensate?

A proposito dell'autore

Grande appassionato di natura, cinema e scrittura, collabora da anni con siti di musica, cinema, spettacolo e informazione occupandosi di varie tematiche. Milano gli ha fatto scoprire il mondo della bicicletta e da allora il suo amore per le due ruote continua a crescere inarrestabile.