Bike&Co ASD, i trail builder “de noiartri” Marco Angeletti 21 Maggio 2014 News A qualche giorno dalla gara di Tavernerio che inaugurerà l’Enduro Cup Lombardia, abbiamo fatto quattro chiacchiere con Marco Nicoletti (Presidente della Bike&Co ASD) ed il suo staff. Con questa intervista, iniziamo ad introdurvi quello che sarà un lungo cammino attraverso il trail building “de noiartri”, fatto di gente che fa della “pala e piccone” una passione piu che un lavoro vero e proprio, un cammino che si alternerà a quello delle interviste ai trail builder professionisti. Inauguriamo anche un nuovo spazio dedicato alle associazioni sportive che si danno da fare per promuovere la mountain bike ed il territorio, rubando tempo (e magari denaro, nda) alla famiglia, ai propri interessi, ai propri spazi. Quindi, forza gente! Se siete un’associazione sportiva, fatevi avanti, bussate alla porta di Bicilive.it per avere una finestra tutta vostra sul nostro portale! Lasciamo la parola al nostro Marco Angeletti e ai ragazzi di Bike&Co ASD, buona lettura. Breve presentazione per i nostri lettori: chi siete, cosa fate? Bike&Co ASD: Ciao a tutti i lettori di BiciLive, io sono Marco Nicoletti, Presidente di Bike&Co Asd; nata a Como un paio di anni fa, ci siamo rapidamente sviluppati sul territorio, con iscritti localizzati in tutta la Lombardia (e anche oltre), e numerose idee/attività durante il corso dell’anno tra cui l’ Enduro Cup Lombardia, il Como TestBike, il Freeride Birrasprint, e diverse altre manifestazioni (tutti i dettagli su bikecoasd.it e endurocuplombardia.it, nda) frutto dell’impegno di un team veramente affiatato, che non finirò mai di ringraziare. Lascio la parola a tre membri del Consiglio, che si occupano della comunicazione, e cioè lascio la parola a Paolo Diacinti, Elena Cassina e Stefano Morsini. Da quanto tempo praticate la MTB, quando e come è la nata questa passione? Elena: ad avere il tempo, ed un calendario alla mano, potrei risalire al giorno esatto e più o meno all’ora in cui tutto è iniziato. Il mio è stato un vero e proprio colpo di fulmine, una giornata organizzata più per sfida che per vera e propria convinzione al Mottolino di Livigno. Non avevo mai preso tra le mani una bicicletta prima di allora, tempi delle elementari esclusi. Le sommarie indicazioni sono state “culo indietro” e non toccare il freno davanti. Facile capire che non sapessi minimamente quale fosse il famoso freno davanti. Da li in poi è diventata una vera e propria malattia. Ho dovuto fare i conti ben presto con la fatica e con la poca preparazione fisica, ma il tutto è stato poco a poco una conquista; ogni uscita in bici corrispondeva ad un mettersi alla prova con se stessi e con i propri limiti. Ciò che amo della mountain bike è il bello di poter condividere una passione con gli altri, oltre alle soddisfazioni e alla genuinità dei rapporti che riesce a creare. Paolo: pratico da molti anni, sono stato subito incuriosito dal fenomeno delle ruote grasse, ma all’inizio con un approccio diverso dall’attuale. Ho sempre vissuto le mie uscite in mountainbike in solitaria e senza mai “osare”, sempre alla ricerca di nuovi trails da percorrere. Da un paio d’anni a questa parte, complice l’appartenenza a Bike&Co ASD, ed al passaggio ad una full, è sempre maggiore il desiderio di percorrere nuovi tracciati, tecnicamente anche meno “ scorrevoli”, ma non più da solo però!!! Stefano: Ciao Marco, io pratico da circa 8 anni. Ho cominciato per caso: prima un giro nei boschi che frequentavo da bambino con una bici da supermercato; poi la prima front ed i primi tracciati Cross Country della provincia di Como; poi lo sguardo si è posato sempre più in alto ed è arrivata la prima full, poi un’altra, poi un’altra ancora. Poi sono arrivati gli epic ride come il tour dell’Engadina o i 3000 mt del passo dello Zebrù… e la passione si è insinuata dentro di me ad una profondità tale da non poter più uscire! Com’è nata l’idea di realizzare dei sentieri ad hoc per la mountain bike, magari rinunciando anche alle uscite in bike per fare manutenzione ai sentieri o realizzarne di nuovi? Staff: Prima di tutto, chiariamo che nell’area in cui operiamo (dorsale sud-est del Boletto, per intenderci zona Brunate – Tavernerio) ci limitiamo esclusivamente a fare manutenzione sui sentieri già esistenti, anche se a volte più che di manutenzione si tratta di una vera e propria opera di ripristino di sentieri abbandonati. L’idea è nata, in principio, per creare una gara di enduro nella provincia comasca. Da qui la necessità di dare una mano prima ancora di voler “sfruttare” cio che il territorio poteva offrire. Poi, pian piano, l’idea si è trasformata in un opera di ripristino complessivo dell’area, nella speranza che potesse diventare meta di molti appassionati. È un sacrificio fare manutenzione sentieri; perché il tempo che ci si dedica è magari il poco tempo libero che prima si destinava all’uscita in bici. Però da una certa soddisfazione percorrere un tracciato su cui abbiamo impiegato del lavoro manuale per poterlo percorrere,poi, in bici (un pò quello che abbiamo fatto noi di ASD Emissioni Zero sul Sasso del Ferro per l’Insubria Bike Festival 2010, nda) Aggiungi che la manutenzione di quest’area, consente a noi “local” di avere sentieri ciclabili 365 giorni l’anno (salvo nevicate a quote molto basse), senza doversi sorbire ore ed ore di auto per raggiungere le località più note della nostra per la pratica dell’enduro o la riviera ligure. Tutta l’area di cui ci occupiamo è facilmente raggiungibile dal centro di Milano, senza dover toccare l’automobile. Addirittura, la dorsale del triangolo lariano consente ad un “biker cittadino” di partire dal centro di Milano (stazione ferrovie Cadorna), essere in riva al lago in un’ora scarsa di treno, salire in quota con la funicolare per scendere poi da uno dei tanti sentieri che portano a Tavernerio, e rientrare verso Como per riprendere il treno. Ancora meglio, volendo si può proseguire lungo la dorsale e scendere verso Canzo o Caslino d’Erba ed avere sempre la comodità del treno per rientrare alla stazione di partenza. Organizzate gare o eventi sui sentieri che manutenzionate o li “sfruttate” solo per le vostre uscite? Staff: Organizziamo la gara dell’Enduro Cup Lombardia – Tavernerio, in programma per il prossimo 25 maggio, cosa che è stata possibile proprio e solo grazie alla manutenzione che abbiamo effettuato. La speranza è che la gara, anche dopo la grande edizione del 2013, riesca ad essere un “veicolo” attraverso il quale gli appassionati possano capire che i sentieri di Brunate e Tavernerio sono divertenti e alla portata di tutti, incrementando quindi l’affluenza dei mountain bikers. Abbiamo tante altre idee per la promozione del territorio e dei sentieri, ma per ora manteniamo un po’ il riserbo, sperando che questi piccoli progetti (che sono anche piccoli sogni) possano realizzarsi a breve. Avete mai organizzato giornate di promozione per avvicinare altri appassionati sui vostri sentieri, magari anche organizzando dei corsi di guida fuoristrada rivolti alle giovani leve? Staff: Siamo ancora un po’ acerbi su questo tema, il nostro impegno al momento è rivolto altrove, più verso la promozione per tutti e l’organizzazione di manifestazioni sportive. Ovviamente, vista la varietà di situazioni (flow, roccia, etc..) i “nostri” sentieri ben si presterebbero a corsi di guida. Usate i social network per promuovere le vostre attività o condividere il lavoro che fate? Sono di aiuto per aumentare la “ricettività” e incrementare i numeri di potenziali visitatori nella località? Staff: I social network sono uno strumento indispensabile e praticamente a “costo zero” per promuovere eventi e manifestazioni. Siamo attivi su Facebook alla pagina facebook.com/endurocuplombardia e facebook.com/groups/bikerscomo e molti di noi sono iscritti ai forum tematici della mountain bike. Il futuro è nei giovani, avete mai pensato di fondare una scuola di ciclismo fuoristrada o comunque di “coltivare” un vivaio? Staff: Nonostante la presenza di alcuni maestri di mountain bike all’interno della nostra Associazione Sportiva, questo è uno dei progetti ancora non realizzati. Nel futuro, magari, chissà… Quali sono le problematiche maggiori che avete riscontrato nell’esercizio delle vostre attività? Staff: Riguardo la manutenzione dei sentieri, dobbiamo dire che grazie al supporto della Comunità Montana del Triangolo Lariano e dei Comuni interessati non abbiamo avuto particolari problemi. Purtroppo, come in tante altre località, abbiamo problemi di erosione dei sentieri da parte dei motociclisti che frequentano, contro la legge, i sentieri che manuteniamo con le moto da enduro. Stiamo molto attenti ai feedback dei pedoni/rifugisti/quotidiani locali, e provvediamo a diffondere la pratica della mountainbike solo sui sentieri dove la circolazione pedonale è pressochè assente, cercando quindi di evitare già a priori eventuali problemi. Per fare si che tutti i sentieri siano sempre “perfetti”, e anche per prevenire qualche spiacevole sorpresa, abbiamo attivato un servizio di segnalazione tramite il nostro sito web dove gli utenti possono segnalare i sentieri, o parte di essi, bloccati, troppo sporchi, scavati e via dicendo, in modo da poter programmare al meglio le nostre uscite di manutenzione. Quanto ha influito l’aiuto delle autorità locali nella realizzazione dei vostri progetti? Staff: Tanto, ed il supporto della Comunità Montana del Triangolo Lariano e dei Comuni di Tavernerio, Como e Brunate è stato fondamentale. Un grosso ringraziamento va ovviamente a loro. Grazie a Marco Nicoletti ed allo staff di Bike&Co ASD per il tempo che ci hanno dedicato. Vi facciamo un grosso in bocca al lupo per la gara di Domenica e per il futuro a venire. Keep it real (fa la cosa giusta, nda). Foto Credit: © Bike&Co