Canyon lancia le nuove Strive CF e CFR 2019 con Shapeshifter 2.0 Alessio Valsecchi 17 Gennaio 2019 News Pochi giorni dentro il 2019 e Canyon sorprende già tutti annunciando la nuova generazione delle Strive, la sua piattaforma mountain bike di maggiore successo che, con le recenti innovazioni, non solo si conferma come una delle migliori MTB per enduro, ma diventa al contempo una due ruote in grado di adattarsi alle situazioni più diverse ed estreme. La Strive CF 9.0 è stata una delle full suspended più interessanti degli ultimi anni, con un telaio in carbonio estremamente leggero e una geometria race con stack e reach lunghi, che garantiva al rider una due ruote camaleontica. Avevamo infatti una enduro con spiccata attitudine XC che, con il semplice tocco di un pulsante, si poteva trasformare in una downhill estremamente competitiva ovvero, come si suol dire in inglese, “il meglio dei due mondi”. Partendo da questa base, tenendo conto dell’attitudine Canyon, la situazione non poteva che migliorare ulteriormente. Così è stato e le due parole magiche per alzare l’asticella della competizione sono Shapeshifter 2.0 e ruote da 29″. Partiamo dalle seconde: Canyon non è brand da seguire le tendenze solo perché stanno andando di moda e “lo fanno tutti”. Dietro la scelta di adottare il formato da 29 pollici non c’è il semplice adattamento a una moda bensì lo studio attento e di dati e risultati: ruote grandi portano a maggiore velocità e quindi, per ottenere una delle mtb enduro più veloci sul mercato, non rimaneva che optare per ruote maggiorate. A questa decisione si accoppia l’evoluzione della cartuccia Shapeshifter, che già aveva fatto parlare di sé negli scorsi anni. Perfezionata in stretta collaborazione con i maggiori esperti Fox in tema di sospensioni, Shapeshifter 2.0 ora è ancora più fedele al significato inglese del suo nome: “mutaforma”. Vi basterà la semplice pressione di un comando a manubrio e potrete alternare fra “pedal-Xc” e “shred-DH”, ritrovandovi sotto la sella una mountain bike dalle geometrie sostanzialmente differenti a seconda dell’impiego del momento, visto che gli angoli di sterzo e piantone mutano di 1,5 gradi. Non a caso, lo slogan impiegato da Canyon è “welcome to Shred City!” Le sospensioni reagiscono allo stesso modo, visto che l’escursione posteriore passa dai 150 millimetri della modalità downhill ai 135 millimetri della modalità XC. Per quel che riguarda l’anteriore, i modelli Strive CF impiegano una forcella Fox RockShox con steli diametro da 36 millimetri e travel da 160 millimetri, mentre in quelli CFR l’escursione aumenta di 10 millimetri arrivando a 170 mm. Mentre l’assetto XC garantisce grandi performance in salita e una maggiore scorrevolezza, la modalità downhill permette una migliore stabilità alle velocità maggiori e controllo in occasione delle discese più ripide. Quattro le taglie previste: S, M, L e XL, con pesi oscillanti fra i 2,7 chilogrammi per gli allestimenti CF e i 2,4 chilogrammi per i CFR, il tutto riferito al telaio in taglia M senza ammortizzatore. Ne risulta una differenza di circa 300 grammi, dovuta principalmente al tipo di fibre e al modo in cui vengono combinate. Sei i nuovi modelli previsti. Gli allestimenti CF sono quattro in totale: Strive CF 5.0 al prezzo di listino di 2.999 euro; Strive CF 6.0 3.499 euro; Strive CF 7.0 3.999 euro e Strive CF 8.0 4.499 euro. Per quel che riguarda le Strive CFR troviamo la Strive CFR 9.0 Team con prezzo al pubblico pari a 5.499 euro e la top di gamma Strive CFR 9.0 Ltd a 6.999 euro. Vi è inoltre la possibilità di acquistare il telaio Strive CFR 9.0 a 2.999 euro. La Canyon Strive CFR 9 è la bicicletta più costosa della gamma: 6.999 euro. L’ormai consueto cablaggio interno, lo standard boost con perno passante ai mozzi anteriori e posteriori, il reggisella telescopico, il proteggi telaio posizionato sul tubo obliquo e il batticatena sul fodero destro completano il quadro delle specifiche di questi modelli. All’impianto frenante dovremmo ritrovare i freni a disco idraulici SRAM Code RSC, mentre per quel che concerne il cambio Canyon dovrebbe continuare a utilizzare lo SRAM X01 Eagle a 12 velocità. I copertoni, infine, saranno dei Maxxis Minion DHR II. Le batterie di test sono state effettuate da rider di grande esperienza quali Ines Thoma e Dimitri Tordo del Team Canyon Factory Enduro, supervisionati dal due volte campione mondiale DH Fabien Barel. Daniel Oster, Category Manager di Canyon per quel che concerne il comparto gravity, ha le idee ben chiare: “Le mode non ti fanno vincere le gare. Ricerca, sviluppo e test severi invece sì. Grazie a questo approccio sappiamo che la Strive 2019 sarà una delle bici enduro più veloci al mondo. Era questo il nostro obiettivo finale quando abbiamo iniziato a sviluppare il prodotto. L’innesto del rinnovato Shapeshifter diventa, in questo scenario, valore aggiunto per tutti i rider, professionisti e non.” Tutti i nuovi modelli di mountain bike Strive entrano in commercio a partire dal 17 gennaio 2019, per maggiori informazioni vi invitiamo a recarvi sul sito ufficiale Canyon.