Ecco alcune novità emerse dal summit di IMBA sul trail building tenutosi a Ramatuelle dal 18 al 20 aprile

Lo Staff di IMBA Italia non si ferma un attimo e dopo l’impegno del corso di trail building a Porretta Terme (del quale vi parleremo nei prossimi giorni), dal successo inaspettato, Beppe Salerno ed Edoardo Melchiorri (rispettivamente Presidente e Vice Presidente) hanno preso il primo volo disponibile e si sono subito diretti verso Ramatuelle (Francia) per partecipare al summit europeo annuale organizzato da IMBA Europa.

La località di Ramatuelle è un borgo molto chic su un promontorio della Costa Azzurra. Oltre agli ulivi, ai vigneti e alla splendida vista sul golfo di Saint Tropez, a Ramatuelle appartiene anche un pezzo di storia della mountain bike.

Foto di Edoardo Melchiorri

Foto di Edoardo Melchiorri

Nel 1984 si corse qui la prima edizione della Roc d’Azur con la partecipazione di ben 7 concorrenti.

Sono passati oltre trent’anni ed eravamo agli albori della mountain bike sportiva. Oggi la Roc d’Azur è l’evento agonistico mtb più grande al mondo con 20.000 concorrenti nelle varie specialità e categorie. Oltre 150.000 sono gli spettatori.
Quanta strada ha fatto la mountain bike! Ma tanta ce n’è ancora da fare ed è per questo che IMBA ha aperto due anni orsono la sezione IMBA EU, la non-profit europea costituita da associazioni nazionali che la rappresentano e che ne sviluppano la filosofia ed i progetti.
IMBA EU ha scelto la cornice della Costa Azzurra per l’organizzazione del secondo summit europeo con un agenda piuttosto varia che andava dall’ingresso di due nuove nazioni (Polonia e Portogallo), al confronto su E-mtb, alla segnaletica e alla professione di guida-istruttore.

Alla base di tutto però c’è la politica di sostegno alla mountain bike a tutti i livelli.

Mike Van Abel, il Presidente di IMBA che ha il suo quartier generale a Boulder in Colorado, ha ribadito che la mountain bike ha costantemente bisogno di appoggio e a volte di difesa. Indicativo è il fatto che il primo relatore fosse un rappresentante della Forestry Commission inglese. IMBA dialoga, prima di tutto, cercando sempre di fare progetti condivisi e di comune accordo con le parti coinvolte.

Questa è la politica di lungo termine che IMBA porta avanti.

IMBA ha bisogno di crescere e ha bisogno di sostegno. L’obiettivo è quello di fare di IMBA EU una voce autorevole a livello politico in modo da influenzare le decisioni mtb-friendly. Il lavoro a livello internazionale ci dice che la mountain bike ha un suo spazio nella natura ma anche nelle economie locali che decidono di investirci. Uno dei prossimi obiettivi di IMBA Italia è quello di raccogliere e organizzare casi studio che dimostrino con dati concreti l’impatto positivo della mtb.

Al di fuori degli addetti ai lavori, ancora oggi pochissimi in Italia hanno capito che risorsa sia la mtb.

Il week-end, organizzato da Mountain Bikers Foundation (membro IMBA in Francia), ha visto anche due pedalate sui singletrack di questa bella zona provenzale. Gli organizzatori hanno messo a disposizione sia le ottime guide MCF (Moniteur Cycliste Français) che alcune test bike grazie ai loro partner come Lapierre e RaceCompany, importatore Santa Cruz. Urge ha messo a disposizione i suoi stilosi caschi.

IMBA Italia avrà la sua riunione programmatica a settembre in occasione di Cosmo Bike a Verona. Si farà un punto della situazione su IMBA EU e si parlerà di programmi con alcuni tavoli di confronto per dare delle risposte ai biker su tematiche calde come quella dell’accesso ai sentieri.

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