Un mtb tour da favola nella Cappadocia Alessandro Tedesco 27 Giugno 2015 News Dopo avere effettuato mtb tour in Nord Africa, dal grande Erg orientale della Tunisia all’Atlas e Sahara marocchino, facendo enduro ed epic XC, i tour in mtb di Coast2Coast si trasferiscono sul versante orientale del Mediterraneo nella magica terra degli ottomani La Turchia la capisci appena sceso dall’aereo: l’aeroporto Ataturk di Istanbul è pazzesco, un traffico immenso, ormai è secondo solo a quello di Heathrow e Francoforte! È diversa dai paesi che noi definiamo di “influenza islamica”, non perché il muezzin faccia le sue prediche in turco e non in arabo – vi devo pure confessare che l’Adhān in arabo è decisamente più dolce – e neanche che qui parlano tutti in inglese, no. La differenza più eclatante è che in Turchia si mangia alla grande! Dai cento modi di cucinare il kebab (la carne) ai dolci come baklava, kadayıf e lo yoghurt e l’ayran (bevanda a base di yoghurt). E poi köfte, döner, cacik, kokoreç, börek, gözleme…La cucina turca è la massima espressione del cosmopolitismo culinario, trae origine dalla ecumenica cucina ottomana, sublime fusione delle cucine dell’Asia Centrale, del Medio Oriente, del Mediterraneo, del Caucaso e dei Balcani. Un crogiolo dove mi immergo con grande piacere! Istanbul è così: la fusione di razze, religioni, lingue, un miscuglio poliedrico che affascina, stordisce, rapisce e ti riconsegna al resto del mondo con una nuova pelle. Ma anche con una “nuova pancia”! Cavoli, dopo una settimana di pedalare al mio ritorno in Italia avevo preso 3 chili!!! L’mtb tour in Cappadocia Roberto a palla tra i single track della Pigeon Valley. Molto facile trovare nei Coast2Coast mtb tour sezioni da Gravity! Ok, ora si pedala sulle nostre mountain bike! Destinazione Cappadocia O se preferite in turco, Kapadokya, o in greco: Καππαδοκία, perchéoriginariamente era un regno di epoca ellenistica. Oggi invece è una regione del sud della Turchia inclusa nel Patrimonio UNESCO dell’Umanità. Le particolarità geologiche del sito hanno fatto sì che i suoi paesaggi siano spesso descritti come “lunari”: è una zona meravigliosa, quasi fiabesca, un paesaggio fatto di torri, canyon, crepacci, pinnacoli e villaggi rupestri dai colori straordinari, che vanno dal rosso all’oro, dal verde al grigio. E le pareti rocciose piene di fori che non sono altro che dimore troglodite. La valle più popolata è quella Goreme, dove si contano oltre 300 chiese, alcune delle quali splendidamente affrescate. Però… Non si possono vedere tutte… No! Solo 30 anni fa qui vivevano nelle caverne e i bambini camminavano tutti a piedi scalzi. Oggi le caverne sono dei Cave Hotel, le strade sono piene di locali, e si lavora intensamente con il turismo. Qui hanno capito la ricchezza delle loro risorse naturali e quanto avrebbero potuto produrre per loro, e lo hanno messo a frutto! Anni luce da certe zone dell’Italia… Ad attendermi all’aeroporto di Kayseri, vicino Urgup, il partner di Coast2Coast con un van Mercedes: il portellone elettrico si apre magicamente davanti a me senza che pronunciassi le parole “apriti sesamo”- forse un comando a distanza? – Mi accomodo sui comodi sedili; adagiati sul piano calpestabile tappeti persiani, in alto il cartellino con la password del wifi. Quando si dice turismo! Arrivano i biker Ottobre 4 I partecipanti arrivano tutti oggi, da Istanbul. Li aspetto all’aeroporto: il “dottore”e moglie da Palermo, i ragazzi “de Roma”e i coniugi con l’amico (…) da Venezia. E poi ci sono i “tre”del Casinò! Quando si aprono le porte dell’Exit da lontano sento delle voci indirizzate a me, due figure snelle di donna che mi salutano… Due fighe? La mia autostima ha uno scatto di orgoglio! Non saranno mica Laura e Angela? Erano loro! Partecipanti nel 2013 al tour in Marocco e ora anche qui ma in forma ancora smagliante! Che gli fa Coast2Coast alle donne?!? Orbene, raccogliamo Giuseppe a Kayseri e si parte per Urgup, dove alloggeremo questa sera. Come al solito e grazie alla splendida e loquace forma dei romani, il pomeriggio e la serata nel paese iniziano alla grande. Si prevede un bellissimo viaggio. Si parte per l’mtb tour! 5 Ottobre Il Gruppo a Urgup il primo giorno del Coast2Coast Cappadocia, mtb tour in Turchia Il nostro hotel ad Urgup è un cave hotel. La giornata è perfetta, diamo un’ultima sistemata alle bici che troviamo sul posto e partiamo per il nostro mtb tour in Turchia: una breve escursione che ci porta a Ortahisar, tra piccoli villaggi e vigneti passando dalla Pijeon Valley. Un piccolo assaggio di quello che sarà il tour e una sgambata per essere in forma l’indomani, l’introduzione a quei paesaggi da favola della Cappadocia che già tutti pregustano. E la sorpresa arriva presto: cielo terso, temperatura mite, assenza di vento è la giornata ideale per un volo in mongolfiera! Abbiamo poco tempo, alle 5 pm si parte. Non ce lo facciamo ripetere due volte: torniamo in hotel per darci una sistemata veloce e col pulmino guidato dal mitico Mammut arriviamo nella valle dove ci attendono 120 baloons pronti per spiccare il volo! La distesa di palloni gonfiati è sconvolgente, è un brulicare di gente che tende cavi e alimenta i bruciatori che fanno alzare questi immensi palloni colorati, uno spettacolo che preannuncia qualcosa di ancora più bello! Siamo in 20 divisi in due cesti, cominciamo a sollevarci da terra. Lo spettacolo è incredibile: salire in alto immersi nel totale silenzio insieme a decine e decine di altre mongolfiere è davvero emozionante. Siamo tutti a bocca aperta… tranne Luca, che inizia ad essere terrorizzato! Soffre di vertigini ed è avvinghiato ad un tirante dall’inizio del volo. E quando arriviamo all’altezza di oltre 1000 metri non è che noi gli rendiamo la vita facile, anzi ci mettiamo a saltare al canto ”Chi non salta Juventino è”, che per un romanista quale è lui… Sorvoliamo la Love Valley, dove andremo domani: un canyon lungo tre chilometri tutto scavato nella roccia bianca. Vederlo da quassù è… Da capogiro! Qualche pilota di mongolfiera si avventura dentro il canyon, ma il nostro si tiene a prudente distanza. L’atterraggio è poesia pura: il tramonto e il bianco della pietra sullo sfondo… Ottobre 6 Per il secondo giorno di questo mtb tour in Cappadocia ci aspettano 50 km di pedalata, ma poco di faticoso. E poi si attraverserà tutta la Love Valley! La prima meta è il Caravan Serraglio di Sarinah, un posto dove in passato si fermavano le carovane a riposare, e noi non ci facciamo pregare: un tè e qualche biscotto solo per rispetto della storia. Continuiamo tra pietra e sabbia bianca, tra vigneti e campi coltivati fino ad arrivare ad Avanos, popolosa cittadina dove ci fermeremo per il lunch. Ma prima ci lanciamo tra le strette stradine e le macerie dell’antico villaggio, che sono una goduria. Naturalmente arriviamo tardi al ristorante dove Cem (la nostra guida “sovrappeso”) ci attende preoccupato. Consumati i nostri kebab, le pide, le insalate e le baklava, prima di salire in bici, non resta che fare un giro nel laboratorio di ceramiche, bellissime, ma più bello ancora, anzi, molto comica, la dimostrazione che Laura ci ha dato di come si lavora con mano l’argilla…Con gli occhi gonfi per le risate lasciamo Avalon e ci dirigiamo per la Love Valley. Il percorso verso la Valle si riempie di curiose sculture: monoliti che si stagliano solitari verso il cielo, menhir che giocano con massi sfidando la fisica e gli equilibri naturali, stupefacenti monumenti naturali che iniziano a sconvolgerci…E poi, dopo un breve tratto di asfalto, si apre davanti a noi lo spettacolo: il bianco è accecante, la pietra prende forma come se fosse viva. Immense colonne bianche naturali, parodia di un determinato fallo maschile, ci introducono alle sinuose e morbide curve della pietra di gesso su cui noi procediamo in un così sensuale saliscendi da mandarci in visibilio… Eccitati e appagati da una pedalata fuori dal comune, la sera siamo in un altro cave hotel nel villaggio di Uchisar, tra rovine e ricostruzione, inerpicato su una collina che domina la Valle dell’Amore. Come sempre cibo sublime apprezzato da tutti. Ottobre 7 Alle 5,30 mi sveglia un rumore familiare: sono i bruciatori delle mongolfiere che infiammano il gas propano e squarciano con la loro tipica conflagrazione la quiete immobile dell’alba. Immagino subito lo spettacolo delle 100 e più mongolfiere che invadono la Love Valley alle prime luci dell’alba… Acchiappo la macchina fotografica, l’iPhone; inforco le infradito e messo il giubbotto sul pigiama mi catapulto verso il belvedere di Uchisar. Lo spettacolo è pazzesco, la Valle è piena di baloons di tutti i colori, e dietro le colline il sole sta sorgendo crea uno scenario surreale tra colori da favola, paesaggi lunari e antichi: sembra un dipinto di Magritte. Sono così emozionato che mi vengono le lacrime. Eh sì, anche il rider più duro, coriaceo e insensibile si può emozionare… La colazione è pari agli altri pasti del giorno, si sta almeno mezz’ora a cazzeggiare e mangiare! Oggi si faranno 60 km, non difficili. Si pedalerà tra antiche chiese cristiane e monasteri scavati nella pietra. Lì, con i ragazzi di Roma siamo davvero dissacratori: Don Carmelo trova spazi a lui congeniali tra antichi pulpiti e tombe per impartire le sue lezioni di vita..! Le chiese sono davvero tante qui, ci chiediamo se gli antichi abitanti della Turchia non avessero altro da fare che pregare. Pranzo a Komurcu, nella piazza centrale dove ci fermiamo a parlare e osservare la gente giocare a Okey o Tavla (backgammon). Attraversiamo diversi villaggi, la cui caratteristica è la sobrietà e pulizia: mai trovata in questo mtb tour immondizia o costruzioni oltre i due piani e non ben rifinite, neanche in periferia; e la campagna è bella, florida, rigogliosa. Arriviamo a Guzelyurt, in un cave hotel che domina la vallata. Ottobre 8 Oggi ci si riposa: solo 30 km da fare nella mattinata, si va nella Monastery Valley – sì, chiese e monasteri dovunque – ma prima andiamo al lago e poi single track per Sivrihisar. Giornata di mtb tour dedicata alle foto, al cazzeggio totale. Si torna presto al cave hotel. Dedichiamo il tempo a prendere il sole, comunicare via whatsapp e facetime e farci grasse risate! Tra veneziani e romani non si risparmiano colpi ma sono Giovanni, Luca e Carmelo a prendere un vantaggio incolmabile… Un esempio: A Robè, te posso dì ‘na cattiveria? A te i pantaloncini corti te stanno pure lunghi! Oppure: Oh, sto ADSL è ‘na diarrea, leeeento! E ancora: Ah Giusè, che sei un tappeto che sei sempre per tera?!? Oh, ma quanto fai er crupiè ar tavolo che te fanno mette a cintura de sicurezza!?! Ahò, sto Giuseppe pe risparmià ha preso er volo con Air Prescipit..! Queste solo alcune delle centinaia sparate durante il giorno! Ottobre 9 È la giornata più dura dell’mtb tour, anche perché ci sarà Selime da visitare: altri monasteri scavati nella roccia… Vabbè, in effetti ci sono 65 km di riding, entreremo nel canyon di Ihlara e a piedi, scalando più di 1500 scalini, saremo in cima per riprendere le nostre bici e affrontare una salita di 22 km e fare ritorno a Uchisar! Ma prima i monasteri, dove ci consentono di entrare con le bici e poi, per arrivare al canyon, un single track, prima lungo il fiume e poi a mezzacosta, dove, naturalmente sulla montagna, scavate, chiese e minuscoli minareti…Il lunch a Belisirma prima del canyon è super, molto in stile estremo oriente: ristoranti e salotti a palafitta sul fiume dove ci stravacchiamo con della buona birra. Durante la nostra passeggiata dentro il canyon attraversabile solo a piedi è immancabile la sosta per bere il succo di melograno, un must in Turchia. L’arrivo a Uchisar lo facciamo con un transfer, troppa salita, il gruppo non è in vena! Ottobre 10 Ultimo giorno di mtb tour, forse il più bello, dal punto di vista del riding, o del panorama? Bò, non lo so più. La Cappadocia mi ha stravolto, davvero: un posto fuori dal normale, e venirci in bici a percorrere questi posti in lungo e in largo con le ruote grasse, non ha prezzo. Per questa sesta e ultima tappa siamo in un posto da favola: la Fairy Valley e la Red Valley. Qui la pietra assume sfumature diverse che vanno dal bianco al rosa, i sentieri sono scavati nella pietra, immersi tra gli obelischi, una vallata immensa tutta di pinnacoli bianchi. Poi, quando arriviamo nel single track con i suoi tobogan, allora è come se tra le mani non avessi più la mia bicicletta – che per dovere di cronaca segnalo che è una turca Salkano – ma l’orgasmotron: godimento totale! Solo 30 km, ma quanto intensi e belli! Chiudiamo questo mtb tour tutti felici, 8 giorni all’insegna del relax, del buon cibo, alla scoperta di un territorio incantevole, che abbiamo potuto apprezzare al meglio grazie alle due ruote. Una Cappadocia vissuta a stretto contatto con i suoi abitanti e con il suo territorio che abbiamo gustato in tutti i suoi aspetti. Una Turchia che abbiamo vissuto in pieno, dalla magia di una città come Istanbul ai paesaggi surreali di una regione che fino a pochi decenni fa viveva nella povertà e che oggi è una specie di favola. Ottobre 11 Il gruppo parte oggi da Kayseri per Istanbul e poi verso Roma. Io mi fermo un giorno in più, giusto l’ultimo gözleme e un piatto di humus, domani parto per Istanbul dove mi fermo ancora. Non voglio andar via…Ci tenta pure la Turkish Airline all’aeroporto Ataturk perdendomi il bagaglio. Solo un altro giorno. Ps: un grazie alle nostre guide: il mitico “sarracino” Kadir e l’uomo che ingoiò un melone intero Cem “Glu Glu Glu”.