Guanti Shimano Explorer
Comfort80%
Estetica75%
Chiusura70%
Traspirabilità90%
Resistenza70%
Protezione80%
Info
  • https://www.shimano.com
Prezzo
  • € 29,95
78%Il nostro voto
Voti lettori: (1 Vota)
90%

Abbiamo testato i guanti Shimano Explorer durante i Coast2Coast, l’organizzazione con cui effettuiamo i tour in Sicilia e nel Mediterraneo, perfetto banco di prova per testare i prodotti che le aziende ci “somministrano” per la nostra rubrica Scanned.

Ne ho portati diversi in questo viaggio: giacca e casco Scott, protezioni Bluegrass, abbigliamento ION, scarpe Northwave, guanti. Dopo i Racoon della Bluegrass  testati in Turchia, tocca a questi guanti Shimano Explorer dare prova di sé nel corso di una Coast2Coast in territorio africano: Marocco. Niente temperature secche, niente caldo afoso, no, nulla di tutto ciò: pioggia, fango, freddo e neve! Una dura prova di cinque giorni di riding per questi guanti che dovevano proteggermi sì dai traumi della guida enduro, assolvere al compito di intermediario tra me e il mezzo con grip e sensibilità, ma anche mettere in salvo le mie delicate mani nell’affrontare le rigidità del clima africano!

Come vi ho già anticipato, consumo un paio di guanti al mese quando uso la mtb intensamente, soprattutto quando sono in giro per i tour della Coast2Coast. Li maltratto, li distruggo, me li “mangio”!

Come sono fatti

I guanti Shimano Explorer che ho testato sono di colore blu elettrico/nero e arancio (in commercio anche blu elettrico/rosa, nero, nero/rosa, nero/arancione). Design molto particolare con un dorso in tessuto molto traspirante in stretch (elastico) e il palmo con protezioni e rinforzi: tra le dita, dove queste vengono a contatto, il materiale è un po’ più resistente e sempre in stretch. La struttura del palmo presenta uno strato di cuoio sintetico su cui sono applicate generose imbottiture con cuciture rassicuranti. Così commenta Shimano sul sito istituzionale: “IL MATERIALE AD ALTA PRESA E L’IMBOTTITURA IN PORONXRD SUL PALMO GARANTISCONO UN CONTROLLO DEL MANUBRIO STABILE E CONFORTEVOLE“, vedremo…
Immancabile l’inserto con tessuto in spugna intorno al pollice, utilissimo per detergere il sudore, gli occhiali e anche il display della macchina fotografica… ! La chiusura del polso è assicurata da una cinghietta in plastica e velcro.

TESSUTO

Dorso: 67% Poliammide,16% Elastane, 12% Poliestere, 5% Cotone
Palmo: 65% Poliammide, 35% Elastane

CARATTERISTICHE

Il palmo in robusto cuoio sintetico garantisce una presa eccellente
Nuova struttura del palmo e imbottitura in PORON®XRD™ padding per un’aderenza ottimale
Easy-to-remove structure
Soft, low-profile wiping surface on thumb
Hook and loop cuff closure
UPF 50+

 

Ma che cos’è il PORON XRD? Ecco come ci viene descritto: “un materiale ad alte prestazioni che assorbe gli impatti e può essere realizzato per una vasta gamma di applicazioni. Il PORON XRD assorbe più del 90% dell’energia degli impatti e offre forte resistenza alla compressione, garantisce protezione contro le lesioni causate dagli impatti. Traspirante, leggero e soffice, il PORON XRD segue il profilo del corpo garantendo facilità di movimento.

Sulla neve

Sula neve delle montagne dell’Alto Atlas marocchino

Come sono andati

Vi dico subito che ero scettico: i guanti imbottiti, con protezioni, annessi e connessi non mi sono mai piaciuti, ho sempre preferito guanti sottili che danno un contatto molto più diretto con le manopole e restituiscono un feeling di guida con poche mediazioni. Inoltre, con i guanti indossati ci faccio tutto, capita proprio che non me li levi mai durante la raidata e li metto pure a prescindere dalla bicicletta, ad esempio per guidare la macchina. Invece, messo questo guanto non si percepisce alcuna “pesantezza” dei materiali: il tessuto del dorso è estremamente morbido e traspirante, davvero azzeccato; una sorta di stretch a nido d’ape che dà una sensazione di leggerezza e grazie alla sua elasticità fascia bene la mano. Il cuoio sintetico sul palmo è decisamente più spesso come tessuto sebbene sia confortevole; ma quello che mi ha stupito sono stati gli inserti in Poron Xrd che invece di darmi fastidio mi hanno dato sollievo nelle lunghissime escursioni. Davvero azzeccata questa combinazione per proteggere il palmo, immagino poi che se si dovesse cadere assorbirebbero ottimamente l’impatto, dato che sono collocati nella zona più sensibile della mano. Il tessuto in spugna intorno al pollice svolge la sua funzione egregiamente, anche perché la sua superficie è abbastanza ampia. Ci sono anche degli inserti in silicone sul dito indice e medio che favoriscono il grip sulla leva del freno. Sulla neve li ho usati indossandoli su dei guanti al silicone: con acqua e freddo si sono comportati egregiamente, non ho mai sofferto il freddo e bastava veramente poco perché si asciugassero. Un’ottima caratteristica è la possibilità di usare lo smartphone touchscreen.

Main--Foto-di-Alessandro-Tedesco

I guanti a riposo sul monte Toubkal

Conclusioni

Mi sono ricreduto, potrò usare questi guanti anche se hanno “protezioni”! Con quest’accessorio sono molto esigente, voglio che mi calzi alla perfezione e che mi dia tutta la sensibilità che avrei senza usarli. Non voglio dire qui che neanche li sentivo, ma la percezione che ho avuto nell’usarli è stata ottima sebbene il materiale del palmo non sia così sottile. Le protezioni poi fanno il loro lavoro “in backstage”, senza intromettersi più di tanto. Si possono pure usare col telefono senza sfilarli, e non è poco! Hanno resistito al freddo e all’acqua dando prova di una grande traspirabilità. Certo, qualche difettuccio lo hanno: la cucitura sul polso mi è parsa poco resistente e il tessuto tra le dita ha iniziato a perdere consistenza sfilacciandosi. Ma in generale, tornerò con piacere ad indossare questi Shimano Explorer.

La chicca

“Touch sensible”. La protezione sul palmo

La pecca

Cucitura sul polso fragile. Tessuto tra le dita cedevole

A proposito dell'autore

Da sempre un grande appassionato di natura e bici e accanito difensore dell’ambiente. Lavora come organizzatore di bike tour con il suo Coast2Coast in tutta l'area del Mediterraneo, inoltre da anni collabora come freelance per alcune delle più importanti riviste di mountain bike italiane.