Casco: MET // Kaos | La nostra valutazione
BiciLive Review9.2
prezzo
  • 130 €
9.2Il nostro voto

Abbiamo giá recensito su bicilive due dei caschi della MET, azienda italiana che dal 1987 realizza prodotti di altissima qualità

Mi sono incuriosito e mi si è accesa la lampadina: “devo provare uno dei loro caschi!”, e i tour Coast2Coast che mi portano in giro per il Mediterraneo non sono che una grande occasione per testare il prodotto su piú fronti e in condizioni sempre diverse, un long test term che poche (nessuna?) altre testate giornalistiche al mondo si possono permettere: immaginate prima un tour di otto giorni in Sicilia, poi uno enduro sull’Atlas marocchino con tre giorni di discese da 30 a 40 km e infine il tour dall’Atlas al Sahara con il sole invasiva sentinella delle nostre pedalate per 6 giorni…

Che io sappia, solo Hans Rey fa meglio di cosí per i suoi test!

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Foto di Alessandro Tedesco

Come è fatto

Ma veniamo al casco, il MET Kaos, un prodotto che esiste da diverso tempo nel catalogo dell’azienda tricolore ed é stato migliorato costantemente, anno dopo anno. Varie sono le soluzioni tecnologiche che utilizza il Kaos, tutte studiate per dare sicurezza e comfort al rider. Tanto per iniziare la costruzione realizzata con una tecnica esclusiva MET: In-Mould Intelligent Fusion, che diversamente dalla più diffusa Twin-Shell che è l’accoppiamento di polistirene (interno) e policarbonato (esterno), provvede ad una fusione degli elementi in una sola matrice con diverse densità di materiali per dare differente peso e volume a seconda del modello e l’uso a cui è destinato il prodotto. Questo naturalmente ottimizza la capacità di assorbimento degli urti. Ed ancora, in tema di sicurezza, Ultimalite Tecnology, che provvede a rafforzare la struttura grazie all’inserimento di sottili lamelle in materiale composito nei punti strategici, permettendo di abbassare il peso senza pregiudicare la sicurezza. Sul sito trovate anche l’esperienza del Crash Test!

Le cinghiette per assicurare il casco alla nostra testa sono in materiale anch’esso esclusivo del costruttore, Kevlar straps, leggere e resistenti. La visiera è integrata al casco e provvista di fori che forzano la ventilazione del casco, altra caratteristica del Kaos. Sulla fronte ancora una esclusiva tecnologia della MET, il GEL 02, la protezione “imbottita” e antiallergica posta sulla parte anteriore che mette su un cuscino la nostra fronte, insieme alle altre protezioni interne al casco, in coolmax e lavabili. Per terminare il viaggio tecnologico, il Safe-T-Smart, il sistema che assicura il casco alla zona occipitale con un meccanismo a rotella semplice, confortevole ed efficace. In più, sempre sul retro del casco, due stickers catarifrangenti, estremamente utili per chi si spinge a pedalare col buio.

Il tutto per un eccezionale risultato di peso: 235 gr per la misura M e 250 gr per la L!

Come è andato

Wow, tutta questa tecnologia mi ha sfiancato… ma meno male che c’è, indossandolo effettivamente non ci fai caso, ma la percepisci, non tanto per i ritrovati scientifici in sé, ma per la comodità, la facilità e l’intuitivtà d’uso.
Il casco è davvero leggero, stupisce quando lo metti e ti ritrovi un peso quasi nullo. Chiaramente da un casco all mountain, così è etichettato sul sito della MET e la destinazione d’uso è quella, non ti aspetti una leggerezza simile! L’aspetto è estremamente gradevole, il mio casco ha un colore arancio che si adatta bene a tutto l’abbigliamento colorato che di solito uso; la forma è altrettanto azzeccata con una buona copertura della nuca. Ma quello che capisci subito come enorme vantaggio di questo MET Kaos, oltre al peso, è la ventilazione: una rete di aperture che forza il passaggio dell’aria che rende assai confortevole portare questo casco anche per lunghe escursioni. La visiera, fissa, contribuisce alla ventilazione convogliando l’aria su tutta la superficie del casco. Il primo test l’ho fatto sui 300 km di Coast2Coast West, la traversata da Agrigento a Scopello fino ad Erice (Bike Park), partendo con una pioggia torrenziale e arrivando a farci il bagno in mare  il 30 Aprile.

Chiaro, qualcuno ha spostato l’equatore un po’ più a nord… e il mio Kaos se ne fa una beffa: perfetto, la ventilazione è così efficace che anche se mi bagno non ho alcun fastidio e col sole forte, io che non “gradisco” i caschi, riesco a trovare questo della MET più che sopportabile. Il GEL 02 funziona, laddove con altri caschi “superleggeri” hai la testa poggiata su fastidiosi duri materiali in policarbonato, qui sembra di tenere la fronte su un cuscino. Ah, facili, veramente, le regolazioni, bisogna perdere qualche minuto a trovare la giusta misura per le straps in kevlar, e poi con la rotella del Safe-T-Smart te lo regoli a piacimento: appena mi fermo apro un pochettino per allentare la presa (l’ho detto, li soffro i caschi), e alla ripartenza un altro colpettino alla rotellina e il caschetto è perfettamente “bloccato” sulla testa.

Pare abbia trovato il mio casco perfetto? Pare!

In effetti c’è una cosa che io non trovo “perfetta”: perché non fare le misure per quelli con la testa piccola? cioè, soltanto misure M ed L? Se avessi avuto la possibilità di indossare un Kaos misura S, sarebbe stato più compatto e dannatamente perfetto per me! Capisco che sono un’eccezione con i miei 52 cm di circonferenza… Purtroppo pare sia un uso ormai consolidato realizzare solo misure M ed L tra i costruttori di caschi…
I successivi test in Marocco non hanno fatto che confermare le impressioni che ho provato in Sicilia; nella C2C Enduro sull’Atlas l’ho trovato perfetto, anche lì, con i guanti messi puoi aprire facilmente il casco e regolare le chiusure. Non l’ho testato in Crash-Test, fortunatamente… E ancora, anche a 47 gradi, nell’ultima tappa da Zagourat ad Ait Isfoul, in pieno deserto del Sahara, vi assicuro che il casco in testa ci sta.

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Che aggiungere, che non passi inosservato né tra i single track del Bike Park di Erice né tra i souk di Marrakech con un bel casco color arancio?

 

La chicca

Incredibilmente Leggero
Il Comfort è da 10 e lode
Ventilazione

La pecca

Il Prezzo è adeguato, ma la crisi c’è!
Misura non adatte a teste piccole (come la mia!)
Sito solo in inglese!

A proposito dell'autore

Da sempre un grande appassionato di natura e bici e accanito difensore dell’ambiente. Lavora come organizzatore di bike tour con il suo Coast2Coast in tutta l'area del Mediterraneo, inoltre da anni collabora come freelance per alcune delle più importanti riviste di mountain bike italiane.