Ohlins: lo abbiamo assaggiato bicilive.it 22 Novembre 2013 Componenti Lo scorso weekend, come già accennato, dopo la chiamata di Eros Taboni (Andreani Group) il nostro rider Matteo Lupidi ha avuto l’opportunità di testare per un weekend intero il nuovo ammortizzatore di casa Ohlins. Costruito secondo lo schema Twin Tube (doppio tubo), il TTX, chiamato come il fratello maggiore montato nel motocross, è stato rivisto nei passaggi interni con delle valvole differenti rispetto al Cane Creek Double Barrel (ammortizzatore sviluppato in collaborazione con Ohlins), nate per avere maggiore semplicità di regolazione e allo stesso tempo un ottimo controllo delle pressioni interne, che ai fini pratici permettono una gestione idraulica maggiore consentendo al rider di capire meglio il comportamento della sospensione. Per questo primo test di assaggio è stata utilizzata una Specialized Demo 8 Carbon 2014 (messa a disposizione da Bike-Store), la stessa bici con la quale è stato sviluppato il prodotto. Il TTX dispone di tre posizioni per quanto riguarda le High Speed (leva nera), 16 clic per le basse velocità (ghiera blu) e un’unica regolazione per il ritorno di sei clic posizionata ai piedi dell’ammortizzatore. Inoltre Ohlins mette a disposizione più molle rispetto ai concorrenti, ciascuna con un incremento di soli 10 kg, consentendo così un setup più specifico per ogni rider. Selezionata la molla si parte e già dalla prima discesa si capisce il gran lavoro svolto dai tecnici. Molto facile da regolare, il TTX consente al mezzo di copiare il terreno in modo sorprendente: si riesce infatti a percepire ogni singolo clic e il conseguente cambiamento nel comportamento della bici. Il posteriore non va mai in crisi in staccata e in curva mantiene un grip sbalorditivo liscio o bucato che sia, tutto ciò grazie al lavoro svolto dalle nuove valvole che sono molto più sensibili ai cambiamenti di velocità del mono riuscendo ad assorbire l’impatto senza scomporre la bici e allo stesso tempo sostenendo di molto l’idraulica dell’ammortizzatore permettendo così una buona pedalabilità. Il controllo delle alte velocità in compressione, invece, trasforma la bici radicalmente. La regolazione più soft (uno) consente di avere un mono molto morbido, ottenendo in questo modo una bici più caricata sul posteriore e una guida confortevole, ideale per le piste più bucate, piene di radici o per i rider alle prime armi. In modalità medium il TTX diventa più corposo, non si abbassa come nella regolazione soft, supera l’ostacolo molto più velocemente trasmettendo aderenza al posteriore e la bici comincia ad essere molto più sostenuta e dinamica. Nella posizione hard la Demo 8 si trasforma in un vero e proprio mezzo da world cup: molto più nervosa, in grado di proiettarti fuori dalle curve e dallo scassato in maniera impressionante; il tutto ad una velocità maggiore rispetto a prima e senza andare a sacrificare più di tanto il grip. Una regolazione per i più esperti e smaliziati da abbinare anche ad un irrigidimento della forcella, in modo da compensare il lavoro fatto dall’Ohlins. In conclusione, un ammortizzatore molto versatile, adatto a tutti i rider più o meno esperti, facile da regolare con il suo punto forte nel grip e feeling trasmesso. Informazioni su Ohlins: www.andreanigroup.com Testo di Matteo Lupidi Foto: di Matteo Lupidi, foto action di Stefano Romagnoli