Il test della mtb Ghost Amr 6559 bicilive.it 3 Febbraio 2014 Test Una bici che passa inosservata – come evidenziato da Cristiano – e che ha visto giudizi contrastanti tra i tester. Nel complesso i diversi punti di vista hanno evidenziato punti di luci e ombre non sempre coincidenti, anzi, a volte distanti tra loro… Per Cristiano è una bici equilibrata in ogni ambito, con il plus di un’estetica piacevole e un allestimento coerente, a parte il manubrio stretto. A Claudio il manubrio proprio non è piaciuto, così come la tripla corona – “la tripla non ha senso” – e le ruote e le gomme troppo leggere. Anche per Luca la Ghost paga lo scotto di non colpire in modo particolare dal primo istante, fermo restando che “si pedala bene in salita e va bene in discesa, si rilancia bene usando il CTD e (meglio di niente) ha il reggisella telescopico privo di remoto.” Conclusione? Cambiando il manubrio e le gomme, e scegliendo bene la taglia – è una via di mezzo tra M e L – diventa una bici sicuramente molto valida. Non avrà le finiture di altre bici molto curate da questo punto di vista – GT, Scott e Lapierre – ma è molto maneggevole e adatta a chi ha un approccio turistico al mountain biking. Telaio alluminio idroformato, schema a 4 punti di infulcro, tubo sterzo conico Escursione Anteriore 130mm e posteriore 120mm con forcella e ammo Fox Float CTD. Forcella e Ammo Fox Float CTD. Trasmissione Shimano SLX/XT Freni Shimano Deore Reggisella telescopico X-Fusion 100mm Ruote Alex Rim/Shimano Deore Coperture Schwalbe Nobby Nic 2.25 Peso 13,61 kg Prezzo 2.549 euro Il test della mtb Ghost Amr 6559Criteri: telaio, geometria, sospensioni e componentistica sono, infatti, studiati per costituire un insieme. Nel giudizio conterà quindi la totalità del mezzo e non solo la dimensione delle ruote o la corsa alla ruota. Costruzione Allestimento Appoggi Salita Discesa Scatto/rilancio3.6Il nostro voto