Mini Test: Intense // Carbine 29C Costruzione Allestimento Appoggi Salita Discesa Scatto / Rilancio4.8Il nostro votoVoti lettori: (9 Voti)Infowww.intensecycles.com Prezzo6.599 euro Telaio La Carbine 29 è costruita per il divertimento e la velocità con la vera grazia e bellezza che ci si potrebbe aspettare da Intense. I suoi 140mm di escursione al posteriore (da segnalare che è possibile accorciare l’escursione posteriore a 125mm, spostando l’attacco dell’ammortizzatore nella biella senza cambiare la geometria) e 160 all’anteriore la rendono come una bici capace di arrampicarsi e scendere su qualsiasi tipo di trail. Il passaggio dei cavi avviene all’interno del telaio, ma volendo il tubo freno posteriore (per una veloce sostituzione) e quello del reggisella possono essere esterni. Ricordiamo che i perni dei link possono essere lubrificati facilmente con una apposita pompa che sfrutta due piccoli attacchi situati nel link stesso. Foto di Lara Spennacchi Come già spiegato, la Carbine è affidata alla tecnologia VPP. La bici è stata oggetto oltretutto di aggiornamenti al carro posteriore, con l’utilizzo di nuova costruzione interamente in carbonio con forcellini integrati che le dona un look raffinato e maggiore rigidità. L’assenza del collegamento, nel carro posteriore a destra, del fodero superiore con l’inferiore non crea problemi alla rigidità strutturale della bike, ma facilita invece il cliente che preferisce una guarnitura doppia nel caso la trasmissione 1×10 o 1×11 non sia di suo gradimento. Nella parte bassa del downtube si trova una protezione in carbonio per riparare il telaio dagli impatti con le rocce. La geometria è quella di una bici da enduro moderna, con un angolo di sterzo da 67° e dei foderi inferiori da 451mm, garantendo così stabilità sul veloce senza però sacrificare la maneggevolezza sullo stretto, importantissima per un 29er. Per il 2015 la Carbine offre nuove grafiche ed è disponibile in due colori differenti. Montaggio All’anteriore troviamo una Rockshox Pike RCT3 con regolazione alte e basse e velocità in compressione e regolazione del ritorno. Al posteriore è montato il nuovo nato della Cane Creek, il DB Inline, con la sua infinità di regolazioni. I freni sono Shimano XT, manubrio Renthal Fatbar da 740 mm e attacco Thomson. Gruppo trasmissione tutto di casa Sram con il suo X01 da 11 velocità con corona da 30T. Sella WTB Volt Race, reggisella telescopico K-LEV Integra (125 mm) e cerchi No Tubes ZTR Flow EX Team 29 con raggi DT Competition. Le coperture sono Maxxis High Roller 29×2.3 EXO TR. Salita / Discesa Grazie al peso limitato e le ruote da 29”, la Carbine sale senza molti problemi. Il Cane Creek con il suo settaggio specifico per ogni telaio svolge a pieni voti i suoi compiti e semplicemente chiudendo, in senso orario, la regolazione delle basse velocità in compressione, il carro si irrigidisce consentendo di arrampicarsi con facilità. Spostando il peso in maniera adeguata l’anteriore non si alleggerisce più di tanto e l’affondamento della sospensione rimane minimo; sicuramente nelle salite molto ripide una forcella ad escursione variabile sarebbe stata migliore ma a quel punto saremmo al limite del pedalabile… Sotto il punto di vista della trasmissione, l’X01 la considero come una delle migliori, e la corona da 30 denti ci permette di andare ovunque con una certa disinvoltura. È normale che i 140 mm di escursione, se ci si alza sui pedali e si spinge, non rendono la carbine 29” un mostro in reattività, ma semplicemente spostando il perno dell’ammortizzatore si può accorciare l’escursione in 125mm. Personalmente è una cosa che non farei mai, considero la bici da enduro un mezzo che ci consenta di arrivare in cima pedalando ma di scendere divertendosi. La Carbine esprime le sue maggiori potenzialità in discesa. Questa volta aprendo le basse velocità del DB Inline e abbassando il K-LEV ci si lancia nei trail senza problemi, le ruote da 29” sono in grado di divorare tutti gli ostacoli. Nello stretto non si avverte nessun problema: la bici curva bene e nel veloce si ha un’ottima stabilità. È impressionante sentire come le grandi ruote e le escursioni generose riescano a far raggiungere alte velocità a questa Intense. Sento dire da troppe persone che le 29” non curvano, ma io dico sempre: “Siete sicuri che il motivo non sia dovuto ad una maggiore velocità?”. La lunghezza del carro di 451 mm e l’apertura dell’angolo di sterzo a 67° infondono una certa sicurezza al rider che gli consente di andare forte da subito. In termini di reattività, la Carbine si fa sentire leggermente più legnosa di una bici con diametro minore di ruote, ma si sa, non si può avere tutto, e con questa configurazione si fa prima a passare sopra agli ostacoli rispetto che a schivarli. Il carro lavora con una curva progressiva che si indurisce verso la fine e consente anche dopo grandi impatti di non arrivare a fine corsa. Punto di forza sono i rilanci, che grazie al sistema VPP anche con ammortizzatore aperto la bici non affonda e trasmette tutta la potenza trasmessa alla ruota. Foto di Luigi Carbonaro Conclusioni Una bici versatile dal design accattivante, facile da guidare e capace di donare molte emozioni: queste sono le caratteristiche della Carbine. Pensata e costruita per essere sfruttata da tutti, dal rider “della domenica” fino a quello che affronta gare ad alto livello e vuole dire la sua in un mondo “enduro race” sempre più orientato al 27,5.