Prezzo2.224,30€

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È strano, ma quando qualcuno mi chiede un parere su un mezzo serio da discesa consiglio sempre di stare su prodotti abbastanza costosi di marchi noti o di valutare le tedesche che si vendono per corrispondenza. Scopriamo il perché…

Cavallo che vince…

Il detto recita che il cavallo che vince non si cambia e in Rose devono averlo preso davvero alla lettera. Ma la loro filosofia nell’aver scelto una strada e percorrerla con qualche piccola variazione, piuttosto che cambiare direzione ogni due stagioni, mi porta a riflettere su tre aspetti: tradizione, marketing e innovazione.
Tradizione: l’aver scelto un sistema di sospensione come l’Horst Link credo sia stato uno dei passi chiave per il successo di Rose. Tale sistema, tolto l’obsoleto monocross, di tradizione ne ha più di qualsiasi altro sistema in commercio. Conosciuto per essere attivo al 100% in frenata e in pedalata, regala alla ruota una sensibilità spaventosa, che si faccia solo della discesa o lunghissime salite (montato ovviamente su altre tipologie di mtb).

Marketing: oggigiorno senza marketing non si vendono nemmeno le caramelle, anzi, le carte delle caramelle, figuriamoci le bici…

Da un lato è giusto che ci sia uno studio per appiopparci nuovi prodotti e farci dissetare la nostra voglia più o meno repressa di possedere qualcosa di nuovo, o di presunto migliore, ma a volte il Signor Marketing la fa fuori dalla tazza e ci troviamo così di fronte a prodotti che, per il puro gusto di proporci la novità, non hanno avuto il tempo necessario di essere studiati, sperimentati e testati sul campo. Da questo punto di vista Rose non mi pare proprio l’azienda che ogni anno stravolge look, materiali e cinematismi per invogliarci ad acquistare nuovi prodotti, piuttosto affina sapientemente con soluzioni di qualità. Ne sono un esempio i forcellini del prodotto in test, realizzati usando lavorazioni dal pieno per garantire sempre e a lungo un’elevata rigidità del carro e precisione di guida.

Innovazione: Rose mi dà l’idea di interpretarla con le dovute cautele, perché ci vuole una vita a guadagnarsela ma un attimo a mandarla in fumo, con pregi e difetti.

Foto di Matteo Cappè

A proposito dell'autore

Una figura chiave nel panorama della mountainbike italiana e internazionale. La sua presenza spazia dall'essere giornalista, tester, testimonial, protagonista di un canale Vimeo seguitissimo e co-fondatore della Gravity School.