Scott ripropone uno dei suoi cavalli di battaglia: la Genius 910

Con ruote da 29” dotato di triangolo anteriore in carbonio, carro in alluminio, escursione anteriore di 130mm e posteriore 90/130mm, controllati dal sistema Twinloc al manubrio che gestisce sia forcella che ammortizzatore.

Questi sono entrambi Fox , rispettivamente una Float 32 CTD ed un CTCD chiamato Nude customizzato per Scott. La bici è montata tutta Shimano XT dalla guarnitura, ai cambi ed ai freni, una garanzia di affidabilità e ottimo funzionamento; appoggi, mozzi e ruote Syncros e coperture Schwalbe Nobbi Nic e Rocket Ron.

Il reggisella è il migliore da noi provato, per attuazione e funzionamento, il Rockshox Reverb Stealth da 125mm.

Il cockpit è affollato ma per un buon motivo: il Twinloc gestisce forca e ammo insieme e i freni Xt sono il miglior rapporto qualità-prezzo in ambito trail/enduro.

Il Fox Nude è il cuore della Genius. Le sue due camere d’aria separate comandate dal Twinloc fanno cambiare faccia alla bici, riducendo o aumentando escursione e sag a seconda della modalità.

La Schwalbe Rocket Ron al posteriore non ci ha convinto molto nelle staccate su fondo roccioso o smosso. Ottima comunque la scorrevolezza.

Un ingegnoso proteggi corona/guida catena interno. La catena, se cade, resta sulla corona piccola senza danneggiare il carbonio del telaio. Il passaggio cavi resta tuttavia un po’ esposto.

La pinza freno resta nascosta dietro ai foderi, la linea è molto più pulita. Il perno passante DT Swiss è il migliore in assoluto rispetto a Maxle e simili, che si deteriorano e si allentano molto rapidamente.

La zona del movimento centrale è davvero enorme, questo per creare una struttura rigida e performante in un punto nevralgico, a livello di forze torsionali, tra pedivelle ed infulcro del carro.

Alla base dell’ammortizzatore c’è il Flip Chip che permette di variare le geometrie di 0,5°. Abbiamo usato la modalità Low, quella più discesistica.