Test forcella DVO Emerald: sempre più vicini al motocross
Scorrevolezza9
Sensibilità tarature8.5
Costruzione9.5
Affidabilità9
Manutenzione8.5
Peso7
8.6Il nostro voto
Voti lettori: (9 Voti)
7.0

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Prezzo€ 2.249

“203mm of serious technology” questo è il motto DVO. Abbiamo testato una forcella che adotta soluzioni innovative, sempre più vicine al mondo del motocross.

Ingegneria DVO

Le sospensioni DVO sono progettate, costruite e testate al 100% negli Stati Uniti dai rider per i rider. La loro filosofia è quella di realizzare un prodotto che abbia elevata affidabilità, prestazioni eccellenti e sul quale sia facile fare manutenzione. Tutti i prodotti sono frutto dei software di progettazione più avanzati sul mercato, capaci inoltre di eseguire l’analisi degli elementi finiti, fase fondamentale per completare tutto il processo di elaborazione e sviluppo del mezzo.

Cosa differenzia DVO dagli altri brand?

– materiali di qualità per ogni singolo pezzo
– design della cartuccia avanzato con una forte affidabilità e facilita di manutenzione
– ampia gamma di regolazione sia per compressione che estensione
– assemblaggio fatto a mano con un elevato livello di controllo della qualità 
-assistenza per i clienti e disponibilità dei pezzi di ricambio
– video disponibili sul sito con le istruzioni per smontare la forcella per cambiare set-up e fare manutenzione.

DVO offre una selezione limitata di prodotti di alta gamma e si concentra solo ed esclusivamente sullo sviluppo di sospensioni per la mountain bike, collaborando con rider di fama mondiale nel downhill ed enduro, evitando così di apportare modifiche in fase di produzione o sostituzioni costose per il cliente.

Come è fatta

Grazie alla disponibilità di Enrico Guala (4guimp) e alla bravura di Andrea Goffredi (meccanico affermato nel mondo del motocross per quello che riguarda le sospensioni) ci siamo presi la libertà di mettere a nudo questa forcella, che risulta essere molto particolare rispetto a quelle disponibili nel mercato attuale.

Con i suoi 3.150 grammi la forcella risulta essere molto pesante al primo impatto, ma grazie alla distribuzione dei pesi nella parte bassa si ottiene un aumento di stabilità dell’avantreno e facilità di inserimento in curva.

Per comprendere meglio questo fenomeno provate ad esempio a prendere in mano un cacciavite tenendolo bloccato una volta dalla parte del manico e l’altra dalla parte della punta: vi renderete conto subito della differenza delle distribuzione delle masse.

I materiali usati per la costruzione della Emerald sono di alto livello: i piedini (dove viene collocato il perno) sono in magnesio, le piastre in lega forgiata e i foderi da 42mm sono lavorati al cnc.
Salta subito all’occhio il CTA (carbon torsion arch) che oltre a proteggere gli steli, svolge anche la funzione di ridurne la torsione del 23%, eliminando così il problema più grande delle forcelle up side down, causato dalla mancanza dell’archetto sopra la ruota.

Off The Top

Novità assoluta riguarda l’introduzione del sistema OTT (precarico molla negativa) nel mondo della mountain bike, già presente nel mondo moto progettato da Showa.

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© Sergio Barboni

Dalla foto si può vedere che il sistema è costituito da:

  • un’asta interna dove passa l’aria che in questo caso rimane nella parte bassa della forcella
  • una molla esterna più grande che comprime la camera d’aria
  • una molla più piccola interna che funge da finecorsa quando si ha la completa estensione, andando ad eliminare quel fastidioso ”stac” quando si stacca la ruota da terra.

Come funziona il sistema OTT?

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© Sergio Barboni

La camera ad aria è posizionata nella parte inferiore della forcella. Al di sopra della stessa si trova il tampone bianco con l’o-ring che comprime l’aria e tramite esso, con la regolazione dell’OTT è possibile cambiarne il volume e di conseguenza il precarico della molla negativa. Questo sistema ci permette di viaggiare a pressioni sostenute senza avere il problema di irrigidimento della parte iniziale della corsa. Infatti, girando il pomello in senso orario, si ottiene un maggior precarico della molla sulla camera d’aria, aumentando così la sensibilità della corsa iniziale. In ogni caso, la funzione Off The Top non cambia la corsa della Emerald.

Bottom Loader

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© Sergio Barboni

Novità di questa forcella è il pacco lamellare, rimovibile in pochi minuti e senza la perdita di olio.
Capovolgendo la forcella infatti è possibile estrarlo senza sporcarsi ed intervenire su di esso per variarne il flusso dell’olio tra le lamelle.
Il registro della compressione agisce su una valvola idraulica in grado di parzializzare il passaggio dell’olio esclusivamente durante la fase di affondamento della forcella, mentre durate il ritorno la valvola unidirezionale viene bypassata e quindi l’olio riesce a fluire senza problemi.

Le basse velocità riguardano il lavoro della forcella nella prima parte, quindi quello più lento che determina il comfort e la sensibilità della sospensione. Questo è costituito da un foro aperto, senza lamelle, al suo interno uno spillo conico che regola il passaggio di olio rendendolo così o libero (taratura più morbida nel parte iniziale) o sempre più chiuso girando la regolazione in senso orario ( taratura più dura alle basse velocità).

Le alte velocità, invece, regolano gli impatti più violenti con il terreno e quindi quelli che sfruttano l’intero lavoro della sospensione. In questo caso non abbiamo più un foro che va a regolare il flusso d’olio, ma il pacco lamellare.
Come potete vedere dall’ultima foto, l’olio passerà attraverso il pistone ed andrà a comprimere la piramide di lamelle a loro volta spinte da una molla per contrastare la forza (che può essere da noi variata tramite la regolazione).

A Cosa serve cambiare le lamelle?

Possiamo trovare vari tipi di lamelle, da morbide a dure o con diversi tipi di sezione.
Variare la piramide ci permette di settare la sospensione a nostro piacimento, cosa che con gli altri brand non è fattibile e soprattutto non in poco tempo.

Rebound

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Il rebound controlla la velocità di estensione della forcella dopo la compressione. © Sergio Barboni

Come spiegato sopra per la compressione, lo stesso vale per il ritorno. L’asta è collegata alla parte superiore della forcella e al suo interno è collocato lo spillo conico. Il pacco, qui costituito da solo due lamelle, non può essere variato dall’esterno ed è necessario intervenire a forcella aperta. Il controllo dello smorzamento del rimbalzo è relativo alla quantità di pressione d’aria usata. Maggiore pressione dell’aria richiede più smorzamento in estensione e una pressione dell’aria più bassa ne richiederà meno in estensione, quindi bisogna regolarsi di conseguenza.

Tecnologia Twin Tube

Il Twin Tube combina la tecnologia dell’ammortizzatore a “flusso libero” con quella a “cartuccia sigillata”. Con questo design, la cartuccia è inserita nel tubo interno, consentendo all’olio di circolare dentro e fuori attraverso dei fori. Tutto ciò fornisce un maggiore flusso d’olio, senza il peso aggiuntivo necessario a riempire la forcella. In termini di riding avremo una sospensione molto più sostenuta alle basse velocità e capace di assorbire gli urti più grandi senza mai andare in crisi.

Boccole

Molto particolare, come potete vedere dalla foto, è il disegno delle boccole. A differenza delle altre, caratterizzate da alcuni tagli verticali per il passaggio dell’olio, queste li hanno in obliquo andando così a trattenere in modo migliore il liquido e ottenendo una lubrificazione aggiuntiva e più duratura.

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© Sergio Barboni

La prova sul campo

Ho avuto modo di provare la Emerald per più di un mese e devo ammettere che dal punto di vista di regolazioni e messa a punto mi ha impegnato molto di più delle altre forcelle, non per la difficoltà nel tararla, ma per il fatto che si hanno a disposizione parecchi fattori che possono essere variati e che possono fare la differenza. Grazie alla regolazione dell’OTT, anche se si viaggia a pressione elevate e quindi con un tuning Race, la prima parte rimane molto scorrevole e sensibile donando così al rider confort di guida  un feeling senza eguali in entrata di curva.

Se si prende in mano l’archetto in carbonio (CTA), oltre a renderci conto del suo peso ridotto, si nota subito la sua rigidità. Infatti grazie a quest’ultimo, oltre a fungere da protezione per gli steli, il tipico difetto delle forcelle a steli rovesciati della torsione è in parte eliminato. Personalmente, adoro le “upside down” per la loro capacita di muoversi più liberamente rispetto una sospensione tradizionale. Così facendo in curva si riesce ad avere un maggior grip e la possibilità di correggere traiettoria utilizzando il freno anteriore senza avere il classico problema della chiusura dell’avantreno.

Gli oltre tre chili si fanno sentire ma grazie alla distribuzione dei pesi nella parte bassa tutto ciò si trasforma in aumento di stabilità all’avantreno e facilità di inserimento in curva. Un peso giustificato anche dalla grande quantità di olio all’interno di essa: il twin tube ha bisogno di 320cc di olio per funzionare e per la lubrificazione degli altri pezzi altri 80cc per un totale di 400cc. Insomma nessuna forcella in produzione per la bici ha questi numeri e tutto ciò fa aumentare il peso ma anche la funzionalità della DVO.

Ottima la stabilità sul veloce e sullo sconnesso. Grazie al pacco lamellare estraibile in pochi minuti possiamo andare a variare ogni singolo centimetro dei 20.3 di escursione di questa Emerald, cosa difficile da fare se si è neofiti, ma già con le regolazioni di serie, si può ottenere un ottimo comportamento. Infine, se avete qualche problema o qualche dubbio nella messa a punto, sul sito web della DVO trovarete scritto tutto con precisione e i tutorial vi mostreranno come fare.

Conclusione

Come potete vedere, per questa Emerald sono state spese tante belle parole ma bisogna considerare che non è tutto oro quello che luccica.
Per settarla e capire veramente i suoi pregi bisogna essere rider navigati. Un neofita non troverà differenze sostanziali rispetto gli altri brand anzi, con una forcella base sarà facilitato nella taratura perché ci sono meno regolazioni su cui intervenire.
Quindi, non credete che se acquistate la DVO sarete più veloci alla fine della discesa di 5 sec, ma sicuramente una volta settata il feeling sarà eccellente e voi contenti della scelta fatta.

La chicca

Forcella estremamente customizzabile con alta disponibilità dello staff nella risoluzione dei problemi

La pecca

Il prezzo

A proposito dell'autore

Arriva dal mondo del motocross, ha partecipato a gare di livello nazionale fino a quando non ha incontrato Luca e Matteo che lo hanno coinvolto nei loro shooting e trip in mountainbike. Da quel momento si è innamorato del gravity. Oltre a collaborare con BiciLive, è un rider sponsorizzato ed effettua test prodotti per alcuni brand.