Cristiano BorghiTest mtb xc Orbea OIZ 2017 27,5” Vittoria Spada 26 Ottobre 2016 Test Bike Shop Test 2016: tra le tante novità per la stagione 2017 si distingue l’Orbea OIZ da xc, da me testata per mountainbike.bicilive.it sui trail collinari di Zola Predosa (BO). Dinamica, leggera e prestante, è una mountain bike adatta a tutti, dai pro rider come Catharine Pendrel (medaglia di bronzo a Rio de Janeiro) e la nostra azzurra Eva Lechner che l’hanno usata anche in diverse prove di coppa del mondo, ai ciclisti “spiriti liberi” che pedalano solo per passione. I motivi di ciò li vedremo in seguito, adesso analizziamo le info tecniche. Caratteristiche tecniche mtb xc Orbea Oiz 2017 Orbea ha lavorato molto sulle geometrie del telaio della mtb Oiz, diminuendo l’angolo del piantone sella (74°) per rendere la bici più pedalabile anche in salita. Inoltre per rendere la bici più reattiva in un’ottica di gara è stato chiuso l’angolo di sterzo di mezzo grado, arrivando a 70°. Si perde un po’ di confidenza in discesa ma per sopperire a questa mancanza deve emergere l’abilità del ciclista. Il telaio è stato rivoluzionato al 100%. È un full monoscocca interamente in carbonio, non ha nessun componente in alluminio (neanche le battute dei cuscinetti della serie sterzo e del movimento centrale, che hanno la tecnologia press-fit) ed è quindi più leggero e più raffinato. In casa Orbea hanno poi lavorato sul nodo della sospensione, che adesso lavora perfettamente in asse con il carro posteriore. Questa caratteristica permette di ottenere una buona spinta in uscita di curva da parte del carro, dopo la compressione ed estensione dell’ammortizzatore. Viene quindi eliminato il punto di infulcro sull’asse posteriore con il sistema “UFO”, che gioca a favore della reattività soprattutto dove serve di più, ovvero in curve e salti. Grazie alla tecnologia UFO inoltre c’è bisogno di meno manutenzione e la bici è più leggera. La Orbea Oiz 2017: il telaio monoscocca interamente in carbonio dona più spinta in uscita di curva grazie al nodo della sospensione, che lavora perfettamente in asse con il carro posteriore. Il tubo obliquo ha una particolare lavorazione per irrigidire la sua struttura. Come molte delle bici da cross country moderne, la Oiz ha le guaine interne al telaio, ma in più ha la particolarità di poter far passare i cavi all’esterno semplicemente girando le testine fermacavi di 180 gradi. Ciò è molto utile quando come in gara bisogna eseguire una sostituzione rapida e guadagnare tempo prezioso. Tra i numerosi pregi di questa prestante mtb c’è anche quello di essere finalmente compatibile con il reggisella telescopico, una delle ultime innovazioni che ha preso ampiamente piede nell’enduro e nel trail riding e che pian piano si sta diffondendo anche nel cross country. Come freni La Orbea Oiz 27,5″ da me testata monta gli ottimi Sram Level Ultimate, il gruppo è lo Sram XX1 Eagle con corona da 34T e pacco pignoni 12 velocità 10-50, con il nuovo pignone da 50 che garantisce la “pedalabilità” anche sui sentieri più ripidi e impegnativi. Come cerchi monta i Mavic Crossmax Elite con spaziatura Boost, attacco manubrio e manubrio sono entrambi SLK in carbonio, la sella è Selle Italia. Il gruppo montato dalla Orbea Oiz 2017 è il precisissimo e fluido Sram XX1 Eagle, corona 34T e pacco pignoni 10-50. Nella foto si vedono anche i cerchi Mavic Crossmax con spaziatura Boost e i copertoni Maxxis Ikon 3C. Test mtb xc Orbea Oiz 2017 La bici in test è un modello taglia S “prototipo” con montaggio misto, sospensioni Fox non marchiate e ammortizzatore non Kashima, mentre sul catalogo Orbea potrete trovare tutte le specifiche di ognuno dei sei montaggi della Oiz, dai 3000 euro ai 7.499 della LTD. La prima cosa che ho notato salendo in sella a questo bolide firmato Orbea è stata la sua rigidità. Una volta bloccate le sospensioni si trasforma da una morbida full a una rigida front. Tutto ciò ovviamente, assieme al manubrio e allo stem anch’essi in carbonio, aiuta molto nella pedalata e soprattutto nei rilanci, rendendo la bici confortevole oltre che reattiva ma mai troppo nervosa. Da notare il comodo e veloce bloccaggio contemporaneo delle sospensioni con il comando al manubrio. Dopo una breve salita ho potuto testare la mtb su un single track in discesa, a tratti anche sconnesso con pietre e radici, dove si è dimostrata molto fluida, complice anche la nuova spaziatura Boost su entrambe le ruote. Grazie all’armonia di tutta la bici, la sensazione è di avere sospensioni con escursioni maggiori rispetto a quelle da 100 mm presenti. La Oiz è ottima nei tratti più veloci su single track scorrevole e strada bianca grazie anche ai copertoni Maxxis Ikon 3C che sono come la bici: allo stesso tempo scorrevoli e leggeri, con la tripla mescola 3C che offre quel grip in più in curva e sulle rocce purché si rimanga in condizioni asciutte. Il comando molto ergonomico del bloccaggio contemporaneo delle sospensioni permette di trasformare in un istante la Orbea Oiz da una morbida full a una rigida front. Conclusioni Con il peso di soli 10,2 kg (senza pedali, montata con camere d’aria) e la sua doppia personalità gestibile con il comando al manubrio delle sospensioni, l’Orbea Oiz è una bici molto divertente sia da guidare in discesa sia da pedalare. È precisa nelle entrate in curva e non si fa sopraffare dagli ostacoli che incontra sul proprio percorso. Non si sente la mancanza di una doppia corona all’anteriore grazie all’ampio range di rapporti dello Sram Eagle 1×12 ma per l’utente che la desideri ci sono gli altri modelli a catalogo. È disponibile nelle taglie S, M e L e ha un prezzo per il montaggio in test di 6.499 euro. La taglia XL è disponibile solo per la versione con le ruote da 29”, mentre la 27,5″ la troviamo in taglia M ed S, questo per ottenere un buon rapporto tra maneggevolezza, dimensione ruota e corporatura del biker. Che cosa ci è piaciuto Ottimo il peso contenuto e la rigidità che si ottengono con tutte le nuove tecnologie, per essere una full è molto leggera e rigida. Che cosa non ci ha convinto In un’ottica “lungo termine”, il movimento centrale con tecnologia press-fit richiede molta manutenzione, si consuma prima del sistema con filettatura e bisogna cambiare spesso i cuscinetti. Per maggiori informazioni, visita il sito Orbea.