Deep into enduro | Sam Blenkinsop bicilive.it 17 Ottobre 2013 Video e-magazine Sam Blenkinsop Nella miniserie di interviste in cui vogliamo approfondire l’argomento enduro per capire come si sta evolvendo, o come si dovrebbe evolvere. La disciplina più in voga è passata nel 2013 a circuito internazionale con la l’Enduro World Series e ha davanti a sé molteplici strade da seguire, influenzate dalle località e dagli organizzatori. Una chiacchierata con i pro più in vista, durante la tappa di Les Deux Alpes, ci mostra uno spaccato di questa disciplina vista dagli occhi di chi è sempre in prima linea. Sam Blenkinsop in the miniseries of interviews to approach the Enduro discipline to better understand how it is and how it should evolve. In 2013 this very trendly sport became an international circuit with the Enduro World Series, locations and organizations will influence its future. A chat with the most important pros during the Les Deux Alpes race will show us the point of view from the inside. Question 1 – L’enduro è uno sport duro, che richiede un mix di competenze fisiche e mentali. Hai dovuto cambiare la tua guida, l’allenamento e lo stile di vita? – Enduro is a tough sport, which requires a mix of mental and physical skills and strengths. Did you have to change your riding, training and lifestyle? Question 2 – Enduro nasce come una disciplina per tutti e la maggior parte dei partecipanti sono ancora dilettanti. Per te, l’enduro è diventato troppo difficile per la massa? – Enduro was born as a discipline for everyone and the majority of participants are still amateurs. For you, has enduro become too difficult for the mass? Question 3 – C’è qualcosa che vorresti dire sull’enduro che nessuno ti ha mai chiesto? – Something you want to say about enduro that nobody ever asked you? Question 4 – Hey, un’ultima domanda! Hai bisogno di essere un campione del mondo di downhill per vincere una gara di enduro? – Hey, last question! Do you need to be a dh world champion to win an enduro race? https://www.youtube.com/watch?v=kO2k4t3LbLo Credit: realizzazione video Matteo Cappè, speaker Luca Masserini, montaggio video Pietro Baraggi