La mtb nel dettaglio: attacco manubrio e manubrio Cristiano Guarco 11 Settembre 2013 ABC Abbiamo sezionato per voi la mountain bike, illustrandovi ogni singolo elemento che la compone Vi elenchiamo tutti i componenti fondamentali di una moderna mtb, che montati sul nudo telaio lo trasformano in quel mezzo a pedali che ci regala infinite ore di divertimento. Cominciamo con la nostra interfaccia con la bicicletta, i cosiddetti appoggi: attacco manubrio, manubrio. Attacco manubrio e manubrio La forma di entrambi è molto semplice, in sostanza sono due tubi poco lavorati. L’attacco manubrio prevede due morsetti perpendicolari alle proprie estremità, per il rispettivo fissaggio sul tubo sterzo e del manubrio al suo centro. Quest’ultimo ha sezioni e spessori variabili (più grosso nella parte centrale, 31,8 mm, e più fine agli estremi, 25,4 mm) seguendo un profilo ergonomico, in parole povere piega le estremità leggermente indietro e in alto, i cosiddetti back sweep e up sweep. Se gli attacchi manubrio sono per lo più in alluminio, i manubri invece possono essere in lega leggera o in fibra di carbonio (più leggeri). In genere una configurazione prettamente pedalata prevede un attacco lungo e una piega stretta e poco rialzata (80-110 mm, 670×15 mm), salendo verso impieghi più ludici – trail, enduro – il primo si accorcia e la seconda si allarga (60-80 mm, 700-750×15-25 mm) arrivando sino all’estremo opposto, quello per il gravity (park riding, dh) con attacchi diretti su forcelle doppia piastra o comunque cortissimi per forcelle mono piastra (30-45 mm) e pieghe che arrivano anche a 800 millimetri.