Allenamento bici: il riscaldamento pre gara Davide Allegri 22 Maggio 2015 Allenamento e salute “Per riscaldamento si intendono tutte le misure che, prima di un carico sportivo, servono sia a creare uno stato di preparazione psicofisico e cinestetico-coordinativo ottimale sia alla prevenzione degli infortuni.“ Jürgen Weineck In poche parole, il fine del riscaldamento è di creare le migliori condizioni iniziali (neuromuscolari, organiche e mentali) per uno sforzo fisico e per la prevenzione degli infortuni. Viene fatta una distinzione tra riscaldamento generale e riscaldamento speciale. Il primo porta tutto l’organismo a un adeguato livello funzionale, mentre il riscaldamento speciale è focalizzato a riscaldare i muscoli specifici per la disciplina svolta. Il riscaldamento in termini fisiologici Qualche riga sopra vi ho detto che l’organismo viene portato a un adeguato livello funzionale dal riscaldamento generale e molti si saranno chiesti il significato di questa frase. Non è altro che il raggiungimento della massima sincronia ed efficacia tra i vari sistemi funzionali del corpo: temperatura corporea, irrorazione sanguigna, trasporto di ossigeno, volume cardiaco e respiratorio, resistenze muscolari e tendinee… Questione di temperatura Dovrà esserci un punto di partenza che influenzi tutti i sistemi, un parametro fondamentale da cui tutti gli altri dipendano, la scintilla che dia inizio a una lunga serie di reazioni fisiologiche. Ovviamente c’è, ed è la temperatura corporea! Con un aumento della temperatura corporea tutte le reazioni fisiologiche, chiamiamole “sportive di prestazione”, si realizzano più facilmente. La velocità dei processi metabolici aumenta, l’irrorazione sanguigna anche, con un conseguente miglior rifornimento di ossigeno. Un altro punto fondamentale del riscaldamento generale è la maggior sensibilità dei recettori sensoriali, da cui dipendono la gran parte dei movimenti tecnici e di precisione in una disciplina sportiva. Migliora quindi le capacità coordinative. Inoltre è ampiamente riconosciuto che il riscaldamento diminuisca il rischio di infortuni. Il motivo fisiologico è la diminuzione delle resistenze all’interno del muscolo, sommate alla maggiore elasticità ed estendibilità di legamenti e tendini e a un’aumentata capacità di carico dell’articolazione, grazie alla produzione di liquido sinoviale che impregna la cartilagine dell’articolazione e le permette di assorbire meglio le sollecitazioni. Il riscaldamento speciale Terminato il riscaldamento generale, il corpo raggiunge un buon livello di efficienza organica ed è ora di dedicarsi ai movimenti specifici per la vostra disciplina. In questa fase bisogna fare in modo che i movimenti di riscaldamento siano simili ai movimenti in gara o allenamento. Nelle discipline più tecniche e con maggiori sollecitazioni nella parte alta del corpo questa fase non è assolutamente da sottovalutare. Lo scopo è di aumentare gli automatismi riflessi e veicolare il sangue nella muscolatura che lavora maggiormente per gli stessi motivi sopracitati. Attenzione alle variabili Questi sono i caratteri generali del riscaldamento, ma prima di consigliarvi qualche metodo devo farvi presente che bisogna tener conto di molte variabili come l’età, il clima, terreno e spazi a disposizione, preparazione atletica… Per farvi un esempio, uno sportivo di 45 anni avrà bisogno di un tempo doppio e un riscaldamento progressivo rispetto a uno di 25. Il riscaldamento segue un modello preciso indipendentemente dalle specialità? Assolutamente no. Intensità e durata della gara sono le due variabili fondamentali che condizionano il riscaldamento, quindi in generale ci sarà un metodo per gare a corto, medio e lungo termine. Ecco un esempio di riscaldamento generale per le 3 tipologie di gara. La parte generale dovrà poi essere integrata con quella speciale. Gare di breve durata Bmx racing, 4x, downhill, xc eliminator, pista (sprint, 1km, inseguimento), Prove speciali enduro Obiettivo Le gare di breve durata sono caratterizzate da un importante utilizzo del sistema anaerobico, i muscoli verranno quindi riscaldati per evitare il precoce esaurimento di questo sistema, fondamentale per la prestazione di gara. Esempio di riscaldamento 10-15’ pedalata agile 3×1’ pedalata alta intensità (>120rpm) con marcia corta. Recupero 1’ 2 sprint da circa 100 metri con intensità sub massimale. Recupero 4’ 5-10’ pedalata agile. È importante che il riscaldamento termini 3-5’ prima della partenza. Questo perchè si possa dare il tempo al sistema anaerobico di recuperare completamente; ma una pausa troppo lunga riporterebbe i valori corporei ai livelli precedenti il riscaldamento Gare di media durata Ciclocross, cross country, cronoscalate, pista (scratch, criterium) Obiettivo Riscaldare i muscoli per prepararli a un’erogazione elevata di energia e di conseguenza a un incremento della richiesta di ossigeno. Esempio di riscaldamento 10-15’ pedalata agile 5×1’ pedalata alta intensità (>120rpm) con marcia corta. Recupero 1’ 2×5’ progressioni fino alla soglia anaerobica. Partendo da 75-80% arrivando al 100%. 5’ recupero 5’ pedalata agile. È importante che il riscaldamento termini 3-5’ prima della partenza. Questo perchè si possa dare il tempo al sistema anaerobico di recuperare completamente; ma una pausa troppo lunga riporterebbe i valori corporei ai livelli precedenti il riscaldamento Gare di lunga durata Gare su strada, mtb Marathon, enduro Obiettivo Riscaldamento generale e leggero dei muscoli. Visualizzazione strategie di gara e preparazione mentale Esempio di riscaldamento 10-15’ pedalata agile 5’ 75-80% soglia anaerobica 5’ pedalata agile Importante Attenzione a non tenere un’intensità di riscaldamento troppo elevata, partireste in debito di ossigeno! Bibliografia Allen Cheung. Cutting-edge Cycling. Human Kinetics. 2012 Maffetone, Allen. The big book of endurance. Skyhorse Publishing. 2010 Autori vari. Fisiologia dell’uomo. Edi-ermes. 2002