I prezzi variano dai 787 euro per il setup con guarnitura X1 1000 GXP ai 860 euro per quello con guarnitura X1 1400 BB30 (X1 1400 GXP e X1 1000 BB30 rispettivamente a 821 e 800 euro)

Infatti, con “per tutti” intendo la soglia d’ingresso che si è abbassata, rendendo l’accesso alla piattaforma 1x11v più accessibile per prezzo. Rimane la cosiddetta “coperta corta” in fatto di rapportatura disponibile, un aspetto che non si può trascurare e di cui parlerò più avanti in quest’anteprima.
Già con il debutto della serie X01, i prezzi della trasmissione SRAM 1x11v per mountainbike sono calati, ma non così tanto. Infatti, alcuni componenti sono rimasti in comune con il top di gamma XX1, come la cassetta che è praticamente immutata, e di conseguenza il prezzo. Il risultato è che la soglia d’accesso è rimasta alta, al di fuori delle possibilità finanziarie di molti rider che desiderano passare a un setup a corona singola all’anteriore e con 11 velocità al posteriore.
È bastato aspettare meno di un anno dall’introduzione di X01 per vedere e toccare con mano il nuovo e vero entry level, chiamato semplicemente X1. In realtà ci sono state avvisaglie nella gamma 2014, con una guarnitura X1 pensata per il primo montaggio e così semi nascosta nel ricco catalogo SRAM. Finalmente la trasmissione X1 è completata da componenti dedicati: cassetta 10-42d, cambio posteriore X-Horizon, catena 11v, e trigger destro.

La trasmissione SRAM X1, che ora vi illustro nel dettaglio e che ho avuto l’occasione di provare al Bike Festival di Riva del Garda, sarà in vendita a partire dal prossimo mese di giugno.

Il cuore del gruppo è naturalmente la cassetta a undici velocità, costruita con il raffinato processo Mini-Cluster: unico blocco di acciaio da cui sono ricavati i primi tre pignoni (quelli più piccoli), seguito da otto ingranaggi singoli giuntati in modo tradizionale. La cassetta X1 condivide la finitura superficiale Jet Black con la X01 immediatamente superiore nella gamma, pesando 315 g, 40 grammi in più della seconda. La spaziatura dei rapporti è quella tradizionale della trasmissione 1x11v SRAM: 10-12-14-16-18-21-24-28-32-36-42.

Passando alle pedivelle, si notano subito le tre versioni: X1 1000, X1 1200 e X1 1400. In cosa si differenziano? Le ultime hanno pedivelle cave in lega 6000 forgiata, con uno spider separato, sempre forgiato, per un peso dichiarato di 800 grammi. Sono quelle di gamma più elevata, prevedendo anche la possibilità di montare un bash per proteggere la corona singola, e grafiche con colorazione grigia o rossa.
Scendendo nella gamma, X1 1200 è pensata per il primo montaggio, ed è realizzata in alluminio 7000 forgiato, con spider solidale con la pedivella destra, e un peso dichiarato di 830 grammi. Invece l’entry level X1 1000 è in lega 6000 forgiata, spider solidale con la pedivella destra, e peso dichiarato di 850 grammi. Tutti i pesi si riferiscono alla versione per scatola del movimento centrale BSA, pedivelle da 175 mm, e corona da 32 denti. Saranno disponibili in versione tradizionale GXP (scatola BB di tipo BSA) e BB30, con corone da 30 a 38 denti (step intermedi di 32, 34 e 36d) di tipo X-Sync, realizzate in lega 7075 lavorata CNC e con profilo brevettato dei denti “anti caduta”.
Proprio la compatibilità con una dentatura minima di 30 denti rende questa soluzione non per tutti, soprattutto quando la trasmissione X1 è impiegata su full all-mountain/enduro con ruote da 29”: lo sviluppo metrico “importante” rende il rapporto più corto – 30x42d – non così agile, limitando l’accesso a chi ha buona gamba e/o non affronta salite lunghe e/o ripide. Spiegherò nel dettaglio gli sviluppi metrici, secondo le varie piattaforme ruota – 26”, 650b, 29” – in un articolo dedicato, in cui affronterò anche i diverso approccio di SRAM e Shimano alle 11 velocità… state sintonizzati!

Il cambio posteriore è sostanzialmente identico a quello superiore X01, a parte la gabbia che passa dal carbonio alla lega, con il peso che sale di circa quattro grammi, attestandosi a 256 grammi.

Le caratteristiche tecniche rimangono immutate: tecnologia d’azionamento X-Horizon, cuscinetti a cartuccia sigillati, sistema di stabilizzazione Type-2 con blocco/sblocco della gabbia Cage Lock, e pulegge con dentatura X-Sync.
Il comando destro, sempre trigger, è realizzato con materiali meno “nobili” senza compromettere la funzionalità, quindi abbiamo una leva lunga in alluminio forgiato al posto di quella in carbonio, con il peso che passa a 121 g, circa 30 in più del corrispettivo X01. Interessante come il profilo delle due leve di tipo push sia stato rivisto, ora ancora più ergonomico.
Chiudo con la catena PC-X1, che si differenzia per i perni solidi e non cavi, sempre specificamente progettata per trasmissioni 1x11v, e con un peso dichiarato di 258 g per 114 maglie.

Le impressioni d’uso sono state positive, anche considerando che la prova è avvenuta in una giornata piovosa. La precisione è all’altezza di sistemi X01 e XX1, il gruppo X1 paga pegno nei confronti di questi solo per velocità e reattività nella cambiata, soprattutto sotto sforzo e passando agli ultimi tre pignoni più grandi. Il profilo dei denti X-Sync è una garanzia, e sulla Trek Remedy 9 impiegata lungo un percorso con quasi mille metri di dislivello negativo (poco meno di 500 m pedalati), mai è caduta la catena, ma questa ormai non è più una sorpresa. Il setup con corona da 30 denti era l’ideale per una full all-mountain con ruote da 650b, fermo restando la necessità di avere una buona gamba e comunque la propensione a spingere un rapporto leggermente più duro di quello “ideale” su rampe ripide, in sostanza procedendo più di forza che di agilità pura.

Resto in attesa di una prova più lunga e approfondita, per esporre un giudizio definitivo sulla nuova trasmissione SRAM X1 1x11v.

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A proposito dell'autore

Da oltre 15 anni nel mondo dell’editoria specializzata, come redattore di testate giornalistiche specializzate nel mondo mtb, dell’informatica e del multimedia, e come autore di manuali tecnici e guide d’itinerari dedicati alla mountain bike.