Mavic Enduro Adventure: un ritorno alle origini Cristiano Guarco 17 Maggio 2014 Anteprime Enduro Adventure è la visione di Mavic per tutto quello che non è “enduro gara”: differenti terreni, location diverse, ma sempre lo stesso approccio, il perfetto mix tra versatilità, comfort e performance costanti nel tempo. Ma è soprattutto un ritorno alle origini del “vero” mountain biking, quello fatto di scoperta del territorio, avventura, fatica, e tanto divertimento senza l’ansia del cronometro! Dentro questo ampio e profondo calderone, Mavic versa tutto quello che è compreso tra gli estremi rappresentati dal cross country e downhill, nelle loro interpretazioni agonistiche e non. Quindi ritroviamo tutte quelle sigle e quei nomi, figli del marketing o meno, che abbiamo imparato a conoscere negli anni: trail riding, back country, big mountain, all-mountain, enduro e freeride. Già l’anno passato Mavic aveva iniziato a lavorare in tal senso, presentando il Wheel-Tire System (WTS), un sistema integrato di ruote e gomme specificamente progettati per un determinato tipo d’impiego, oltre a perfezionare l’offerta dedicata di abbigliamento e accessori. Nello specifico parlo delle ruote e gomme Crossmax Enduro WTS pensate per l’enduro race, e delle scarpe Crossmax. Dopo un anno arrivano i prodotti – per la bici e per il biker – studiati per tutto quello che non è gara, identificati dal neonato nome Enduro Adventure, in cui il ruolo di protagonisti è interpretato dalle ruote Crossmax XL – un gradito ritorno dopo anni – e dalle nuovissime gomme Quest. Foto Credit: © Jeremie Reuiller/Mavic SAS Enduro Adventure WTS Mancando lo spirito competitivo – la lotta contro il tempo, i migliori compromessi possibili tra scorrevolezza e tenuta e tra leggrezza e robustezza – che anima il sistema Crossmax Enduro WTS, il set di ruote e gomme Enduro Adventure WTS pone l’accento su altri fattori chiave: versatilità, comfort e durata. Foto Credit: © Jeremie Reuiller/Mavic SAS Versatilità Versatilità è forse il vero pilastro portante, infatti, in questo ambito d’utilizzo si richiede la massima efficienza in ogni condizione: sia in salita sia in discesa, su ogni tipo di fondo e terreno. Mavic, qui come negli altri fattori chiave, ha agito su diversi aspetti di ruote e gomme. Per le prime, le ruote Crossmax XL, ha lavorato sul trasferimento della potenza (raggiatura, ruota libera), sulla bassa inerzia (alleggerimento dei cerchi) e sul risparmio di peso (mozzi più leggeri) in ottica di ottimizzare il rendimento in salita, a seguire su rigidità (ruote da 24 raggi) e stabilità (cerchi più larghi e gomme di grossa sezione) per la discesa. Passando alle neonate gomme Quest, sempre nell’ottica della massima versatilità – utilizzo in condizioni di asciutto e bagnato, in salita e in discesa, su rocce, radici e terra – il brand francese si è concentrato sulla tassellatura. Abbiamo un design elaborato, fatto di molti tasselli differenziati per forma e dimensione, un profilo ribassato al centro e più alto sulla spalla, e distribuiti uniformemente sul battistrada. Il profilo della gomma è arrotondato, la mescola è intermedia Compact Compound 50 ShA, infine la carcassa Guard+ è rinforzata. Comfort Passando al secondo fattore chiave, il comfort, Mavic è partita dai cerchi delle rinomate ruote Crossmax SX, una fidata base di partenza. Quattro sono le modifiche apportate: il profilo interno passa da 21 a 23 mm; la sezione è sempre asimmetrica ma con un profilo dalla ‘V’ più marcata e comunque più arrotondato; l’estrusione sulla gola interna e l’alleggerimento esterno (lavorazione in CNC) tra l’innesto dei raggi sono più evidenti. Il lavoro sulle gomme si è concentrato su alcuni fattori che impattano anche sulla versatilità, come larghezza e carcassa rinforzata, oltre a prevedere la compatibilità tubeless UST con utilizzo di liquido antiforatura. Durabilità Ultimo pilastro portante è la resistenza nel tempo. Tanti piccoli accorgimenti sono stati studiati dai tecnici Mavic, come i 24 raggi tondi, a testa dritta e in lega proprietaria Zicral, e incrociati in seconda all’anteriore e secondo lo schema Isopulse al posteriore. Quest’ultimo prevede un rapporto 2:1 i lati destro-sinistro posteriore (trasmissione a destra) così da ottimizzare la risposta alle forze applicate. I cerchi ora hanno un profilo del cosiddetto “uncino” (su cui si “aggrappa” la gomma) più resistente agli impatti: sezione che passa da 1,25 a 1,5 mm, e bordo esterno meno sporgente che minimizza i rischi di piegare il cerchio in una parte particolarmente delicata. Chiudiamo con le gomme, in cui la carcassa rinforzata e la mescola intermedia 50 ShA ritornano protagoniste. Foto Credit: © Jeremie Reuiller/Mavic SAS Versioni, pesi e prezzi Il sistema Crossmax XL WTS sarà proposto per tutti e tre i diametri ruota: 26”, 27,5” e 29 pollici. I rispettivi pesi, gomme escluse, sono di 1.660, 1.710 e 1.780 grammi. Per farsi un’idea, il peso delle versioni 26” e 650b è identico a quello delle Crossmax Enduro WTS specifiche per l’enduro race, mentre le Crossmax SX e Crossmax ST pesano rispettivamente 1.755 1.590 grammi. Le ruote hanno innesto a sei fori IS per i dischi, e sono compatibili con tutti gli standard per forcelle e telai, tramite adattatori: QR, 15×100 e 20×110 mm anteriore; QR, 12×135 e 12×142 mm posteriore. Il set di gomme anteriore e posteriore Quest ha sezione di 2,4” per le versioni 26” e 650b, mentre per le 29er passa a 2,35 pollici. I pesi sono molto competitivi per coperture così voluminose e comunque resistenti agli abusi di un utilizzo a 360 gradi: 690, 780 e 810 g per i tre diametri ruota 26”, 27,5” e 29 pollici. Il set Enduro Adventure WTS costerà 850 euro al pubblico per tutti e tre i diametri ruota, e sarà disponibile a partire dalla metà di giugno. Impressioni d’uso La linea si chiama Crossmax Enduro Adventure e il nome non poteva essere più azzeccato per l’avventura vissuta in due giorni, a cavallo tra Francia e Italia, sulle Alpi Marittime. È stata una magnifica traversata, assistita da alcuni trasferimenti con furgoni e carrelli portabici, da Casterino – sopra Tenda – sino a Mentone, passando per Saint-Dalmas-de-Tende, Saorge, Col de Brouis, Piene Haute, Olivetta San Michele, Sospel e Castellar. Sono stati poco meno di 70 km, per 1.200 m di dislivello positivo e 4.500 m circa di negativo! I sentieri hanno spaziato dai trail alpini lenti, tecnici ed esposti, alle mulattiere col giusto mix tra flow e tecnicità, al sottobosco compatto fluido e scorrevole, passando anche per insidiosi sentieri dall’infido fondo ghiaioso. Ma il comune denominatore sono stati i ripidi e soprattutto i tornanti, di ogni foggia e dimensioni, una vera sfida nella sfida! In un contesto di tale portata, poter contare su una bici affidabile e prestante come la Canyon Spectral AL 650b, con allestimento custom che prevedeva ovviamente il sistema integrato Adventure WTS (ruote Crossmax XL e gomme Quest) si è rivelato fondamentale. La prima impressione è stata positiva, per ogni ambito: comfort, resistenza alle sollecitazioni e versatilità. Le gomme, nonostante il battistrada dal profilo ribassato al centro, hanno stupito per il grip e la direzionalità su roccia fissa e fondi smossi, dimostrando anche una graditissima resistenza agli abusi ripetuti. L’ampia carcassa porta a un comfort sopraffino, apprezzabile a una pressione leggermente inferiore a quello cui si è abituati, un setup che impatta positivamente anche sulla tenuta per la maggiore impronta a terra: sono partito da 2/2,2 bar per anteriore/posteriore e sono passato rapidamente a 1,7/1,9 bar (peso poco più di 80 kg in tenuta da bici, zaino idrico compreso). Solo su fondi umidi e fangosi, in particolare su rocce scivolose, la mescola intermedia 50a si è rivelata inadeguata e non all’altezza delle performance strepitose delle “sorellone” Charge 50/40a montate all’anteriore sul sistema integrato Crossmax Enduro WTS. Le ruote Crossmax XL sono una garanzia, Mavic negli anni ci ha abituato a prodotti di alto livello e anche questo set non delude. Il cerchio leggermente più ampio – 23 contro 21 mm – effettivamente lavora all’unisono con le gomme Quest per produrre un insieme solido, robusto e sicuro su ogni tipo di terreno. In due giorni, anche se vissuti intensamente, non è possibile dare un giudizio sulla resistenza a lungo termine di raggi e mozzi, in ogni caso non ho notato alcun problema, con ruote dritte e sempre pronte nella risposta. Senz’altro il kit Crossmax Enduro Adventure promette di raggiungere lo scopo prefissato, far divertire in sicurezza i biker che non vogliono vivere lo stress della competizione, ma semplicemente godere di tutto quello che è in grado di offrire il mountain biking a 360°, la “vera” mtb a zonzo su sterrate e sentieri di ogni tipo, tra ambienti e panorami spettacolari e indimenticabili. Foto Credit: © Jeremie Reuiller/Mavic SAS & Cristiano Guarco/Bicilive