Foto di Michele MondiniL’emozione di essere campioni italiani di ciclismo Elena Martinello 30 Settembre 2015 Brainstorming Campioni si nasce o si diventa? Conquistare la maglia tricolore è un’emozione unica I campionati italiani di ciclismo su strada e fuoristrada sono uno degli appuntamenti più importanti per i nostri atleti delle due ruote. Ogni anno la maglia tricolore viene indossata per un’intera stagione da chi è arrivato primo. È un’unica prova che solo il più forte, il più tenace e forse anche il più fortunato riesce ad aggiudicarsela. Un sogno che si realizza, solo per pochi, merito di duri allenamenti, sacrifici e un obiettivo ben chiaro: salire sul gradino più alto del podio. Essere il portacolori della propria nazione ha un sapore diverso, un’emozione unica da indossare con orgoglio per un anno intero. Alcuni dei nostri campioni italiani ci hanno detto cosa hanno provato ad arrivare primi in quella gara che dà un’unica possibilità all’anno per essere il più forte d’Italia… Francesco Colombo campione italiano DH Francesco è ancora molto giovane, ma i suoi sogni li insegue da anni. Avere le idee chiare e non abbattersi troppo davanti alle sconfitte l’hanno portato quest’anno ad essere lui il numero uno ed entrare nella storia dei Campioni Italiani della downhill. Una combinazione di situazioni, a giornata buona, il suo tracciato ideale, la povere di Sestola, probabilmente hanno fatto sì che fosse il suo momento di gloria. Per lui che afferma “l’emozione di vincere la maglia tricolore è sicuramente tanta!” quei pochi secondi o addirittura centesimi che l’hanno fatto arrivare primo gli hanno permesso di rimanere incredulo davanti ai fatti. “Vincere è stata una sensazione strana, speciale; è da tanto che volevo vincere una gara, dopo tanti secondi posti la vittoria è arrivata proprio nella gara più prestigiosa! Quella che tutti gli italiani da giovani sognano! E il mio sogno si è avverato! Vestire la maglia tricolore di campione italiano è stata la cosa più bella che mi sia mai capitata, mi ha ripagato di tanti sforzi che ho fatto in tutti questi anni!” Veronica Widmann campionessa italiana DH Scuola altoatesina, Veronica è una promessa della downhill internazionale e quest’anno lo sta dimostrando. Vittoriosa al Campionato Italiano DH di Sestola 2015, per lei vincere la fatidica maglia tricolore, tanto desiderata, è stato uno degli obiettivi principali di questa stagione. Felice e orgogliosa di avere realizzato un sogno che, a differenza delle ragazze della sue età, viaggia ad alta velocità su due ruote, tra rocce sconnesse e terreno polveroso. “Vincere il campionato italiano è un’emozione molto forte e rappresentare l’Italia all’estero è un onore! Sapevo di aver fatto una buona gara, ho abbassato il tempo di 7 secondi rispetto alla qualifica! “Non è stata fortuna…” dice Veronica, vista la caduta della veterana Alia Marcellini “ma ho corso una gara senza errori che mi ha permesso di vestire la maglia tricolore.”. Andrea Tiberi campione italiano XCO Campione italiano mountain bike già nella categoria under 23 e ora, dopo anni di duro lavoro, Andrea Tiberi ha di nuovo sulle sue spalle i colori di campione italiano ma, questa volta, élite. Andrea se l’è sudata quella maglia e quest’anno finalmente i risultati sono arrivati. Il vero campione si dimostra proprio nei momenti più importanti della stagione ed è riuscito a rubare la scena ai suoi avversari che si erano sempre rivelati può forti di lui. “La maglia tricolore ha due punti di vista quello di chi non l’ha mai vinta e quello di chi l’ha già vinta… È importante per tutti ovviamente ma, quando l’hai già vinta una volta, è un qualcosa che ti entra dentro, e rende l’appuntamento nazionale sempre speciale.” La prima vittoria è stata nel 2004, al primo anno nella categoria Under 23. Il 2014 è stato l’unico anno in cui “Tibi” non sia riuscito a prepararsi sufficientemente per il grande evento nazionale. Il campionato italiano XCO, è sempre stato per lui uno degli appuntamenti più importanti della stagione “perché la maglia è un simbolo importantissimo che ti porti addosso per un anno interno, in giro per il mondo e io sono orgoglioso di portarla ai prossimi eventi internazionali a cui parteciperò” dice Andrea. “È uno stimolo in più, perché non c’è niente di più bello che portare la maglia in alto così come non c’è niente di più brutto di non riuscire invece ad onorarla. Quindi un grande stimolo, ma anche una grande responsabilità.. E a me le responsabilità piacciono. Quindi adesso che ce l’ho me la godo e non vedo l’ora che arrivi il 2 di agosto quando, a Mont Sainte Anne, nella quarta prova di Coppa del Mondo, esordirò con la nuova maglia tricolore. È inutile che vi dica dove vorrei portarla…” Elena Cecchini campionessa italiana ciclismo su strada e pista Elena, classe 1992, giovanissima atleta della nazionale italiana. Dieci sono le maglie di campionessa italiana che ha già vestito tra quelle su strada e quelle su pista. Una delle cicliste più forti del momento non solo in Italia ma anche a livello internazionale. Una ragazza, semplice, solare e che sa tirare fuori la grinta al momento giusto. Per lei vestire la maglia tricolore è un onore ed un’emozione fortissima. Non ha paura della velocità che una bici può fare in un velodromo e di combattere fino all’unico metro con le sue avversarie durante una volata. “Credo che soddisfazione, felicità, consapevolezza nell’aver realizzato quello che per molti è un sogno e un obiettivo, siano le emozioni che si provano sotto l’arrivo!” Alex Lupato campione italiano Enduro Alex Lupato per il terzo anno consecutivo mantiene il titolo di campione italiano di Enduro mountain bike. Pochi secondi di distacco dal veterano del cross country Martino Fruet gli hanno permesso di non perdere quella maglia a cui è ormai affezionato. Questa volta se l’è decisamente sudata fino all’ultima prova speciale. “Ci sono dei momenti impressi nella mia memoria di quando ho vinto che a pensarci mi fanno venire il sorriso e gli occhi lucidi… Magari si può pensare che sia solo una gara, ma quella é una di quelle gare che ti rimangono per sempre nel cuore, si fanno davvero tanti sacrifici durante gli allenamenti e la preparazione che una volta vinta quella maglia, tutto sembra più “leggero”!” Al campionato italiano era praticamente certo di trovare suo fratello Denny sul podio. “Se lo meritava visto la stagione che sta facendo” afferma Alex… “Probabilmente se ci fosse stato un altro percorso più tecnico, le posizioni avrebbero potuto essere diverse, con magari mio fratello sul gradino più alto visto la condizione della mia spalla”. Per Alex il bello dell’enduro è anche questo. Salire sul gradino più alto del podio di un Campionato Italiano e avere suo fratello vicino è davvero una bellissima emozione soprattutto perché, allenandosi assieme, sono consapevoli dei sacrifici e il duro allenamento che comporta questa disciplina. Alex non ha paura che un giorno a vestire quella maglia tricolore sia proprio Denny Lupato,ma anzi è sicuro che prima o poi si troveranno sullo stesso podio in posizioni invertite, “ma dovrà mangiare ancora molta polenta!!” Ma Alex, il fratello maggiore, ne è consapevole che in futuro Denny avrà buone possibilità di vestire quella maglia, tanto desiderata e forse un po’ invidiata, di Campione Italiano Enduro. “A parte gli scherzi sono sicuro che un giorno sarà lui a vestire la maglia di Campione Italiano, vedo quanto migliora ogni anno e dopo tre anni che la vinco arriverà purtroppo anche per me il momento no e vorrei soltanto che fosse lui a vincerla piuttosto di un altro… Così rimane in casa!” Alan Beggin campione italiano Elite DH Alan Beggin di maglie tricolore ne ha vinte ben 13 nel downhill e ognuna di esse gli ricorda emozioni diverse. Si pensa che i grandi campioni, al podio, ci facciano l’abitudine… ma sembra non essere cosí. Un esempio ce lo dimostra Alan Beggin che, dopo anni passati a essere il più forte pilota della DH italiana, ancora oggi, essere campione tricolore è qualcosa che da quell’emozione inspiegabile. Ogni volta, sembra la prima, perché ogni vittoria è unica. “Quando ti vestono quella maglia significa che i sacrifici hanno reso e che nessuno è stato più bravo di te in quella run (secca e senza una seconda possibilità).” Il podio del campionato italiano DH 2015 a Sestola vede Alan Beggin vestire nuovamente il tricolore. Quest’anno, Alan, ha vinto la sua 13° maglia tricolore. “Non c’ho fatto l’abitudine” dice “perché ogni volta ha una motivazione diversa e ogni volta che me la indossano provo la stessa forte emozione”. Alan Beggin ha iniziato a vincere nel 1998 quando aveva solo tredici anni, collezionando anno dopo anno titoli di campione italiano fino a quando, nel 2009, decide di prendersi una pausa, rimanendo comunque a contatto con il mondo della discesa. Nel 2013 prova quasi per gioco a tornare in sella ad una bici da discesa probabilmente all’astinenza da adrenalina dello sport che l’ha portato, per una vita, a girare il mondo e grazie all’amico Walter Belli che lo ha accolto nel suo Team 360 Degrees. Tredici Campionati Italiani disputati in carriera vincendo tredici maglie di categoria senza mai arrivare 2°!!! “Tornare a competere dopo alcuni anni di pausa, la maglia tricolore non era un mio obiettivo, forse non pensavo che avrei potuto nuovamente indossare aggiungendone altre alla mia collezione… ma ci speravo!!! Mi alleno solo quando posso, quindi non molto, diciamo che grazie al mio talento, alla passione e anche al fatto che gli italiani, nel periodo di mia assenza, non sono cresciuti di livello, sono una combinazione di cose che hanno permesso di farmi tornare Campione d’Italia”.