Dopo l’avvento della GoPro e i droni radiocomandati, Intel lancia un nuovo super-drone intelligente, capace di seguire o precedere il rider nei boschi ed evitare ostacoli improvvisi

Da quando anche Amazon ha iniziato a usarli non si parla d’altro, tutti vogliono un drone, che sia un Parrot o un Lily o un Phantom.

Questo servizio del media americano CNET News è stato girato il 5 gennaio scorso durante la presentazione ufficiale di un nuovo super-drone a Las Vegas: un’innovazione tecnologica che promette di aprire nuovi orizzonti nell’ambito della produzione video di mountain bike e non solo.

Dotato del nuovo Intel Real Sense Module, combinato con una traccia GPS, una videocamera e una CPU Intel, questo drone a sei eliche è capace, secondo le dichiarazioni dei progettisti, di “navigare” ovunque, senza temere la presenza di ostacoli – artificiali o naturali – sul suo cammino, quali rocce sporgenti, alberi, rami, ecc.

Immagine con primo piano del super drone di Intel

Durante la dimostrazione in studio il drone Intel, una volta effettuato il decollo, inizia a filmare il rider lungo un percorso artificiale senza perderlo mai “di vista”.

Precedendo o seguendo il rider, evita gli ostacoli e, grazie alla sua intelligenza artificiale, è capace di arrestarsi e cambiare traiettoria per evitare urti con oggetti che cadono improvvisamente sulla sua strada, come il finto tronco d’albero del video.

Certo, si tratta di una dimostrazione che andrà corroborata da qualche altra presentazione “en plein air”, con tanto di ostacoli e condizioni atmosferiche reali.

Ciò nonostante, Intel sembra aver spinto ancora più lontano le possibilità di utilizzo dei droni per la produzione di filmati in presa diretta.

A vederlo volare non convince tanto per la sua stabilità: viene il dubbio che non si muova in maniera fluida per garantire una buona ripresa. Ma forse è solo un’impressione.

Pensate cosa potrebbe fare se associato alle più moderne GoPro o alla recentissima Nikon 360 Camera!.

Non ci resta che attendere i necessari perfezionamenti e il momento della sua commercializzazione per poterlo eventualmente testare sui nostri trail.

Stay tuned!

A proposito dell'autore

Metà Indiana Jones, metà biker: Egittologo e Archeologo, Matteo nutre parallelamente una morbosa passione per mezzi a due ruote, come Ducatista e incallito praticante della MTB a 360 gradi, dall’XC al Gravity.