Lapierre Spicy Camp, un’avventura pedalata a Les Gets Claudio Riotti 8 Settembre 2022 Eventi Articolo sponsorizzato A fine giugno siamo stati invitati nell’Alta Savoia dal brand Lapierre (www.lapierrebikes.com) per un camp nella mecca della MTB delle Alpi francesi, il comprensorio delle Portes du Soleil e precisamente a Les Gets, dove quest’anno si sono svolti anche i Campionati mondiali di downhill e cross country e sono stati due eventi a dir poco epici. Lo scopo del camp? Vivere un’avventura in sella alle bici Lapierre Spicy CF Team con altri giornalisti, immergendosi nell’atmosfera particolare che questa località riesce a trasmettere e scoprendo i sentieri meno battuti. Questa è la nostra cronaca dell’evento… Non solo sponde e bike park per questo camp con Lapierre! Les Gets Se non ci siete mai stati, Les Gets, nella stagione estiva, vive e respira mountain bike. Il comprensorio delle Portes du Soleil, giusto per dare due numeri, è composto da 12 località interconnesse, 4 bike park e 22 impianti di risalita. Les Gets, da sola, offre ben 128 km di trail segnalati, 14 percorsi da enduro e downhill, 5 percorsi concepiti per le ebike con 3 stazioni per ricaricare la batteria. Il tour delle Portes du Soleil è un giro di 80 km che alterna trail pedalati e risalite meccanizzate. Nel paese in ogni angolo ci sono negozi specializzati, supporti per bici, stazioni per manutenzione e ben due pump track. Insomma, se siete dei biker appassionati, almeno una volta nella vita dovete mettere in programma un weekend in queste zone. Il fango non è mancato sui trail di Les Gets! La Lapierre Spicy CF Team 2022 utilizzata La Lapierre Spicy CF Team fornita dal brand francese per quest’occasione è davvero una bellezza: telaio in carbonio, ruote 29″, 170 mm di escursione, montata al top. La livrea rossa fa molto “racing” ed esalta i componenti pregiati come le ruote in carbonio Zipp 3ZERO MOTO e le sospensioni ad aria Rock Shox con la possente ZEB Ultimate da 170 mm e il Monarch Super Deluxe Air Ultimate. Si tratta della stessa bici utilizzata dal Team Lapierre Zipp Collective, un mezzo che si può acquistare a 8.699 euro e che ha collezionato diverse vittorie nelle prove del circuito internazionale Enduro World Series tra cui ricorderei anche la leader di classifica femminile assoluta Isabeau Courdurier. Un momento di pausa durante una salita pedalata. Lo Spicy Adventure Camp Arrivo il martedì nel tardo pomeriggio a Les Gets. La mia ultima visita è stata nel 2019. Mi mancava davvero questo posto, me ne rendo conto mentre percorro le vie del paese e rivivo le tante esperienze vissute qui nel corso degli anni. La prima volta a Les Gets è stata nel 2009 e in quell’occasione, assieme a degli amici, ci fu anche l’opportunità di conoscere e tentare di seguire alcuni rider di Coppa del mondo downhill, una cosa che per chi è appassionato è a dir poco fantastica. Addirittura durante un après-riding il mitico campione di downhill australiano Chris Kovarik ci offrì un giro di birre! Raggiungo finalmente il bellissimo hotel Bellevue situato di fronte alle piste dove mi accoglie Fred Horny, brand activation manager e ambassador di Lapierre, nostra guida per il tour che faremo. Con lui è subito simpatia, è un appassionatissimo di avventura, MTB, maestro di sci, esperto di viaggi in bici in giro per il mondo e gran manetta, come scoprirò alla prima discesa. Fred Horny, la nostra guida: sempre di buon umore e pronto ad aprire il gas in discesa… e anche in salita! Salgo in camera e trovo un kit completo di casco, il MET Parachute MCR che abbiamo testato, protezioni Bluegrass, occhiali Julbo fotocromatici e pantalocini e jersey Lapierre. Nulla è lasciato al caso e il materiale si rivelerà di alta qualità durante la due giorni, in particolare la comodità di poter applicare o togliere la mentoniera del casco a seconda della salita o della discesa e il comfort delle protezioni Bluegrass, marchio italiano già apprezzato e testato con le protezioni Bluegrass Skinny D3O. Arrivano anche gli altri tre giornalisti da diverse parti d’Europa, siamo un piccolo gruppo, sette persone in totale con il fotografo Luc Grégoire e Lisa Marie “Lilou”, una ragazza francese anch’essa ambassador di Lapierre. Cena tutti assieme, un po’ di chiacchiere in inglese e un giro a piedi per Les Gets, che seppur a inizio stagione è particolarmente animata per una festa tradizionale del paese. L’indomani, la mattina presto ci accoglie la pioggia battente e quindi temporeggiamo per un’oretta dato che le previsioni dovrebbero migliorare, cercando di settare al meglio le Spicy che useremo. Dopo la pioggia, il fango è insidioso nei canaloni delle tracce “freeride” ai lati della pista da sci… Decidiamo di non partire subito con la pedalata ma di usare gli impianti per qualche discesa di riscaldamento nel bike park, questo anche per evitare la pioggia grazie alle cabinovie. Poco dopo fortunatamente esce il sole. Sui trail, le migliorie apportate alle piste negli ultimi tre anni sono davvero tante: viene la voglia di provare e riprovare i salti sui panettoni e la jump area ma ci spostiamo, dopo alcune foto, da Les Gets a Morzine e poi via verso i sentieri naturali. Negli anni scorsi ho utilizzato diverse Lapierre per lavoro (comprese due Spicy) durante i corsi di mountain bike che svolgo in giro per l’Italia e oltre: questa Spicy CF Team mantiene le caratteristiche tipiche del brand francese con una reattività e confidenza molto alte fin da subito. Non perdo tempo quindi, via con gli “sgheppi” e le linee alternative… Linee alternative… Finalmente con il sole il terreno si asciuga: su una discesa a Morzine provo a stare dietro a Fred ma non è facile perché, essendo local, sa tutte le linee e le velocità per affrontare le varie sezioni. Tuttavia mi piace moltissimo mettermi “a roulotte” di un local, fidarmi delle sue traiettorie e osare sicuramente qualcosa in più rispetto a quando giro da solo. Iniziamo con gli incitamenti, la bagarre, le risate e le urla, cose che non dovrebbero mai mancare in ogni giro in mountain bike in compagnia! Tutto questo sui trail preparati, ma come già detto è stato solo un intermezzo: nel primo pomeriggio, dopo un pranzo veloce, si inizia a pedalare per spostarsi in un’altra vallata, la valle del Giffre e in particolare sull’altopiano del Loëx. Si tratta, ci spiega Fred, di un’area classificata “Natura 2000” caratterizzata da torbiere e maestose foreste di conifere. Qui sembra di cambiare mondo: dalla frenesia del bike park ci si immerge nei suoni e rumori dei boschi e nella massima tranquillità. Siamo gli unici in giro dato che è inizio stagione, inoltre le previsioni della giornata erano ben diverse. Inizia la salita, chiudo la compressione dell’ammortizzatore e tra un respiro affannato e l’altro scambio due chiacchiere con i ragazzi del gruppo. Ho un ginocchio che mi dà problemi, ultimamente non sono molto allenato e fatico a stare a ruota di Fred e di altri due giornalisti che sembrano avere l’ebike da quanto pedalano forte in salita! Dopo alcuni chilometri finalmente si scende, e su che single track! Flow e tecnico, tutto naturale, con un terreno umido spettacolare se non fosse per le grosse radici bagnate da evitare il più possibile. Vi confesso, adoro affrontare sentieri che non ho mai percorso per cercare di “vedere le traiettorie” guardando il più avanti possibile. La Spicy mi segue in questi frangenti e devo ammettere che il mix di telaio, sospensioni ad aria e ruote in carbonio è “tanta roba”. La reattività è altissima e il divertimento in sella è una diretta conseguenza. Il camp serve anche a questo, a capire le varie sfaccettature di una MTB che, cavallo di battaglia da diversi anni nel catalogo Lapierre, può cambiare faccia a seconda del montaggio: più discesistico con ammortizzatore a molla e montaggio “cattivo” o più all mountain/enduro con ammo ad aria, cerchi in carbonio e componenti leggeri. Gli unici punti che non convincono al 100% sono il reggisella da soli 125 mm su taglia M (probabilmente per una mancanza di parti nei magazzini Lapierre) e una posizione di pedalata piuttosto arretrata in salita per via dell’angolo sella da 74,5°, una misura che di sicuro nel prossimo modello verrà aggiornata. Tuttavia con la sella spostata tutta in avanti si compensa in parte questo aspetto. La giornata si conclude con un’altra salita e una discesa breve ma divertente fino al nostro “rifugio” dove trascorriamo la sera e la notte: Chéry Dôme. Si tratta di un posto incantevole ai piedi del Mont-Cheri gestito da due ragazze, Amélie e Valentine, che sposa l’idea del “glamping” con delle specie di igloo chiamati dome realizzati in legno con pareti in tessuto impermeabile davvero particolari. Torna la pioggia ma non abbastanza da fermarci per un bagno nella jacuzzi e la meritatissima birra di fine giro. Una bella doccia, una fantastica cena con prodotti tipici e poi tutti a nanna sotto la pioggia battente che ci accompagna per gran parte della nottata. L’atmosfera con le “dome” illuminate è estremamente suggestiva… dormirci dentro con la pioggia battente, beh… è un’esperienza da fare! Fred e altri ragazzi dello staff Lapierre si sono occupati delle bici che troviamo la mattina pulite, lubrificate e pronte per la seconda giornata, stavolta senza impianti di risalita. L’aria è frizzante e ci aspettano una trentina di km e circa 900 metri di dislivello complessivi. La direzione è l’altro versante della valle, alle spalle del Mont Chéry e verso Roc d’Enfer. Quattro salti sul tappeto elastico per scaldarsi… …anche perché la mattina è piuttosto fresca con 8°, ma le mucche sembrano non sentirlo. La temperatura comunque si scalda subito, assieme alle mie gambe che in salita accusano un po’ gli sforzi del giorno precedente: su alcuni strappi tecnici è scattata la gara a non mettere giù il piede e ci siamo davvero divertiti ma sinceramente mi è mancato un po’ il motore dell’ebike, mezzo che ultimamente sto usando davvero tanto e che purtroppo “vizia” un po’ la gamba in questi frangenti. Percorriamo infatti l’anello dedicato alle ebike del percorso “ePass’Portes” inserito all’interno dell’evento gettonatissimo “Pass Portes du Soleil” che cade nel weekend di questa stessa settimana, ma fortunatamente ci saranno alcune varianti. Il terreno è pieno di acqua e morbido, sembra di aver bucato e la fatica si fa sentire. Pausa al rifugio: un caffè della moka e due biscottini casalinghi e si riparte di slancio! Arrivati al Col de l’Encrenaz continuiamo a salire per raggiungere il Col de la Basse, tra i pascoli alpini pieni di mucche curiose. Da qui le ruote puntano di nuovo in basso per una discesa su una vecchia mulattiera divertente. Andiamo poi a riprendere le tracce dell’ePass’Portes risalendo fino al rifugio Graydon e poco oltre. Arriva il momento dell’ultima discesa, una delle più belle fatte finora, un single track pieno di radici diviso tra sezioni ripide e tratti veloci, tornantini e strappi in salita, perfetto per concludere la due giorni in terra francese. Tra una derapata e l’altra, qualche caduta (fortunatamente non mia) senza troppe conseguenze, arriviamo fino a Saint-Jean-d’Aulps, da dove non ci resta che risalire il fiume su una divertente ciclabile sterrata per raggiungere Morzine e poi da lì Les Gets. Un passaggio davvero stretto ed esposto che non permette errori: vietato guardare in basso! Scambiando due parole con Fred, sottolineo quanto abbia da offrire un posto così vasto come il comprensorio delle Portes du Soleil, spesso utilizzato solo come “giostra” per fare su e giù con gli impianti, e quanto sia versatile la Spicy CF con questo montaggio. A riguardo delle regolazioni sulla bici, sono partito con un setting più sostenuto a livello di pressioni gomme e sospensioni (sag minore) per il bike park, con ritorni più lenti per avere un mezzo più stabile su sponde e salti, e sono via via andato ad aumentare il sag, ridurre le pressioni e velocizzare i ritorni man mano che il terreno diventava più soffice, il grip diminuiva e le radici aumentavano sui sentieri naturali. Questo mi ha permesso di sfruttare al meglio la Spicy e sono operazioni che richiedono ovviamente tempo ed esperienza ma chiunque può provare a cambiare i setting del proprio mezzo, purché si parta con una regolazione alla volta e ci si ricordi di segnare su una nota le regolazioni di partenza a cui si può tornare se qualcosa va storto. Tornato in albergo per una meritata doccia (niente birra perché devo guidare per un lungo rientro in Italia) mi viene da fare una comparativa mettendo l’esempio francese su un piatto e le nostre località italiane sull’altro: anche da noi, seppur in pochi resort, si sta iniziando a vedere un lavoro volto a diversificare la clientela proponendo e mantenendo sia le tracce da bike park sia una rete di sentieri più all mountain. Speriamo di vedere anche sentieri dedicati alle e-MTB, perché ormai chi la usa sa che il divertimento maggiore (con una buone tecnica di guida) si ottiene sulla salita tecnica… ma questa è un’altra storia per un altro articolo, e magari per un altro camp più “elettrico”, dato che Lapierre ha in serbo grosse novità! Grazie a Fred, Lilou e lo staff Lapierre per la stupenda avventura. NOTA: Questa esperienza si è svolta su una Lapierre Spicy CF Team 2022 con telaio in carbonio, un modello che non fa parte del richiamo volontario organizzato da Lapierre relativo solo ad alcuni modelli di Spicy e Zesty in alluminio. Trovate tutte le informazioni sul richiamo volontario in questo documento. Per maggiori informazioni visita il sito internet ufficiale Lapierre. Se sei interessato all’elettrico non perdere il test della Lapierre Overvolt GLP2 Elite.