Quattro chiacchiere con Paolo Coin Marco Angeletti 27 Settembre 2013 Rumors Questa è un’intervista realizzata dal nostro redattore Marco Angletti al Direttore Generale di Padova Fiere Paolo Coin, una persona molto disponibile che racconta come è nata l’attuale fiera di riferimeno del settore bici in Italia, parla di passione, di soddisfazioni e soprattutto di futuro… Lo racconta con naturalezza e a noi di BiciLive è piaciuto molto questo suo atteggiamento così modesto e aperto nei confronti della passione, delle novità e dei giovani. La bici ha bisogno di persone così! Matteo Cappè Intervista a cura di Marco Angeletti Come nasce l’idea di ExpoBici? Nasce dalla passione, perché questo è un mondo che deve vivere soprattutto di passione, e dal fatto che secondo noi la bici aveva bisogno di una fiera. Padova negli anni è diventata una grande fiera, ma all’inizio è nata sostanzialmente dall’idea di trovarsi insieme con aziende che credevano in un grande progetto. Per cui, partendo anche da un terreno favorevole, il Veneto, con il suo alto livello di tradizione, entusiasmo ed appassionati, abbiamo cominciato a buttare le basi, cercando di affiancarci a quello che era uno dei “movimenti” principali di questo sistema fieristico in Italia e il suo “totem” (Fiera del Ciclo di Milano) di questo movimento. Noi non volevamo abbattere questo totem, ma volevamo semplicemente creare un evento complementare; all’inizio il brusio girava intorno a domande del tipo “ma cosa fate? ma siete mtb, siete strada?”; il primo anno abbiamo messo un biker con la faccia sporca di fango perché non potevamo dire che cosa eravamo, non potevamo mettere nessuna bici, perché non volevamo farci classificare come una fiera di nicchia. Poi abbiamo sviluppato una nostra identità e questa identità alla fine ha coinvolto la gente, ha fatto si che ne uscisse un evento importante. Come fa la passione a smuovere le montagne? Sì, la passione smuove le montagne quando comprendi che lo stare insieme rappresenta una forza. ExpoBici in questi giorni è un bagno di folla, un momento di grande entusiasmo per gli appassionati che in qualche modo trovano, forse per la prima volta, quello che stavano cercando. Oggi c’è una quantità di prodotto straordinario, c’è innovazione, le bici in qualche modo rispecchiano il desiderio delle persone, ogni tipo di desiderio e feticismo; per cui fare una fiera di bici oggi vuol dire fare un evento dove la fantasia esplode e la scommessa vincente di ExpoBici è stata proprio quella di poter creare un contenitore dove la fantasia può esprimersi! Come è possibile che si siano organizzate due fiere nella stessa regione, due fiere a distanza neanche di 100 km l’una dall’altra… puoi chiarirci questo fatto? Il tema fondamentale è che la bici ed il ciclismo vivono di dualismi, vedi il dualismo Coppi-Bartali ad esempio… ci vuole, ci vuole una competizione e per certi versi il fatto di essere nati piccolini e di esserci trovati in un ruolo del tipo “Davide contro Golia”, perchè comunque la Fiera del ciclo a Verona era organizzata dalle stesse persone della Fiera di Milano, è stata la determinate che ci ha dato lo stimolo a muoverci e ad andare avanti. Poi lo scontro è diventato duro, ci sono state della azioni poco piacevoli che in qualche modo puntavano a dire “o una o l’altra”; poi è arrivato un attacco molto più diretto e quando l’abbiamo vinto, quando ce la siamo cavata, beh… tutto sommato, la soddisfazione è stata enorme. Questo premia il tuo lavoro in maniera importante. Dopodiché, finita questa esperienza abbiamo deciso che era arrivato il momento di parlarci, abbiamo, credo, dimostrato con i fatti che eravamo bravi a fare il nostro lavoro e quindi abbiamo trovato anche in qualche modo naturale dire: “ok, adesso cerchiamo di non ripetere gli errori, mettiamoci assieme, facciamo si che il mondo della produzione e il mondo del consumo abbiano finalmente un appuntamento nel quale ci si trovi insieme e si manifesti la vera forza della bici in Italia” Quindi una collaborazione tra ExpoBici ed Eicma? L’unione fa la forza? Certo, l’unione fa la forza, ed è quello che serve per lavorare meglio insieme ed arrivare a fare qualcosa di forte. Quanta soddisfazione c’è nel vedere un sogno che prima prende forma, poi si materializza in quello che oggi è ExpoBici? La bici è tradizionalmente uno strumento non indenne dalla retorica, nel senso che è uno strumento con capacità evocative forti, nel senso che è il nostro passato, “è tuo nonno che ti porta ai giardini o in campagna” è una sensazione molto strana… Ti dico, la creazione di un evento di questo genere era già molto stimolante, qualcosa di bello. Le fiere, quando sono positive, creano un momento di esaltazione per l’organizzatore che è davvero gratificante… quando metti insieme quasi 600 aziende e le mandi a casa quasi tutte contente è un momento che premia veramente il lavoro di tutto il team. Cosa differenzia ExpoBici dal resto? Qual’è stata la vera forza di ExpoBici? Ci siamo sempre sforzati di dargli uno spirito; ExpoBici cerca di avere idee, cerca di non essere una fiera istituzionale, non vuole essere una fiera paludata, vuole essere una fiera in cui la gente si diverte, in cui la gente sperimenta…una fiera sensoriale, a tutti gli effetti: dal profumo delle costicine alla possibilità di testare i modelli 2014. La gente si dedica una giornata ed in questa giornata non pensa ai suoi problemi e alle “rogne”, sogna e coccola l’idea di soddisfare i suoi sogni. Questa secondo noi è la chiave di ExpoBici. Marco e Paolo durante l’intervista presso lo stand Bressan ad ExpoBici 2013 Il bike polo ed il movimento fixed… quanto è cresciuto in Italia e quanto sta crescendo qui in fiera a Padova? Ieri sera abbiamo visto una festa fuori dall’ordinario, perfetta per una fiera fuori dall’ordinario! Noi abbiamo aperto al bike polo 3 anni fa; siamo sempre stati aperti al bike polo, abbiamo sempre detto “ragazzi, quando siete pronti, noi ci siamo”. Abbiamo saltato 2 anni e poi quest’anno hanno fatto un lavoro straordinario e hanno portato un grande evento. Il tema principale è: la bici è uno strumento che ha un grande futuro nel momento in cui viene vissuta dai giovani con entusiasmo, passione e voglia di protagonismo. Viviamo in un momento in cui il motore ha una clamorosa perdita di fascino, per mille motivi: per quello che costa, per i limiti che ha, e così via… oggi, esprimere la propria personalità attraverso la bici è molto più facile, è molto più bello, è potenzialmente elementare. Le macchine, i motori, non ti possono dare quel senso di identificazione che oggi invece ti può regalare la bici. Per cui tu hai la tua bici, sei un tutt’uno con la tua bici… la bici diventa la massima espressione di te stesso. ExpoBici: quanto è cresciuta, dove sta andando, dove vuole andare in futuro… Premesso che la sfida 2013 è stata vinta, nel senso che i numeri ci stanno dando ragione, in termini di visitatori, espositori e soddisfazione… avremo una crescita molto importante e io conto di sfondare il tetto delle 60.000 presenze. La sfida è quella di continuare a crescere e continuare a crescere con i giovani. Oggi la bici può essere uno dei pochi settori nel quale l’imprenditoria giovanile si può esprimere e quindi per l’anno prossimo vogliamo che ExpoBici dia grande spazio alle “start up”, grande spazio ai giovani e diventi l’opportunità per creare un sistema di impresa in cui esistano le grandi idee… esistono i colossi, esistono le grandi aziende e i grandi produttori, ma soprattutto esistono le grandi idee, e le grandi idee possono arrivare solo dai giovani, dalla loro passione e dall’espressione della loro originalità. La sfida è continuare a crescere, ma continuare ad essere interessanti e offrire delle reali opportunità per il futuro; quindi io l’anno prossimo voglio lavorare con i giovani, voglio lavorare con quelli che hanno le idee, voglia di fare e magari hanno bisogno di spazio per potersi confrontare con un mercato che sicuramente li può premiare. Quindi ben vengano i giovani e le novità? ExpoBici 2013 è praticamente “la novità”, visto che tra gli espositori quest’anno ci sono anche i grandi assenti di sempre. Adesso quello che dobbiamo e dovete fare è portare ad ExpoBici le località, il territorio, la promozione sportiva e la promozione delle idee di chi mette “anima e cuore” per promuovere la bicicletta! Partiamo dal fatto che il “dobbiamo” è assolutamente corretto: questa è la fiera di Padova, ma la fiera di chi la fa e che c’è! Io sono sempre stato convinto che noi dobbiamo fare bene il nostro lavoro e far bene il nostro lavoro sia favorire la possibilità per chiunque di esprimersi al meglio. Qui ad ExpoBici le idee devono trovare casa! Un brindisi la sera del party dedicato agli espositori di ExpoBici 2013 con il nostro Luca Masserini.