L’origine della specie è la Surly Pugsley, del 2005, una sgraziata bici rigida in acciaio tutta storta per poter montare i mozzi disassati necessari per permettere di utilizzare la classica battuta 135mm da mtb con le gigantesche gomme da 4”

Oggi, esistono decine e decine di modelli di fat, di ogni tipo e materiale, per capire meglio cosa offre il mercato iniziamo a mettere un po’ di paletti e definire le diverse categorie, anche perché, rispetto alle “normali” mtb c’è qualche problemino di classificazione in più legato alla battuta posteriore ed alla larghezza delle ruote.

Tanto per incominciare anche per le fat vale la classica separazione: rigide, front e full, con una preponderanza di completamente rigide dal momento che fino a pochi mesi fa esistevano solo quelle, ad oggi l’unica front completa con forcella ammortizzata è la Rocky Mountain Blizzard e l’unica full è la Salsa Bucksaw, ma non temete, ne arriveranno altre molto presto.
Rimane la scelta tra i classici materiali (acciaio, alluminio, carbonio, titanio) sia per il telaio che per le forcelle rigide.

Il problema sorge con le ruote, ma non erano tutte 26” fat… e basta?

No, troppo semplice, esistono varie larghezze, diciamo per semplicità da 4” e 5”, la differenza di 1” richiede sostanziali modifiche nel carro tanto che esistono bici pensate per i 4” ed altre per i 5” e anche i mozzi sono diversi: 170mm nel primo caso e 190mm nel secondo.
Lo standard 135mm disassato non è sparito, ma è ancora usato da Surly e 9:zero:7.
Il 190mm esiste a sua volta in 2 versioni, classico quick release e 197 x 12mm a perno passante.

Per la forcella la battuta è sempre 135mm, offset su forcella asimmetrica per permettere l’intercambiabilità anteriore e posteriore sul Pugsley, centrata per tutti gli altri modelli; a perno passante per la forcella ammortizzata Rock Shox Bluto e sul camioncino dei gelati di Surly.

Volete delle altre variabili?

Eccovi accontentati: alcuni telai e forcelle in acciaio sono predisposti per il bikepacking e nello stile lanciato da Salsa con la sua Fargo hanno fori per il portaborraccia un po’ ovunque e predisposizione per i portapacchi nel caso non vogliate usare le borse da telaio; Salsa e Surly, con soluzioni differenti hanno forcellini che permettono il montaggio singlespeed, può essere interessante, ma aggiunge peso sulle Salsa e complica un po’ il montaggio ruota sui forcellini orizzontali su Surly.
Se la maggior parte dei modelli è diciamo così, pensata per utilizzo generico, altre sono specifiche per utilizzi particolari, fun trail per l’Ice Cream Truck di Surly, race per la Beargrease carbon , adventure per il prototipo Purple Reign di Salsa, senza dimenticare la Cogburn da caccia di cui abbiamo già scritto.

Non ve la sentite di passare ad una bici con ruote così grosse?

C’è l’opzione 29”+ da 3”, ma perché prendere una 29” quando su una Fat4 si può montare un secondo set di ruote da 29” e su una Fat5 addirittura da 29”+?
Ovviamente parliamo di ruote dedicate dal momento che le 29” in commercio sono montate su mozzi da mtb da 100mm ant e 135mm post, ad oggi solo On-One ha a catalogo un set di ruote 29” su mozzi per fat bike.

Pensavate di aggiungere una Fat bike alla vostra scuderia di biciclette?

In realtà si potrebbe avere un intero garage solo di fat per ogni gusto e situazione, tanto sono diversi i modelli attualmente disponibili.

O forse no, perché abbiamo un’altra categoria: le quiver killer come è stata denominata la Borealis Echo

Ovvero bici che, per le loro caratteristiche, sono veramente in grado di fare tutto: dalla neve al trail al race più spinto, eliminando la necessità di avere più bici (o più frecce) nella propria faretra; peccato che la Echo in questione, montata a dovere, costi come 3 bici normali!

beco-intro

Siete confusi?
Anch’io.
Come districarsi nella scelta?

 

bacon

State sintonizzati, vi prepareremo al meglio per entrare nel mondo grasso, nel frattempo, compito per domani: iniziare la giornata con un fat-friendly breakfast a base di uova fritte e pancetta croccante!

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A proposito dell'autore

Aldo Reynaudo ama le cose semplici e le bici essenziali, la vità è già troppo complessa per complicarsela ulteriormente nel poco tempo libero a disposizione. La bicicletta specie nella sua incarnazione primordiale, a ruota fissa, è così: nulla che non sia strettamente necessario.