Siamo passati allo stand di Andreani per ammirare l’ultima versione (ancora senza nome) della forcella a steli rovesciati di Öhlins ed il suo nuovo ammortizzatore

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Se ne parlava da tanto tempo e a quanto pare se ne parlerà ancora. Dopo spyshot, video e dettagli tecnici rubati, la forcella a doppia piastra dedicata al dh sembra destinata a restare ancora nei sogni degli appassionati per un po’. Pare infatti che Specialized, che ha commissionato questa gioiello alla ditta svedese ed è l’unica a possederne i diritti sulla produzione, voglia aspettare ancora per equipaggiare le proprie biciclette con forcelle Öhlins. Possiamo però consolarci con il modello portato qui in fiera da Andreani.

Come da tradizione Öhlins, la forcella è proposta nella classica colorazione oro che la distingue da qualsiasi altro prodotto sul mercato. La configurazione, come abbiamo già detto, è a steli rovesciati del diametro di 36 mm, anche questi con trattamento superficiale dorato, probabilmente ai carburi di titanio per aumentarne ai massimi livelli la scorrevolezza e la durezza.

Come sappiamo, la configurazione a steli rovesciati elimina il classico archetto centrale dei foderi tradizionali e toglie quindi un punto di ancoraggio fondamentale per la resistenza a flessione e torsione. Per ovviare a questo inconveniente si è deciso di sovradimensionare il perno che in questa ultima versione ha un diametro di ben 25 mm e quindi verrà venduto (forse) con un mozzo dedicato.

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L’escursione è di circa 200 mm e sarà probabilmente regolabile tramite spacer interni. Ma parliamo della parte interna: l’idraulica di questa Öhlins è presente solamente in un fodero ed il funzionamento è assicurato da un’unità Stx. All’esterno è possibile però regolare solo le basse velocità, con un pomello superiore per la compressione e uno sotto il piede forcella per il ritorno. Sui tappi sono presenti anche gli sfoghi per l’aria che si accumula durante il lavoro degli steli, chicca che arriva dal mondo della moto.

Sono però i particolari a fare la differenza in questa forcella, a partire dal sistema di ritenzione per i foderi sulla piastra inferiore. Per evitare di creare tensioni sui delicati accoppiamenti di stelo e boccola interna, gli ingegneri Öhlins si sono inventati un innovativo sistema di chiusura. Una ghiera in ergal avvolge il fodero e grazie alla sua controparte conica, avvitandosi nella piastra va a bloccare l’insieme, un po’ come succede nel mandrino di un trapano o di un tornio.

Anche il peso rimane per ora un mistero e si parla di qualche etto superiore alla diretta (ipotizzandone la commercializzazione) rivale di mercato, la Fox 40. Si è parlato anche di prezzo, e questo sembra davvero essere il vero motivo dei ritardi tra Specialized e Öhlins: con un numero di esemplari prodotto che non arriverebbe alle 1000 unità, questa forcella avrebbe un costo di circa 4/5000 euro, decisamente alto nel mondo della bici. Personalmente, sono però convinto che nonostante questo prezzo ci sarebbero molti appassionati capaci di sborsare questa cifra pur di portarsi a casa questo gioiello svedese.

Vediamo invece un prodotto di Öhlins che arriverà sul mercato molto presto, l’Öhlins Stx 22.

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Il nome di questo ammortizzatore dice già molto, infatti la sigla Stx identifica la cartuccia interna Single Tube, che differisce da quella utilizzata sulle unità a molla TT (Twin Tube appunto). Come si evince dalle foto l’Stx 22 è ad aria mentre le regolazioni interessano le alte e basse velocità di compressione e solamente le basse per il ritorno.

La levetta nera posta sul pomello blu è invece dedicata al freno di compressione e nella posizione 3, Öhlins ha creato un vero e proprio blocco pensato appunto per le bici da enduro e le sezioni più pedalate. La versione da noi vista qui a CosmoBike era per i telai Specialized Enduro ed era quindi provvista di valvola blu per l’autosag e fissaggio specifico al carro. Gli Stx standard arriveranno nei magazzini di Andreani nella fine di ottobre e si pensa saranno disponibili con interassi che vanno dai 190 ai 240 mm.

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Non ci rimane che attendere e tenere gli occhi puntati sul sito AndreaniGroup per ogni possibile novità.

A proposito dell'autore

Andrea Ziliani è un appassionato di ciclismo a tutto tondo. Corre su strada dalle categorie giovanili e da qualche anno anche in enduro. Appassionato di motori, fotografia ed ogni cosa che riguarda la meccanica e la velocità.