Il brand che ha fatto il diametro ruote da 29” la propria ragione d’essere, ha presentato alcuni aggiornamenti e rivisitazioni dei propri modelli. Niner ha lavorato in particolare sulle geometrie, a seguire sull’ottimizzazione del design per far fronte alle nuove piattaforme tecnologiche.
La full più rappresentativa della gamma Niner le la WFO, con telaio in lega leggera, carro posteriore virtual pivot CVA con 150 mm di corsa alla ruota, compatibilità con forcelle da 150-170 mm, ammortizzatore Rock Shox Monarch Plus RC3 con tuning ottimizzato, attacco per guida catena ISCG 05, link della sospensione in alluminio forgiato, asse ruota posteriore 142×12 mm passante a sgancio rapido. È una modernissima enduro, che rispetto al precedente modello prevede uno sterzo più basso di 20 mm, orizzontale più corto di 20 mm, movimento centrale più basso di 7 mm, mentre il carro è lungo 443 millimetri. La versione esposta in fiera ha un peso intorno ai 13 chili.

Altra interessante novità è la front SIR, con telaio d’acciaio e geometria ottimizzata per forcelle a lunga escursione (montata una Rock Shox Pike da 140 mm). In sostanza, è una hardtail per all-mountain. Il telaio presenta tubazioni custom a parte l’obliquo in acciaio Reynolds 853 DZB a doppio spessore e il tubo sterzo conificato in acciaio Reynolds 631, ha movimento centrale Niner Biocentric II, passaggio cavi ottimizzato per trasmissioni a singola e doppia corona, oltre a un routing dedicato a quello del reggisella telescopico. La pinza è collocata all’interno del carro posteriore, sul fodero basso, mentre l’asse ruota posteriore è passante a sgancio rapido 142×12 millimetri.
Non è un fuscello, ma è pensata per regalare il massimo divertimento sui sentieri più flow.

A proposito dell'autore

Da oltre 15 anni nel mondo dell’editoria specializzata, come redattore di testate giornalistiche specializzate nel mondo mtb, dell’informatica e del multimedia, e come autore di manuali tecnici e guide d’itinerari dedicati alla mountain bike.