Stavolta l’abbiamo provata!
L’avevo toccata con mano già al DemoDay di Eurobike, ma ci siamo guardati bene dal provarla per il semplice motivo che i “trail” per testare le bici sono una farsa, paragonati a quelli che abbiamo trovato a Galzignano Terme, nel Parco Regionale dei Colli Euganei.

Trail ben curati, tecnici e sufficientemente lunghi per farsi un’idea più concreta che un semplice sgranchirsi le gambe. Bravi ragazzi, ottimo lavoro e bravi gli organizzatori, ottima scelta per il TestDay qui sui Colli Euganei. Ma siamo qui per parlare della nuova full 27,5″ di Scott, la bici che la casa stessa definisce come l’enduro per eccellenza.

Telaio in carbonio HMX, un paio di sospensioni studiate a braccetto con Fox. Apro subito una parentesi, in effetti anche il modello dell’anno scorso era stato sviluppato in strettissima collaborazione con Dt Swiss, ma già dai primi giri fatti alla presentazione ufficiale, ci aveva sollevato qualche dubbio in discesa, con il Fox Nude sembra di essere passati dal giorno alla notte, chiusa parentesi.

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Comandi e componenti

Davanti troviamo una Fox Float 34 con ben 170 mm, siamo al limite come escursione per un perno da 15 mm e 34 mm di steli, ma grazie al combo manubrio/attacco da 35 mm di diametro guadagniamo in termini di rigidezza e precisione di guida. La forcella, essendo Float, non ha la possibilità di accorciarsi, ma grazie al sistema Twinloc possiamo ridurre l’escursione a 135 mm e a “zero”. La genialità del Twinloc sta nel comandare allo stesso tempo sia la forcella sia l’ammortizzatore, quindi stando seduti in sella abbiamo un’arma incredibile per adeguare il mezzo in tempo zero alla tipologia di sentiero o al nostro stile di guida. Devo ammettere che all’inizio mi sono trovato un po’ impacciato, come sempre ad inizio giro, nel dover gestire in un colpo solo il cambio (fortuna che monta uno Sram XX1, quindi con il solo manettino sulla destra), il telescopico e il Twinloc, ma basta qualche pedalata per prenderci la mano.

Le mie prime impressioni di guida

Senti subito che c’è stato un lavoro impressionante dietro allo sviluppo di questo mezzo, lo senti a livello di posizione in sella, tutto è ben raggiungibile ed estremamente comodo, lo senti a livello di geometria, perché la bici non tende minimamente ad impennarsi anche sulle salite più ripide e poi senti la sua leggerezza… ragazzi stiamo parlando di una full da 170 mm che pesa 12,4 kg! La salita, anche se breve, me la sono goduta fino in fondo, smanettando di continuo con il Twinloc mi permetteva di cambiare il feeling in base al terreno: fondo liscio (tutto chiuso), mediamente sconnesso (un clic), molto sconnesso (tutto aperto). Sulla ruota da 27,5″ non ci sono più misteri, comunque dà quel pizzico di inerzia in più soprattutto se stiamo lottando contro un terreno cedevole e pieno di rocce. Ma la nuova Genius me la sono stra goduta in discesa, o meglio, sui rilanci in falsopiano del singletrack qui a Galzignano.

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Ottima idea l’aver montato due gomme diverse per l’anteriore e il posteriore, segno che Scott ha spremuto le meningi per darci il massimo, visto il prezzo…

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Curatissimo il telaio con il passaggio dei cavi interno

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Pinza interna ben riparata da eventuali colpi

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Scott ha sempre avuto il pallino della leggerezza, ma non ha mai trascurato l’aspetto rigidezza. La zona del movimento centrale è sovradimensionata e asimmetrica per mantenere una linea catena ottimale

Downtube con protezione in carbonio

Se sulla sinistra troviamo il Twinloc e il freno (due collarini), sulla destra ne abbiamo tre, peccato, con tutto Sram ne avremmo avuto uno solo…

Su Fox non ci siamo sorpresi, è il migliore per questa tipologia e questo Nude conferma la supremazia nel settore delle enduro ad aria

Hi o Low? Girando una cip sull'attacco inferiore della sospensione si varia altezza movimento centrale e angolo di sterzo

Spendere tanti soldi ci può stare bene, ma almeno che il mezzo sia completo di ogni accessorio da subito! Ottima scelta questo piccolo guidacatena

Sella Syncros molto comoda con rail in carbonio

A proposito dell'autore

Una figura chiave nel panorama della mountainbike italiana e internazionale. La sua presenza spazia dall'essere giornalista, tester, testimonial, protagonista di un canale Vimeo seguitissimo e co-fondatore della Gravity School.