Shockblaze, anteprima ExpoBici 2013

Di Shockblaze sentiremo sempre più parlare per due motivi: i prodotti sono sempre più all’avanguardia e dietro al marchio c’è un vero e proprio colosso bulgaro che sta investendo parecchio nel settore bici. Tempo fa avevo già provato la Skin di Shockblaze e ne ero rimasto molto soddisfatto, ma questa dev’essere una vera bomba! Si chiama Trace Team Carbon e non poteva che montare ruote da 27,5″ e avere un telaio full carbon, compreso il carro posteriore. L’escursione è di 150 mm e molte sono le chicche che si nascondono dietro questo nuovo telaio. Lo standover è ultra compatto per renderla maneggevole nel tecnico e divertente da guidare nel misto veloce, quando si usano molto le ginocchia per trovare il giusto equilibrio

Il carro è full carbon e utilizza lo standard del perno ruota da 142×12 mm e l’innesto della pinza freno Post Mount

Ponte asimmetrico che collega foderi obliqui e orizzontali del carro, una soluzione molto più carina esteticamente rispetto quella trovata sulla Skin in alluminio

Qui vediamo la Trace in versione top di gamma con trasmissione 1×11 al prezzo di 4.880 €, ma esistono altre due versioni in carbonio, la Elite e la Race e due versioni in alluminio, Elite e Race sempre con ruota da 27,5″. In gamma c’è un’altra bella novità che è la Trace 29 con 120 mm di escursione e stessi modelli, ma solo in carbonio

La mia unica perplessità è sul fatto che continuano a chiamare il loro sistema di sospensione FSS sia in questa configurazione, ossia simile alla Skin già provata (soluzione molto efficace), sia con nella configurazione che vedrete sotto sulla bici da discesa con fulcro principale coassiale al movimento centrale. E’ vero che sono simili, ma a livello cinematico c’è differenza…

Poca fantasia nel chiamare questo splendore semplicemente “DH”, ma c’è da ammettere che si tratta di un bellissimo lavoro, soprattutto a vederla dal vivo. La nuova DH da 210 mm di escursione ha un telaio interamente in carbonio, fatta eccezione per i link della sospensione, realizzato con grande cura e un montaggio killer con tutto il meglio che si può trovare sul mercato! Non sappiamo molto a riguardo della geometria di questa bici, come per la Trace, (il sito è ancora quello “vecchio”) però abbiamo notato una serie sterzo eccentrica, pertanto l’angolo di sterzo si potrà modificare a piacimento.

La culla che avvolge la sospensione è una delle più protettive sul mercato e in combinazione con il parafango posto tra i due foderi verticali del carro dovrebbe evitare che la sospensione si sporchi e la bici si appesantisca in caso di fango

La zona dei forcellini è molto pulita grazie al perno 12×135 mm (strana scelta, da verificare se è un errore di battitura sul catalogo) e all’innesto della pinza freno Post Mount. Su un mezzo così aggressivo non potevano mancare i freni Saint a quattro pistoni con dischi da 203 mm

A prescindere dal nome, il sistema della sospensione che vede lo snodo madre coassiale al movimento centrale, è uno dei migliori in circolazione quando si spinge sui pedali o si fanno staccate al limite. Attualmente non sappiamo se vedremo questo telaio sotto altre vesti, per ora è il primo che vediamo e il like lo mettiamo!

Non solo grafiche ricercate, ma anche i dettagli del telaio come la scritta laserata ci fanno capire che si tratta di un prodotto di alta gamma