La mia prima volta in fat bike Elena Martinello 25 Febbraio 2015 Rumors Tutto è nato un anno fa quando ebbi la possibilità, assieme al mio fidanzato, di noleggiare una fat bike. L’unico posto dove fosse possibile affittare una fat bike era Cortina d’Ampezzo, sulle splendide Dolomiti, dove c’era un noleggio che aveva disponibilità di queste bici. Incuriositi dalla “novità” ci siamo vestiti in versione invernale e siamo partiti per una nuova avventura sulla neve! La giornata non prometteva assolutamente bene, le previsioni davano precipitazioni nevose. Così fu, ma non ci poteva di certo scoraggiare. Arrivati a Cortina la strada era già completamente imbiancata ma noi, incuranti della situazione, siamo andati al noleggio e ci siamo fatti consegnare le bici davanti a un incredulo negoziante che si domandava dove avessimo intenzione di andare con quel tempo… Non occorreva cercare sentieri per trovare la neve, era ovunque. Centimetri di neve fresca coprivano già tutto il paese mentre i fiocchi continuavano a scendere fitti e costanti. Appena saliti in sella ho subito notato che la bici era molto diversa dalla mia mountain bike full da 29 pollici, sia per i gommoni sia per lo stile di guida. Nonostante la forcella rigida, le gomme ammortizzavano perfettamente e davano alla bici, nonostante tutto, un certo comfort, sia nella seduta sia nella pedalata. Fin dai primi metri, le persone che incontravamo per strada sgranavano gli occhi, incredule nel veder passare due biker con quel tempo, ma più di tutto, quello che attirava la loro attenzione erano quelle “strane” biciclette che molti non avevano mai visto prima, quasi come avessero avvistato un’astronave o un “oggetto non identificato”. Le auto rallentavano per osservarci e per complimentarsi con noi. Che buffa situazione, ci faceva sorridere vedere le espressioni delle persone che incrociavamo. Il nostro entusiasmo era evidente, come dei bimbi quando ricevono dei giocattoli nuovi. Finalmente avevamo avuto l’opportunità di salire in sella a queste strane biciclette, chiamate fat bike, di cui avevamo tanto sentito parlare. Meravigliose Dolomiti Un’emozione incredibile poter pedalare anche con una giornata così, dove solitamente si affittano sci anziché biciclette. Dopo pochissimi chilometri abbiamo imboccato il sentiero che portava alla Malga Ra Stua, sulla via dei Quattro Rifugi. La neve sul sentiero era soffice e le prime difficoltà si iniziavano a sentire. Con la neve fresca abbiamo subito constatato che la pedalata era faticosa e impegnativa, ci voleva allenamento e una certa “gamba” per portare in salita la fat bike, ma nei tratti dove la neve era battuta e più compatta, la bici sembrava a dir poco perfetta, superando qualsiasi asperità del terreno e dimostrando sicurezza ed estrema stabilità. Man mano che pedalavamo, ci accorgevamo che le emozioni che si provavano erano di assoluta libertà. In condizioni atmosferiche simili non incrociavamo molte persone, solo i pochissimi temerari che si erano avventurati come noi. I rumori che ci circondavano erano solamente quelli delle ruote che scricchiolavano sulla neve e le uniche tracce erano quelle degli pneumatici delle nostre fat bike. La tranquillità trasmessa durante la pedalata ci permetteva di liberare completamente la mente e di assaporare ogni singolo metro immersi nella natura. Un nuovo e divertente modo di vivere l’inverno. Grazie alla fat bike, Federica Fasolo pedala sulle Dolomiti anche d’inverno Raggiunta la malga, dopo esserci riscaldati e aver gustato degli ottimi piatti locali, ci aspettava la discesa. Le ore di sole delle giornate invernali sono poche e quando siamo ripartiti per tornare a valle la luce era già calata, ma eravamo ben attrezzati, perché in montagna non si può scherzare e bisognava essere prudenti nonostante non ci fossimo allontanati molto. Non era ancora completamente buio quando, acceso il faretto sul manubrio, la luce rifletteva sui candidi fiocchi di neve e faceva brillare i cristalli ghiacciati che scendevano dai rami degli alberi. Senza esitazione e con la giusta adrenalina abbiamo lasciato scorrere le nostre fat bike in discesa, galleggiando sulla soffice neve che fino a quel momento era scesa copiosa. Inizialmente non sapevo quanto il copertone potesse aderire al terreno e avevo il timore di mollare i freni, ma quando mi sono accorta che, anche in curva, i grossi pneumatici tenevano molto bene, non ho più avuto paura di scivolare. Riconsegnate le bici al noleggio e fieri di quell’esperienza vissuta siamo rientrati a casa soddisfatti con la voglia di ritornare presto a pedalare su una fat bike. Un’esperienza unica, che non dimenticherò mai. La bicicletta dalle ruote “ciccione” ora fa parte delle bici che ho in garage e da allora le uscite sulla neve, e non solo, sono costanti, vista la sua versatilità. Può essere tranquillamente considerata un mezzo per tutte le stagioni: primavera, estate, autunno, inverno, le emozioni sono sempre le stesse, libertà e il senso di sicurezza che mi dà. La fat bike è adatta per chi ami raggiungere posti incontaminati anche d’inverno, con la giusta calma e in buona compagnia!